mercoledì 24 dicembre 2014

martedì 16 dicembre 2014

DataCore Random Write Accelerator per database, SQL, Oracle, ERP, OLTP...

Prestazioni aumentate fino a 30 volte nelle applicazioni che sfruttano a fondo la scrittura casuale, come nei sistemi OLTP o i database.
Video di YouTube in inglese:
L'ultima versione del software include un nuovo Random Write Accelerator, studiato per aumentare fino a 30 volte le prestazioni dei carichi di lavoro che fanno un massiccio e frequente ricorso alle operazioni di scrittura in ordine casuale per aggiornare i database o i sistemi ERP e OLTP. E quando si opera su set di dati protetti tramite RAID-5, in cui le informazioni vengono sparpagliate su unità disco che si trovano in luoghi diversi e poi ricostruite, si possono ottenere incrementi prestazionali anche superiori. 
Dischi tradizionali veloci come gli SSD, tempi di risposta inferiori e maggiore resistenza all'usura causata dalla scrittura sulle memorie Flash
I notevoli miglioramenti nella velocità di scrittura sono ancora più evidenti quando si utilizzano economici dischi tradizionali (per esempio le comuni unità SATA), che a ogni operazione di scrittura devono far fronte a significativi ritardi causati dalla rotazione dei piatti e dalla ricerca della posizione corretta delle testine per aggiornare meccanicamente i blocchi. Anche le più veloci tecnologie basate su Flash (SSD), particolarmente sensibili alle operazioni di scrittura e soggette a rapida usura, traggono vantaggio dal Random Write Accelerator, che permette di ottenere un numero di IOPS superiore di 3,6 volte.
Scalabilità doppia: i sistemi iper-convergenti possono raggiungere i 64 nodi e superare i 100 milioni di IOPS
La nuova versione di DataCore Virtual SAN supporta configurazioni su scala più ampia, che possono essere gestite e organizzate centralmente per rispondere alle esigenze di operatività aziendale. Grazie a questi ultimi miglioramenti, è possibile suddividere i carichi di lavoro su più server organizzati in un cluster e condividere le risorse su cluster diversi, in modo da migliorarne i tempi di risposta e la velocità di trasferimento dati.
Il raddoppio del numero massimo di nodi della DataCore Virtual SAN è particolarmente interessante in tutte quelle applicazioni distribuite su cluster di grandi dimensioni che sono sensibili ai tempi di latenza, così come nelle installazioni di desktop virtuali (VDI) con oltre 1000 utenti.
La scalabilità orizzontale della configurazione tramite l'aggiunta di ulteriori nodi permette un'ottimale distribuzione dei carichi di lavoro e una migliore segmentazione della capienza dello storage fisico. Le funzionalità di failover "zero-touch" di DataCore garantiscono che carichi di lavoro e applicazioni non subiscano interruzioni anche in caso di guasto a un nodo o allo storage. Il mirroring tra nodi può essere realizzato anche su distanze metropolitane fino a 100 chilometri, migliorando così disponibilità e continuità operativa. La scalabilità orizzontale su più nodi migliora anche la resilienza dell'infrastruttura.

giovedì 11 dicembre 2014

DataCore: nuove release per il Software-Defined Storage e le Virtual SAN

Più controllo degli SLA dello storage su cloud private e ibride, migliori prestazioni dei cluster storage, accelerazione dei carichi transazionali e più sicurezza nella continuità operativa con SANsymphony-V10

DataCore, azienda che opera nel software-defined storage, ha annunciato di avere aggiunto funzionalità di livello enterprise alla sua piattaforma di servizi per lo storage SANsymphony-V10 e alla sua DataCore Virtual SAN, progettata per operare in qualsiasi ambiente hypervisor.
Le ultime versioni che sono già disponibili, ha comunicato l'azienda, migliorano ulteriormente le prestazioni I/O e raddoppiano la scalabilità dei sistemi di storage iper-convergenti, portandoli fino a 64 nodi.

In sostanza, diventa possibile realizzare configurazioni storage in grado di gestire fino a 64 petabyte di spazio e oltre 100 milioni di IOPS. Inoltre, la versione denominata PSP1 prevede policy per tenere sotto controllo la Quality of Service, regolando l’accesso allo storage organizzato su livelli diviso tra cloud private e cloud pubbliche.

SANsymphony - V10 permette di creare domini storage e definirne le relative policy
L'approccio al cloud ibrido si propone di far coincidere in modo ottimale le risorse di storage con le esigenze organizzative e con gli accordi sui livelli di servizio sottoscritti.

L’ultima versione del software include anche un nuovo Random Write Accelerator, studiato per aumentare fino a 30 volte, evidenzia DataCore, le prestazioni dei carichi di lavoro che fanno un massiccio e frequente ricorso alle operazioni di scrittura in ordine casuale per aggiornare i database o i sistemi ERP e OLTP.

E, in termini di sicurezza, quando si opera su set di dati protetti tramite RAID-5, in cui le informazioni vengono sparpagliate su unità disco che si trovano in luoghi geograficamente distribuiti e poi ricostruite, si possono ottenere, ha aggiunto la società, incrementi prestazionali anche superiori.

martedì 2 dicembre 2014

01net: DataCore ha aggiunto funzionalità alla sua piattaforma di servizi per lo storage SANsymphony-V10 e alla Virtual SAN.

Le ultime versioni migliorano le prestazioni I/O e raddoppiano la scalabilità dei sistemi di storage iper-convergenti, portandoli fino a 64 nodi. Gli utenti sono ora in grado di adottare configurazioni in grado di gestire fino a 64 petabyte di spazio e oltre 100 milioni di IOPS.
Sistemi Oltp
L’ultima versione del software include un nuovo Random Write Accelerator, studiato per aumentare fino a 30 volte le prestazioni dei carichi di lavoro che fanno frequente ricorso alle operazioni di scrittura in ordine casuale per aggiornare i database o i sistemi Erp e Oltp. E quando si opera su set di dati protetti tramite RAID-5, in cui le informazioni vengono sparpagliate su unità disco che si trovano in luoghi diversi e poi ricostruite, si possono ottenere incrementi prestazionali anche superiori.
Accesso alle memorie
I miglioramenti nella velocità di scrittura sono più evidenti quando si utilizzano economici dischi tradizionali, che a ogni operazione di scrittura devono far fronte a significativi ritardi causati dalla rotazione dei piatti e dalla ricerca della posizione corretta delle testine per aggiornare meccanicamente i blocchi. Anche le più veloci tecnologie basate su Flash (SSD), particolarmente sensibili alle operazioni di scrittura e soggette a rapida usura, traggono vantaggio dal Random Write Accelerator, che permette di ottenere un numero di IOPS superiore di 3,6 volte.
Scalabilità
La nuova versione di DataCore Virtual SAN supporta configurazioni su scala più ampia, che possono essere gestite e organizzate centralmente per rispondere alle esigenze di operatività aziendale. Grazie a questi ultimi miglioramenti, è possibile suddividere i carichi di lavoro su più server organizzati in un cluster e condividere le risorse su cluster diversi, in modo da migliorarne i tempi di risposta e la velocità di trasferimento dati.
Qualità del servizio
In SANsymphony-V10 PSP1 sono state migliorate anche le impostazioni relative alla Quality of Service (QoS), garantendo elevata priorità ai carichi di lavoro che, accedendo allo storage, devono soddisfare accordi sui livelli di servizio (SLA) con prestazioni di I/O prevedibili. I controlli QoS gestiscono il consumo delle risorse da parte dei carichi di lavoro con priorità più bassa.
Cloud ibrido
Grazie all’integrazione con la piattaforma cloud Microsoft Azure, SANsymphony-V permette di implementare un’infrastruttura di storage cloud ibrida, in cui i dati attivi rimangono all’interno dell’azienda e sono quindi rapidamente accessibili, mentre i dati “freddi” o comunque non utilizzati possono risiedere nella nuvola. La stessa tecnologia permette di realizzare copie di backup da memorizzare su Azure utilizzabili in caso di disaster recovery o di archiviazione a lungo termine a cui si può accedere in modo sicuro ovunque ci si trovi.

DataCore: lo storage definito dal software cambia marcia

Le anticipazioni fatte da DataCore in occasione dell’evento Powering the Cloud si sono tradotte in realtà: la software house statunitense ha infattiannunciato ufficialmente l’aggiornamento della sua piattaforma SanSymphony-V per lo storage definito dal software e di DataCore Virtual San, la soluzione per l’unificazione dell’infrastruttura di archiviazione che viene proposta per “qualunque hypervisor, qualsiasi storage”. Rispetto a quanto già rivelato qualche settimana fa (raddoppio della scalabilità fino a 64 nodi, possibilità di sfruttare una capienza di 64 petabyte, capacità di gestire fino a cento milioni di Iops, migliori prestazioni nelle operazioni di scrittura in ordine casuale, integrazione con la piattaforma Microsoft Azure - leggi qui la notizia), DataCore ha reso noto che le versioni Psp1 offrono nuove policy per tenere meglio sotto controllo la qualità del servizio (QoS, Quality of Service).
In SANsymphony-V10 Psp1 è possibile garantire priorità più elevata ai carichi di lavoro che devono soddisfare specifici accordi sui livelli di servizio (Sla). I controlli QoS gestiscono automaticamente il consumo delle risorse da parte dei carichi di lavoro con priorità più bassa. Per evitare che in ambienti “multi-tenant” possano registrarsi conflitti, la velocità di trasferimento dati e gli Iops delle applicazioni meno importanti vengono limitati in base alle impostazioni scelte dall’amministratore di sistema.
Inoltre, la nuova versione del software DataCore permette di tenere in standby un nodo su cui redistribuire i carichi di lavoro quando uno di quelli esistenti viene messo fuori servizio per manutenzione. Grazie a questa funzionalità, il controllo delle risorse di storage condivisibili del nodo in manutenzione può essere facilmente trasferito al nodo in standby senza interrompere i servizi applicativi e senza che velocità di trasferimento dei dati e tempi di risposta del sistema cambino. Nei cluster molto estesi o sparsi su aree metropolitane, il trasferimento del controllo al nodo in standby offre un ulteriore vantaggio: gli host e i relativi siti continuano ad accedere alle risorse di storage locali alla massima velocità possibile senza dover attraversare la rete metropolitana.

lunedì 1 dicembre 2014

TechWeek: Per il Software Defined Storage Fujitsu ottiene la certificazione DataCore Ready

l software DataCore trasforma i server Fujitsu Primergy in soluzioni di Software Defined Storage per virtualizzare e gestire in pool qualunque tipo di storage

Continua la scalata al mercato di Datacore con accordi partnership.
Tutti i modelli dell’ultima generazione di server Fujitsu Primergy BX e CX sono certificati come SoftwareDefined Storage server DataCore Ready. .

L’accordo con Fujitsu si basa anche sul sistema di storage Eternus DX, che si propone come un’ulteriore possibilità di espansione e di crescita dello storage. Grazie alla nuova versione del software di DataCore ottimizzata per le prestazioni e ai più recenti server di Fujitsu, la scalabilità e le prestazioni sono sostanzialmente raddoppiate rispetto ai prodotti della precedente generazione.

virtualsan datacore
La combinazione di server Primergy e software Virtual SAN è la soluzione ideale per le medie imprese, in particolare nei progetti di virtualizzazione basati su Microsoft e negli ambienti misti Hyper-V e VMware dove girano applicazioni critiche come ERP Microsoft Dynamics, database SQL, SharePoint, Exchange, SAP, Oracle e VDI.

Grazie al software DataCore, i server e i prodotti per lo storage di Fujitsu possono ora essere facilmente organizzati in pool e integrati con lo storage esistente di marche diverse, come EMC, Hitachi, HP, IBM e NetApp. Questa unione supporta la possibilità di condividere lo storage dei cluster sparsi su distanze metropolitane, garantendo sempre la continuità operativa, e automatizza il provisioning, l’ottimizzazione e la migrazione dei dati sulle varie tipologie di storage tradizionale o basato su tecnologia Flash già installato o di nuova acquisizione.


I più recenti sviluppi dei software SANsymphony-V e Virtual SAN , già disponibili, migliorano ulteriormente le prestazioni I/O e la scalabilità di livello enterprise, raddoppiando la quantità di nodi supportati dalle configurazioni di Virtual SAN. Oggi è possibile arrivare fino a 64 server , gestendo grandi installazioni con capienza fino a 64 petabyte e oltre 100 milioni di IOPS.

La nuova versione di DataCore Virtual SAN supporta configurazioni su scala più ampia, che possono essere gestite e organizzate centralmente per rispondere alle esigenze di operatività aziendale. Grazie a questi ultimi miglioramenti, è possibile suddividere i carichi di lavoro su più server organizzati in un cluster e condividere le risorse su cluster diversi, in modo da migliorarne i tempi di risposta e la velocità di trasferimento dati.

Il raddoppio del numero massimo di nodi della DataCore Virtual SAN è particolarmente interessante in tutte quelle applicazioni distribuite su cluster di grandi dimensioni che sono sensibili ai tempi di latenza, così come nelle installazioni di desktop virtuali (VDI) con oltre 1000 utenti.

La nuova versione del software DataCore dispone anche di un innovativo Random Write Accelerator, progettato per ottimizzare la procedura di scrittura in ordine casuale (aumentandone la velocità fino a 30 volte a seconda del carico di lavoro), in particolare in tutte quelle applicazioni basate sulle transazioni, come database e sistemi ERP.

datacore
“Questi rivoluzionari sviluppi della nostra soluzione di punta SANsymphony-V e del nostro prodotto Virtual SAN offrono vantaggi non solo alla normale operatività del data center, ma anche a tutte quelle organizzazioni IT che guardano con interesse ai benefici che derivano dalle infrastrutture cloud ibride,” ha dichiarato George Teixeira, CEO di DataCore. “Queste ultime versioni del software sono un ulteriore segnale del nostro impegno per rendere il software-defined storage una realtà per le imprese che cercano un modo più semplice e conveniente di gestire e rendere disponibile lo storage.”

L’annuncio di oggi estende ulteriormente la partnership tra DataCore e Fujitsu lanciata in Europa nella prima parte di quest’anno, che ha visto la recente introduzione di nuovi modelli della gamma DataCore SVA (Storage Virtualisation Appliance): appliance per la virtualizzazione dello storage pronte all’uso integrate e testate congiuntamente.

En savoir plus sur http://www.techweekeurope.it/news/per-software-defined-storage-fujitsu-ottiene-certificazione-datacore-ready-74472#lJaSRfGeEv6rvY1y.99