martedì 29 maggio 2012

N-TEC e DataCore Software uniscono le forze per offrire Appliance SAN semplici da utilizzare

L’hypervisor storage integrato di DataCore ottimizza le prestazioni dello storage e la continuità operativa

DataCore Software, azienda leader nell’ambito degli hypervisor storage software, ha annunciato che N-TEC, produttore europeo di sistemi e fornitore di storage, realizzerà e offrirà una serie di Appliance di Storage all’interno del programma “DataCore Ready”. Questa iniziativa è stata specificamente pensata per aiutare i produttori di sistemi ad aumentare il business legato allo storage e per rispondere alle crescenti richieste di mercato per soluzioni di memorizzazione di semplice utilizzo. Il programma “DataCore Ready” semplifica ai produttori di sistemi lo sviluppo di sistemi di storage e appliance pronti per l’uso basati sull’hypervisor storage SANsymphony™-V di DataCore. N-TEC è uno dei primi partner ad annunciare nuove soluzioni all’interno di questo programma. In particolare, la società ha presentato una nuova linea di prodotti battezzata RapidCore Storage Appliance che viene offerta con l’hypervisor storage software di DataCore. La RapidCore Storage Appliance di N-TEC è una soluzione “chiavi in mano”, economica e semplice da utilizzare, dedicata alle aziende di piccole e medie dimensioni, che possono così trovare risposta alle esigenze di gestione della crescita dello storage dovuta ai progetti di virtualizzazione finalizzati a migliorare le prestazioni e la continuità operativa.

La RapidCore Storage Appliance di N-TEC “Powered by DataCore” è già disponibile come soluzione “chiavi in mano” offerta da N-TEC con prezzi che comprendono hardware, software, installazione, supporto e servizi. Le grandi flessibilità e semplicità offerte da queste appliance pre-configurate le rendono la soluzione SAN ideale per imprese di piccole e medie dimensioni. L’hypervisor storage software integrato garantisce elevata disponibilità per la continuità operativa, grandi prestazioni, efficienza ottimale delle risorse e semplicità di amministrazione.

“Le aziende richiedono soluzioni di storage abbordabili, affidabili, universali e scalabili. L’hypervisor storage software di DataCore è perfettamente complementare con il portfolio di N-TEC. Siamo molto soddisfatti della collaborazione e della rapida certificazione della soluzione”, ha detto Sven Meyerhofer di N-TEC. “Grazie alla RapidCore Storage Appliance di N-TEC ‘Powered by DataCore’ possiamo offrire una soluzione economica e pronta all’uso per l’elevata disponibilità che integra le tecnologie di storage più avanzate oggi disponibili. Il tutto nello spazio di un’appliance che chiunque può utilizzare con facilità.”

La RapidCore Storage Appliance di N-TEC è disponibile in tre versioni, con capienze che vanno da due a 64 terabyte. Ulteriori dispositivi per lo storage possono essere facilmente integrati ed espansi per aggiungere velocemente capienza. La soluzione supporta dispositivi di storage SATA, SAS o SSD e la connettività iSCSI o FC è disponibile in entrambe le versioni come proposta pre-configurata o come opzione. L’elevata disponibilità attraverso il mirroring continuo previene i downtime e la perdita di dati. Inoltre, funzionalità come il thin provisioning, il failover automatico e il failback a percorso multiplo (MPIO) e la replicazione asincrona sono già integrate nell’appliance. La gestione dell’appliance è basata su un’interfaccia grafica intuitiva, che grazie alla presenza di procedure guidate, automazione e pochi clic del mouse ne rende semplice a chiunque l’amministrazione e l’utilizzo.

“Per molti anni, N-TEC si è distinta come uno dei principali produttori di soluzioni di storage nei mercati tedesco ed europeo, facendone così l’ideale primo partner per il lancio del nostro ‘Programma DataCore Ready’ per i produttori di sistemi. La RapidCore Storage Appliance è una soluzione ad alte prestazioni proposta a un prezzo interessante per soddisfare il crescente mercato dei progetti di virtualizzazione negli ambienti delle aziende di piccole e medie dimensioni. Grazie a questa partnership, DataCore approccia il potenziale mercato di grandi numeri costituito dalle appliance SAN, dove spesso si ricerca una soluzione pronta all’uso proposta da un singolo fornitore”, ha detto Siegfried Betke, Director of Business Development e CE Strategic Channel Sales di DataCore Software.

Il Programma DataCore Ready
Il Programma DataCore Ready identifica soluzioni affidabili per migliorare le infrastrutture basate sull’Hypervisor Storage SANsymphony-V di DataCore. Anche se le soluzioni DataCore si interfacciano con tutti i comuni prodotti disponibili sul mercato, quelli identificati come DataCore Ready hanno superato una serie di test supplementari di verifica, garantendo quindi al cliente la compatibilità della soluzione. Il riconoscimento DataCore Ready viene assegnato a prodotti di terze parti che hanno soddisfatto i criteri di verifica, impostati da DataCore, attraverso il superamento di un piano di test funzionali.

Attraverso questo programma, i prodotti e le soluzioni di terze parti possono guadagnare visibilità presso rivenditori e clienti DataCore. Il riconoscimento DataCore Ready permette ai partner di creare nuove opportunità di business, migliorare la soddisfazione del cliente e incrementare la notorietà del marchio sfruttando DataCore. Il Programma DataCore Ready è stato realizzato per i fornitori di software, i fornitori di hardware, i fornitori di servizi di hosting e le aziende che offrono tecnologia cloud che hanno dimostrato la compatibilità dei loro prodotti e soluzioni con i prodotti DataCore. Il logo DataCore Ready aiuta i clienti a identificare rapidamente i prodotti e le soluzioni dei partner DataCore che sono state testate e ottimizzate per DataCore SANsymphony-V.

Informazioni su N-TEC:
N-TEC GmbH ha sede a Monaco ed è specializzata nello sviluppo e nella commercializzazione si soluzioni di storage e server. Oltre a prodotti standard, N-TEC sviluppa e produce anche soluzioni personalizzate. Maggiori informazioni sono disponibili all’indirizzo http://www.n-tec.eu

martedì 22 maggio 2012

DataCore Software integra la gestione basata sull’hypervisor storage con VMware vCenter™ per consentire agli amministratori VMware di gestire le VM e lo storage di tutta l’azienda da un’unica console

“Il nuovo DataCore Storage Hypervisor Plug-in per VMware vCenter Server unisce due soluzioni di gestione leader nei loro mercati per offrire ai clienti il meglio dei due mondi attraverso una gestione infrastrutturale unitaria,” ha detto Parag Patel, Vice President, Global Strategic Alliances di VMware. “I clienti possono gestire meglio desktop, server e risorse di storage in un ambiente virtuale VMware ottenendo così il massimo dei benefici.”

Le imprese possono controllare e programmare i servizi di virtualizzazione dello storage SANsymphony-V direttamente dall’interno della piattaforma di gestione VMware vCenter™ Server

DataCore™ Software ha annunciato la disponibilità di un nuovo plug-in software realizzato per integrare le potenti capacità di gestione dello storage aziendale offerte dall’Hypervisor Storage SANsymphony™-V di DataCore con VMware vCenter™ Server. Tutti i clienti SANsymphony-V possono già scaricare il plug-in software di gestione.

VMware vCenter è lo standard “de facto” per la gestione di infrastrutture virtuali VMware, mentre l’Hypervisor Storage SANsymphony-V unisce la potenza della virtualizzazione dello storage con la possibilità di gestione globale di tutto lo storage aziendale. Le capacità delle due soluzioni vengono oggi integrate in modo trasparente per permettere agli amministratori VMware di gestire efficacemente tutte le loro macchine virtuali (VM) e le risorse di storage da una singola console.

DataCore e VMware: una combinazione che offre benefici straordinari
Gli amministratori VMware possono ora rendere disponibili, monitorare e gestire le loro risorse di storage e server da un’unica console ed eseguire le comuni attività legate allo storage e le complesse pianificazioni sui flussi di lavoro per clonare, creare istantanee e ripristinare “data store” e VM senza bisogno di essere degli esperti di storage.

Il vCenter Plug-in aiuta gli amministratori VMware ad aumentare la produttività e rispondere più velocemente alle necessità degli utenti in diversi modi, tra cui:
  • Offrendo a VMware una vista globale end-to-end sullo storage dalla prospettiva di una macchina virtuale, di un host o di un disco virtuale; monitoraggio centralizzato; e gestione delle risorse di storage
  • Mettendo rapidamente a disposizione dischi virtuali agli host VMware vSphere®/ESX®
  • Creando e ripristinando istantanee dei “data store” dove sono ospitate le VM
  • Programmando compiti di coordinamento dei flussi di lavoro tra i server vSphere e SANsymphony-V
  • Catturando istantanee coerenti di un “data store” per la convalida o prima di apportare modifiche all’ambiente
  • Programmando cloni per il recupero (copia completa) o efficaci istantanee differenziali per ripristinare rapidamente le VM
  • Utilizzando protezione mirror per l’elevata disponibilità dei dischi virtuali
  • Visualizzando le condizioni correnti con termini di facile comprensione per semplificare l’identificazione dei problemi e l’analisi dettagliata delle cause sulle macchine virtuali e il loro storage
  • Abbassando le spese operative (OPEX) e aumentando la produttività dell’amministratore tramite flussi di lavoro automatizzati, procedure guidate e riducendo la necessità di formazione o specifiche competenze legate allo storage
Semplificare le difficili attività dello storage: istantanee, cloni e ripristini
Le procedure guidate e i menu con comandi semplificati integrati nel software eliminano la complessità nella creazione, programmazione e cattura delle istantanee delle VM. Gli amministratori semplicemente scelgono il “data store” che ospita la specifica VM di interesse. Il plug-in chiede a VMware vCenter Server di sospendere quelle VM e poi induce SANsymphony a scattare le istantanee del corrispondente “data store”. Sono supportati sia la copia clone completa sia le istantanee differenziali (più leggere). Lo stato positivo noto all’interno di quelle snapshot può essere utilizzato per impostare nuove VM o per risolvere velocemente problemi legati alla presenza di malware o a errori dell’utente che potrebbero averne danneggiato l’integrità.

Le istantanee possono essere programmate a intervalli regolari con un clic del mouse, per esempio il sabato alle 3:00 del mattino, quando non hanno influenza sull’operatività quotidiana. Il flusso di lavoro può anche definire per quanto tempo le istantanee devono essere conservate prima della loro cancellazione.

Gli amministratori VMware vogliono concentrarsi sulle VM, non sulla complessità dello storage
La transizione verso ambienti virtualizzati crea nuove necessità per un’efficace gestione delle sottostanti risorse di storage che sono virtualizzate. Gli amministratori VMware devono far fronte alla richiesta di mettere a disposizione nuove VM, impostare “data store” e gestire le operazioni di copie clone e istantanee. La mancanza di conoscenze approfondite dei sistemi di storage e l’impossibilità di una gestione end-to-end possono però lasciare gli amministratori con una visione incompleta di come vengono utilizzate le risorse fisiche in un ambiente virtuale. Questo può aumentare la quantità di tempo e gli sforzi necessari per gestire l’ambiente. Gli amministratori VMware hanno bisogno di avere a disposizione i corretti strumenti di gestione per far fronte a questi compiti e quindi utilizzano VMware vCenter per gestire i loro server.

Il SANsymphony-V Plug-in per VMware vCenter offre un ricco set di funzionalità per la gestione dello storage. Dal plug-in, gli amministratori vSphere possono soddisfare le dinamiche esigenze dello storage dei cluster vSphere/ESX, degli host e delle macchine virtuali senza bisogno di dover diventare esperti di storage o dover abbandonare la loro familiare console centralizzata.

DataCore e VMware: il data center completamente virtualizzato
“I clienti VMware di tutto il mondo che utilizzano VMware vSphere si basano sulle soluzioni DataCore per offrire la fondamentale ‘terza dimensione’ della virtualizzazione: lo storage. DataCore ha realizzato il suo software per modellare efficacemente l’infrastruttura di storage condiviso richiesta dalla virtualizzazione,” dichiara Carlos Carreras, Vice President of Alliances and Business Development di DataCore Software. “Il SANsymphony-V VMware vCenter Plug-in rende il lavoro di gestione dello storage significativamente più semplice. Oggi gli amministratori VMware hanno a disposizione una console amministrativa ‘one-stop’ che gli permette di monitorare e gestire tutti i server e le risorse di storage attraverso l’intero data center virtuale.”

Per maggiori informazioni:
Per maggiori informazioni sul DataCore vCenter Management Plug-in consultate il documento SANsymphony™-V Plug-in for VMware vCenter o inviate un’email a DataCore all’indirizzo info@datacore.com.

Foglio informativo:
http://pages.datacore.com/SANsymphony-VforVMwarevCenter.html

lunedì 21 maggio 2012

L’auto-tiering indipendente dal dispositivo è un grande miglioramento apportato a DataCore SANsymphony-V


“Portare un’infrastruttura di storage nel paradigma della cloud può rivelarsi complicato per gli operatori del data center. L’utilizzo di una soluzione per la virtualizzazione di storage eterogeneo permette di seguire un percorso di transizione che salvaguarda gli investimenti aggiungendo la semantica operativa tipica della cloud,” ha detto Gene Ruth, Research Director e Senior Storage Analyst di Gartner. “Questa particolare soluzione unisce virtualizzazione dello storage, organizzazione a livelli dei diversi dispositivi e funzionalità bridge, permettendo di identificare i dati, i backup e gli archivi meno importanti che possono essere spostati presso fornitori di storage nella cloud.”

White paper: Il tiering automatizzato dello storage

venerdì 18 maggio 2012

Virtualizzazione dello storage: attenzione alle prestazioni

1 - Virtualizzazione dello storage: attenzione alle prestazioni
2 - It manager è tempo di muoversi, ecco come

It manager è tempo di muoversi, ecco comeA supporto di questi numeri c’è la tesi sollevata da Mark Peters, Senior Analyst di Enterprise Strategy Group, secondo cui “l’indagine DataCore evidenzia che i tempi per la virtualizzazione dello storage sono maturi, sia per raggiungere gli obiettivi aziendali legati ai progetti di virtualizzazione sia per ridurre i rischi che quelle iniziative comportano”.



Concetto chiaro e ampliato, con tanto di esplicito avvertimento a fornitori e dipartimenti informatici, da un’altra affermazione dell’analista: “le aziende stanno virtualizzando i server come mai hanno fatto in passato, ma una frazione rilevante degli utenti - circa un terzo - sta sottostimando i costi per lo storage associati ai progetti di virtualizzazione di server e desktop, così come i costi per lo storage relativo alle cloud private. Invece di limitarsi a espandere le tradizionali soluzioni di storage, i manager IT dovrebbero essere ben consci della possibilità di risolvere i problemi di prestazioni e downtime attraverso una soluzione di virtualizzazione dello storage che permetterebbe di applicare in un singolo pool logico di storage un approccio gestionale semplificato alla gestione delle risorse”.

mercoledì 16 maggio 2012

Una tempesta perfetta di possibilità per la virtualizzazione dello storage

Secondo un’indagine realizzata da DataCore Software sulle cloud private
e sulla virtualizzazione dello storage, i problemi più rilevanti
legati allo storage sono i colli di bottiglia nelle prestazioni e il downtime

http://datacore-storage-virtualizzazione.blogspot.com/2012/05/secondo-unindagine-realizzata-da.html

Secondo Mark Peters, Senior Analyst di Enterprise Strategy Group, “se l’indagine DataCore evidenzia qualcosa è che i tempi per la virtualizzazione dello storage sono maturi, sia per raggiungere gli obiettivi aziendali legati ai progetti di virtualizzazione sia per ridurre i rischi che quelle iniziative comportano. Le aziende stanno virtualizzando i server come mai hanno fatto in passato, ma una frazione rilevante degli utenti – circa un terzo – sta sottostimando i costi per lo storage associati ai progetti di virtualizzazione di server e desktop, così come i costi per lo storage relativo alle cloud private.”

“Invece di limitarsi a espandere le tradizionali soluzioni di storage, i manager IT dovrebbero essere ben consci della possibilità di risolvere i problemi di prestazioni e downtime attraverso una soluzione di virtualizzazione dello storage. Questo gli permetterebbe di applicare in un singolo pool logico di storage un approccio gestionale semplificato alla gestione delle risorse. Agli intervistati dell’indagine DataCore, e anche agli altri, che non ricorrono alla virtualizzazione dello storage va sottolineato che logica, disponibilità ed esigenze sono tutti concordi nell’evidenziare che è giunto il momento di fare valutazioni serie.”

Il sondaggio online condotto a livello mondiale su 289 aziende è stato realizzato a marzo 2012. Nell’indagine è stata posta una serie di domande sulla virtualizzazione e sul suo impatto sullo storage. Il report completo è disponibile a questo indirizzo: http://pages.datacore.com/StateofPrivClouds.html.

martedì 15 maggio 2012

Storage e cloud: i problemi sono i colli di bottiglia e il downtime



Risulta da un'indagine di DataCore Software sui cloud privati e sulla virtualizzazione storage. I costi attuativi rimangono comunque un ostacolo.

Al cospetto dell'impatto dello storage sui progetti di virtualizzazione gli It manager sono più preoccupati dai problemi di prestazione che dai costi rispetto a un anno fa.
Risulta dalla "2012 State of the Private Cloud Survey" realizzata da DataCore Software, ricerca che lo scorso marzo ha coinvolto 289 amministratori It di tutto il mondo.

Rispetto al 36% del 2011, il 63% di chi ha risposto considera i downtime del sistema e le ridotte prestazioni applicative come i principali problemi correlati alla virtualizzazione dello storage.
Gli amministratori It ritengono comunque che la crescita dei costi dello storage sia un problema presente nei progetti di virtualizzazione, ma in generale non lo considerano tra quelli più rilevanti: è il 51% a descrivere i crescenti costi per lo storage come uno dei problemi principali, percentuale in calo rispetto al 66 del 2011.
...
http://www.01net.it/storage-e-cloud-i-problemi-sono-i-colli-di-bottiglia/0,1254,1_ART_147588,00.html

lunedì 14 maggio 2012

Secondo un’indagine realizzata da DataCore Software sulle cloud private e sulla virtualizzazione dello storage...

... i problemi più rilevanti legati allo storage sono i colli di bottiglia nelle prestazioni e il downtime. Portando la virtualizzazione dalla teoria alla pratica, i costi per lo storage continuano a costituire un problema, anche se meno rilevante che in passato.
 
Quando si trovano a fronteggiare l'impatto dello storage sui progetti di virtualizzazione, rispetto all'anno precedente gli amministratori IT sono più preoccupati dai problemi di prestazioni che dai costi. Lo rivela la "2012 State of the Private Cloud Survey" realizzata da DataCore Software, il principale fornitore di software per la virtualizzazione dello storage.

La ricerca di DataCore, che ha coinvolto 289 amministratori IT di tutto il mondo, evidenzia che il 63 per cento di chi ha risposto, rispetto al 36 per cento del 2011, considera i downtime del sistema e le ridotte prestazioni applicative come i principali problemi correlati alla virtualizzazione dello storage. Gli amministratori IT ritengono comunque che la crescita dei costi dello storage sia un problema presente nei progetti di virtualizzazione, ma in generale non lo considerano tra quelli più rilevanti: solo poco più della metà (51 per cento) descrive i crescenti costi per lo storage come uno dei problemi principali (in calo rispetto al 66 per cento del 2011).

Anche se rispetto a un anno fa la crescita dei costi per lo storage viene considerata meno importante, gli investimenti legati all'archiviazione dei dati continuano a costituire una porzione significativa dei budget di virtualizzazione, con il 44 per cento degli intervistati che sostiene che i costi per lo storage rappresentano più di un quarto del loro budget complessivo per la virtualizzazione. Molte aziende stanno allocando più risorse per lo storage: il 37 per cento di quelle interpellate sostiene di avere aumentato il budget per lo storage rispetto allo scorso anno, mentre solo il 13 per cento afferma di averlo ridotto.

L'indagine DataCore realizzata consultando 289 organizzazioni IT di tutto il mondo ha anche rilevato che:• Più di un intervistato su tre (il 34 per cento) ammette di avere sottostimato l'impatto che la virtualizzazione di server e desktop avrebbe avuto sui costi per lo storage. Tra chi implementa una cloud privata, questa cifra scende a uno su quattro (28 per cento).
• Per le aziende che hanno adottato la virtualizzazione di server e desktop, investire più denaro in storage non riduce i problemi di prestazioni. Nonostante in media si registri un incremento nei budget di storage, sono aumentate le aziende che nel 2012 segnalano problemi di prestazioni, colli di bottiglia, downtime e continuità operativa riferite ai sistemi di memorizzazione dei dati.
• Il 32 per cento ha segnalato che quest'anno l'infrastruttura di storage ha rallentato le prestazioni applicative (nel 2011 questa cifra si era fermata al 26 per cento), mentre un altro 32 per cento ha affermato di avere affrontato dei downtime causati da problemi legati allo storage (lo scorso anno solo il 9 per cento delle aziende aveva detto che la virtualizzazione aveva ridotto la disponibilità delle applicazioni) e un 23 per cento ha sostenuto che garantire la continuità operativa è diventato più complicato.
• L'80 per cento delle aziende ha affermato di avere virtualizzato oltre il 50 per cento dei server, mentre lo scorso anno erano solamente il 64 per cento. Meno del 5 per cento ha dichiarato di non avere virtualizzato alcun server, rispetto al 9 per cento di aziende registrato un anno fa.
• Quasi due terzi degli intervistati (il 65 per cento) ha rivelato di non essere in grado di gestire le proprie risorse di storage in un unico pool logico di storage (in crescita rispetto al 61 per cento dello scorso anno).
• Un intervistato su due utilizza ancora software di virtualizzazione che non è in grado di controllare dispositivi di storage diversi.
• Tra coloro che utilizzano cloud private, meno di un terzo degli intervistati (il 32 per cento) afferma di non avere iniziato a utilizzare tecnologie per la virtualizzazione dello storage all'interno del proprio ambiente di cloud privata.
"L'indagine '2012 State of the Private Cloud' di DataCore evidenzia che con il passaggio della virtualizzazione dalla teoria alla pratica le prestazioni e la disponibilità relative allo storage stanno diventando un problema sempre più rilevante per le aziende, e che il tema dei costi è ben lontano dall'essere risolto," ha detto George Teixeira, Presidente e CEO di DataCore Software.
"L'utilizzo di un hypervisor storage garantisce all'infrastruttura di storage prestazioni e disponibilità elevate, grazie a funzionalità come l'auto-tiering, l'intercambiabilità dei dispositivi, il thin provisioning e la protezione continua dei dati," ha continuato Teixeira. "Un hypervisor storage risolve il problema del costo permettendo alle imprese di sfruttare maggiormente l'infrastruttura di storage esistente, riducendo sostanzialmente la necessità di aggiornamenti su grande scala dell'hardware per lo storage."

Una tempesta perfetta di possibilità per la virtualizzazione dello storage
Secondo Mark Peters, Senior Analyst di Enterprise Strategy Group, “se l’indagine DataCore evidenzia qualcosa è che i tempi per la virtualizzazione dello storage sono maturi, sia per raggiungere gli obiettivi aziendali legati ai progetti di virtualizzazione sia per ridurre i rischi che quelle iniziative comportano. Le aziende stanno virtualizzando i server come mai hanno fatto in passato, ma una frazione rilevante degli utenti - circa un terzo - sta sottostimando i costi per lo storage associati ai progetti di virtualizzazione di server e desktop, così come i costi per lo storage relativo alle cloud private.”

“Invece di limitarsi a espandere le tradizionali soluzioni di storage, i manager IT dovrebbero essere ben consci della possibilità di risolvere i problemi di prestazioni e downtime attraverso una soluzione di virtualizzazione dello storage. Questo gli permetterebbe di applicare in un singolo pool logico di storage un approccio gestionale semplificato alla gestione delle risorse. Agli intervistati dell’indagine DataCore, e anche agli altri, che non ricorrono alla virtualizzazione dello storage va sottolineato che logica, disponibilità ed esigenze sono tutti concordi nell’evidenziare che è giunto il momento di fare valutazioni serie.”

Il sondaggio online condotto a livello mondiale su 289 aziende è stato realizzato a marzo 2012. Nell’indagine è stata posta una serie di domande sulla virtualizzazione e sul suo impatto sullo storage. Il report completo è disponibile a questo indirizzo: http://pages.datacore.com/StateofPrivClouds.html .

mercoledì 9 maggio 2012

Youtube Video: IDC Cloud Symposium, DataCore scomette sullo storage

Virtualizzare strategicamente lo storage e avere a disposizione la stessa flessibilità ed efficacia che si ottiene virtualizzando server e desktop. DataCore Software ci crede e si propone di rendere le aziende totalmente indipendenti a livello di hardware facendo diventare lo storage una commodity da acquistare quando e come se ne ha la necessità. Le strategie e gli obiettivi della società dalla viva voce di Marco Frigerio, regional manager della società per l'Italia.

Per favore vedere il video:
http://www.youtube.com/watch?v=Komzl022zA4

venerdì 4 maggio 2012

Case Study di Vagheggi - Le soluzioni DataCore Storage Hypervisor al servizio della cosmesi



Per leggere il case study completo di Vagheggi: Case Study di Vagheggi

» La nostra infrastruttura aveva ormai raggiunto il limite delle prestazioni, abbiamo allora, anche in questo caso, affidato la risoluzione del problema a Serverlab, che ha proposto una soluzione che ci ha garantito la business continuity, alte performance in ambito storage. DataCore ci ha permesso di affrontare un investimento dai costi nettamente inferiori a quanto proposto da altri brand. Sono certa che non avremmo potuto scegliere una soluzione migliore. «
                                    - Patrizia Norbiato - Direttore Amministrativo Vagheggi

Overview
L’azienda dispone di un Data Center situato presso la sede principale, La struttura, al momento della valutazione, non era più opportunamente scalabile, non in grado quindi di soddisfare le esigenze avendo ormai raggiunto il limite delle prestazioni erogabili e denunciava numerosi point of failure. www.vagheggi.com

Il Problema
Esigenza principale dell’azienda era quella di rinnovare l’infrastruttura IT riducendo i server utilizzati e di garantire la continuità del servizio grazie ad una infrastruttura di storage ridondata: la necessità era di ricorrere ad una maggiore virtualizzazione dei server.

La Soluzione –DataCore Storage Hypervisor
Il cliente utilizzava già un singolo storage DataCore che si era rivelato performante, naturale quindi la scelta di continuità con l’inserimento di SANsymphony-V.

I risultati
Il data center ora è scalabile, con evidenti miglioramenti delle prestazioni, una maggior potenza di calcolo oltre alla tolleranza ai guasti fisici a tutte le apparecchiature. Le prestazioni ottenute, con una protocollo di accesso allo storage di tipo iSCSI (sufficientemente dimensionato per le esigenze di Vagheggi Spa), e l’installazione di DataCore SANsymphony-V, hanno portato ad una struttura eccezionalmente affidabile e scalabile, in grado di coprire anche future necessità. Il management aziendale infatti, particolarmente sensibile e dinamico, ha immediatamente colto l’opportunità per avviare nuovi progetti di applicativi web per migliorare il servizio alla clientela.

Leggi il case study completo di Vagheggi

giovedì 3 maggio 2012

Ma come funziona? DataCore Automated Storage Tiering

Auto-tiering

Sono finiti i tempi in cui un server era dedicato a una singola applicazione. Con la virtualizzazione di server e desktop si è reso necessario l’auto-tiering per lo storage, perché la mole di carichi di lavoro diversificati è diventata così elevata che le operazioni per ottimizzare la loro allocazione sui dischi sono insostenibili. E la complessità aumenta con l’aumentare del numero delle macchine virtuali…

DataCore Automated Storage Tiering fa fondamentalmente 2 cose:

1.dedica lo spazio storage più preformante a dati e applicazioni suscettibili a picchi di lavoro

2.evita che spazio storage ad alte prestazioni sia destinato a contenuti utilizzati di rado

Il bello è che lo fa da solo.

Ma come funziona?

DataCore auto-tiering vede il data center come un insieme di piccoli pezzi: i pezzi rossi sono i più importanti, utilizzati di frequente e che richiedono alte prestazioni; quelli blu i meno utilizzati e i gialli una via di mezzo fra rossi e blu. Auto-tiering agisce silenziosamente per collocare ogni pezzo nell’hardware giusto.

Per garantire prestazioni ottimali, DataCore auto-tiering agisce a livello granulare: mentre si può avere un database di grandi dimensioni associato a una o più unità disco, auto-tiering favorisce solo i pezzi del database che meritano dischi più veloci.

Questo comportamento “adattivo” migliora la risposta delle applicazione che richiedono più prestazioni.

Il concetto di caching adattiva

Mentre resta acceso il dibattito sulla distinzione fra migrazione e caching, come se l’una escludesse l’altra, DataCore vi offre entrambe, lasciandovi l’opzione di annullarle per specifici dischi quando necessario.
La caching adattiva SANsymphony-V accelera la velocità di scrittura e lettura di ogni disco del pool storage, anche di quelli più lenti.

L’auto-tiering in un’azienda che potrebbe essere la tua

Per apprezzare il risparmio che si ha con l’auto-tiering bisogna prendere in considerazione il rapporto prezzo/prestazioni fra le tre classi di dischi più diffuse oggi. I dischi allo stato solido (SSD) offrono le prestazioni migliori con un buon rapporto qualità/prezzo; poi ci sono i dischi SAS e, infine, i più economici: i dischi SATA.

I dischi SSD sono da 25 a 100 volte più veloci dei SAS HDD, a un costo per gigabyte superiore di 15/20 volte. In parole povere, 1 solo SSD PCI I/O può fare le veci di 320 SAS HDD: 300 volte meno hardware da mantenere, condizionare e controllare.

Nella Figura 1 è rappresentata una possibile configurazione aziendale che include le 3 le classi storage che abbiamo considerato: il 5% sono dischi SSD (Tier 1), il 35% SAS (Tier 2), il 60% SATA (Tier 3).


Possiamo convenire sul fatto che non si vogliono “sprecare” le potenzialità e il capitale investito negli SSD per gestire blocchi raramente utilizzati. Quindi il software DataCore manterrà le informazioni meno attiva sull’hardware che costa meno, i dischi SATA corrispondenti al Tier 3. Allo stesso modo, quando l’algoritmo dell’auto-tiering rileva un utilizzo frequente di certi blocchi, li sposta automaticamente nell’SSD / Tier 1.

In questo modo:

•gli SSD riducono in maniera sostanziale il numero di HDD necessari per operazioni di I/O impegnative

•gli HDD vanno bene per operazioni di I/O standard

Il software di virtualizzazione storage di DataCore consente di definire i livelli (Tier) in base alla fascia di prezzo/prestazioni che definite voi. Potete impostare fino a 16 livelli, ordinando il pool di storage come volete, assegnando a ogni elemento un Tier. In caso di acquisto di nuovo storage, lo si può collocare al livello più alto, facendo slittare tutto il resto un gradino più in basso, anche se costava di più.
Alcune doverose precisazioni sull’auto-tiering

•DataCore auto-tiering funziona in una miriade di scenari di data center: completamente o parzialmente virtualizzati, cloud privati o pubblici, ambienti fisici, eccetera

•Lavora non solo con differenti tecnologie disco, ma anche con modelli di storage incompatibili fra loro, indipendentemente dal produttore

•Il software DataCore auto-tiering si implementa all’esterno del sistema storage e non richiede hardware particolare

•A differenza dei vecchi sistemi di gestione gerarchica HSM, auto-tiering funziona rigorosamente on-line con dischi storage attivi, e opera a livello di blocco. Niente in comune con file system o database.