martedì 21 agosto 2012

Ma come funziona? Auto-Tiering

Auto-tiering

Sono finiti i tempi in cui un server era dedicato a una singola applicazione. Con la virtualizzazione di server e desktop si è reso necessario l’auto-tiering per lo storage, perché la mole di carichi di lavoro diversificati è diventata così elevata che le operazioni per ottimizzare la loro allocazione sui dischi sono insostenibili. E la complessità aumenta con l’aumentare del numero delle macchine virtuali…
DataCore Automated Storage Tiering fa fondamentalmente 2 cose:
  1. dedica lo spazio storage più preformante a dati e applicazioni suscettibili a picchi di lavoro
  2. evita che spazio storage ad alte prestazioni sia destinato a contenuti utilizzati di rado
Il bello è che lo fa da solo.

Ma come funziona?

DataCore auto-tiering vede il data center come un insieme di piccoli pezzi: i pezzi rossi sono i più importanti, utilizzati di frequente e che richiedono alte prestazioni; quelli blu i meno utilizzati e i gialli una via di mezzo fra rossi e blu. Auto-tiering agisce silenziosamente per collocare ogni pezzo nell’hardware giusto.

Per garantire prestazioni ottimali, DataCore auto-tiering agisce a livello granulare: mentre si può avere un database di grandi dimensioni associato a una o più unità disco, auto-tiering favorisce solo i pezzi del database che meritano dischi più veloci.
Questo comportamento “adattivo” migliora la risposta delle applicazione che richiedono più prestazioni.

Il concetto di caching adattiva

Mentre resta acceso il dibattito sulla distinzione fra migrazione e caching, come se l’una escludesse l’altra, DataCore vi offre entrambe, lasciandovi l’opzione di annullarle per specifici dischi quando necessario.
La caching adattiva SANsymphony-V accelera la velocità di scrittura e lettura di ogni disco del pool storage, anche di quelli più lenti.

L’auto-tiering in un’azienda che potrebbe essere la tua

Per apprezzare il risparmio che si ha con l’auto-tiering bisogna prendere in considerazione il rapporto prezzo/prestazioni fra le tre classi di dischi più diffuse oggi. I dischi allo stato solido (SSD) offrono le prestazioni migliori con un buon rapporto qualità/prezzo; poi ci sono i dischi SAS e, infine, i più economici: i dischi SATA.
I dischi SSD sono da 25 a 100 volte più veloci dei SAS HDD, a un costo per gigabyte superiore di 15/20 volte. In parole povere, 1 solo SSD PCI I/O può fare le veci di 320 SAS HDD: 300 volte meno hardware da mantenere, condizionare e controllare.
Nella Figura 1 è rappresentata una possibile configurazione aziendale che include le 3 le classi storage che abbiamo considerato: il 5% sono dischi SSD (Tier 1), il 35% SAS (Tier 2), il 60% SATA (Tier 3).

    Possiamo convenire sul fatto che non si vogliono “sprecare” le potenzialità e il capitale investito negli SSD per gestire blocchi raramente utilizzati. Quindi il software DataCore manterrà le informazioni meno attiva sull’hardware che costa meno, i dischi SATA corrispondenti al Tier 3. Allo stesso modo, quando l’algoritmo dell’auto-tiering rileva un utilizzo frequente di certi blocchi, li sposta automaticamente nell’SSD / Tier 1.
    In questo modo:
    • gli SSD riducono in maniera sostanziale il numero di HDD necessari per operazioni di I/O impegnative
    • gli HDD vanno bene per operazioni di I/O standard
    Il software di virtualizzazione storage di DataCore consente di definire i livelli (Tier) in base alla fascia di prezzo/prestazioni che definite voi. Potete impostare fino a 16 livelli, ordinando il pool di storage come volete, assegnando a ogni elemento un Tier. In caso di acquisto di nuovo storage, lo si può collocare al livello più alto, facendo slittare tutto il resto un gradino più in basso, anche se costava di più.

    Alcune doverose precisazioni sull’auto-tiering

      • DataCore auto-tiering funziona in una miriade di scenari di data center: completamente o parzialmente virtualizzati, cloud privati o pubblici, ambienti fisici, eccetera
      • Lavora non solo con differenti tecnologie disco, ma anche con modelli di storage incompatibili fra loro, indipendentemente dal produttore
      • Il software DataCore auto-tiering si implementa all’esterno del sistema storage e non richiede hardware particolare
      • A differenza dei vecchi sistemi di gestione gerarchica HSM, auto-tiering funziona rigorosamente on-line con dischi storage attivi, e opera a livello di blocco. Niente in comune con file system o database.

      mercoledì 8 agosto 2012

      DataCore Software crea la posizione di Chief Operating Officer e sceglie Steve Houck

      DataCore allarga il suo team dirigenziale per affrontare meglio le nuove opportunità di mercato e la crescita.

      DataCore Software, leader nell’ambito degli hypervisor storage e importante fornitore di software per la virtualizzazione dello storage, ha annunciato la nomina del suo primo Chief Operating Officer (COO), Steve Houck. La nuova posizione è stata creata per organizzare e indirizzare al meglio la rapida crescita e la leadership di mercato di DataCore nella virtualizzazione dello storage. Houck è un valido e indiscusso esperto di tecnologie dedicate a virtualizzazione, storage su flash, cloud computing e data center. In precedenza, Houck è stato Vice President of Worldwide Channels di VMware, oltre ad avere rivestito diversi rilevanti ruoli nelle vendite a livello mondiale per EMC Corporation. Houck si è occupato anche dello sviluppo delle strategie di debutto sul mercato e della gestione delle vendite di aziende startup focalizzate sul cloud computing e sullo storage su flash. Il più recente ruolo di questo tipo lo ha svolto in Astute Networks, un’innovativa azienda specializzata in tecnologia SSD.

      “La leadership di DataCore nel suo settore - unita a un team dirigenziale di alto livello e a condizioni di mercato ideali - costituisce uno scenario perfetto per tutte le entità coinvolte,” ha dichiarato Steve Houck, COO di DataCore Software. “La spinta verso l’adozione della virtualizzazione dello storage è palpabile e SANsymphony-V 9.0 è una spanna al di sopra di qualunque altra soluzione. Non vedo l’ora di contribuire alla costruzione del successo e della reputazione di DataCore nell’offrire una tecnologia che è davvero ‘da non perdere’”.

      Questa nomina arriva sulla scia del lancio da parte di DataCore di una nuova versione del suo acclamato hypervisor storage, SANsymphony™-V 9.0, che ha come obiettivo i data center di grandi dimensioni e le infrastrutture per lo storage cloud. Grazie al successo di SANsymphony-V 9.0, e a quello del lancio dei nuovi programmi per i Cloud Service Provider (CSP) e per i System Builder, DataCore sta crescendo in dimensioni per approfittare delle nuove opportunità di mercato e per aumentare le modalità di accesso al mercato, mantenendo quindi il passo con la crescente domanda a livello mondiale delle sue tecnologie.

      “La nostra ricerca di nuove opportunità di mercato e il successo di SANsymphony-V hanno portato alla necessità per DataCore di avere una figura dirigenziale del calibro di Steve per supportare il nostro slancio,” ha detto George Teixeira, Presidente e CEO di DataCore Software. “Steve è un leader indiscusso e le sue esperienza di mercato, capacità di iniziativa e abilità di realizzare e portare al successo partnership aziendali ci permetteranno di cogliere queste nuove opportunità e di portare la nostra azienda a un livello più alto.”

      venerdì 3 agosto 2012

      DataCore porta l’auto-tiering nelle architetture cloud computing

      L’hypervisor storage SANsymphony-V consente di allocare ogni dato al suo giusto livello, dal disco al cloud
      Il principale fattore che determina il costo di archiviazione di un dato è rappresentato essenzialmente dalla sua posizione. Per questo la scienza del tiering è così importante nel mondo dello storage, in particolare quando si parla di storage virtualizzato, un approccio che sta rapidamente guadagnando terreno, come conferma il successo che continua a registrare DataCore, azienda nata nel 1998 con l’obiettivo di realizzare una piattaforma per la virtualizzazione dello storage basata su software.

      Oggi, con la sua piattaforma SANSimphony-V, DataCore rende disponibile un set completo di funzionalità per la gestione centralizzata dello storage che trasforma il normale spazio su disco in un ‘pool’ di storage estremamente efficace ed efficiente in grado di analizzare i comportamenti dell’I/O, determinando la frequenza d’uso dei blocchi di informazioni per spostarli dinamicamente sul dispositivo o sul livello di storage della categoria più adatta, il tutto in ambienti eterogenei, dove coesistono apparati di vendor differenti acquistati in tempi diversi.

      In altre parole, la soluzione DataCore ‘promuove’ automaticamente i blocchi utilizzati più frequentemente al livello più veloce, mentre quelli utilizzati raramente vengono automaticamente allocati nei repository più ‘lenti’, il tutto in maniera semplice e personalizzabile.

      L’auto-tiering va sulla nuvola

      L’hypervisor storage SANsymphony-V di DataCore, quindi, è in grado di gestire e ottimizzare qualunque tipologia di storage meccanico e/o elettronico, dalle memorie elettroniche agli SSD, dai dischi tradizionali al cloud.
      “Grazie alla perfetta integrazione con il mondo cloud – spiega Marco Frigerio, regional manager Italia di DataCore – i nostri clienti possono infatti allocare automaticamente e in modo trasparente livelli di storage anche nella nuvola”.


      Questo consente di spostare con costi sempre più accessibili i dati, i backup e gli archivi meno ‘critici’ sullo storage cloud, con l’opportunità di accedere a spazi pressoché illimitati a costi contenuti, garantendo così ulteriori risparmi in termini di spazio, consumo e raffreddamento.

      In un momento in cui lo storage rappresenta una delle principali voci di costo all’interno delle infrastrutture IT, nonché l’elemento più critico negli ambienti virtualizzati, l’auto-tiering sta diventando insomma un fattore sempre più strategico.

      Le funzionalità di tiering automatico dello storage integrate in DataCore SANsymphony-V, insieme a una suite completa di funzioni per la virtualizzazione dello storage del tutto indipendente dall’hardware utilizzato, aiuta a massimizzare l’utilizzo, le prestazioni e la disponibilità degli asset. La validità dell’approccio DataCore è confermato dalle numerose installazioni che vanta a livello nazionale e internazionale.

      Vale la pena ricordare, per esempio, che Kaspersky Lab, protagonista nel settore della security, ha scelto DataCore per virtualizzare e proteggere la sua installazione su disco da 10 petabyte che si trova a Mosca in due diversi data center, mentre nel nostro Paese i comuni di Casalgrande e Casalecchio di Reno e le aziende Fantoni e Vagheggi, solo per fare qualche nome, grazie alle soluzioni di virtualizzazione dello storage di DataCore hanno potuto razionalizzare e ottimizzare la gestione dello storage, incrementando nel contempo l’efficienza dei servizi erogati.
      http://www.soiel.it/res/news_dettaglio/id/217/p/datacore_%20autotiering