giovedì 18 febbraio 2016

“Gold Winner” per la rivista dello storage/ SearchStorage.com, prodotto dell’anno nella categoria Sistemi di Storage tramite Software



“Gold Winner” per la rivista dello storage/ SearchStorage.com, prodotto dell’anno nella categoria Sistemi di Storage tramite Software

Dopo aver ottenuto un posto nel 2010 e nel 2013 , il software DataCore SANsymphony - V Adaptive parallel I / O  ha finalmente meritato la medaglia d'oro nella competizione ed è stato  dichiarato Prodotto Storage dell’anno . 

Al software SANsymphony - V è stato assegnato il titolo " Il Prodotto dell’anno " nella categoria " Sistemi di Storage Software” dalla rivista di TechTarget chiamata Storage Magazine.

Storage Magazine - Product of the Year 2015


DataCore con la sua tecnologia di I/O parallelo stabilisce il nuovo record mondiale per i tempi di risposta più rapidi e il miglior rapporto prezzo-prestazioni, più veloce rispetto ai sistemi All-in Flash


Storage enterprise e carichi di lavoro applicativi girano contemporaneamente sulla stessa piattaforma a 8 centesimi di dollaro per SPC-1 IOPS™ e con tempi di risposta mai registrati prima

Il software di I/O parallelo di DataCore straccia il record mondiale del rapporto prezzo/prestazioni nello storage e nei sistemi iper-convergenti
DataCore  stabilisce il nuovo record mondiale nel rapporto prezzo/prestazioni utilizzando il più noto e indipendente benchmark per lo storage: l’SPC-1 dello Storage Performance Council. Grazie soprattutto alle straordinarie capacità del suo software per l’I/O parallelo, che sfrutta la potenza inutilizzata dei processori multi-core, il risultato ottenuto da DataCore nell’SPC-1 Price-Performance™ è di 0,08 dollari statunitensi per ogni SPC-1 IOPS™1 ponendo così la società come leader incontrastato dell’SPC-1 Price-Performance™. DataCore ha certificato i suoi risultati su un potente ma compatto Lenovo System x3650 M5 multi-core con ingombro 2U, dotato di processori Intel® Xeon® della serie E5-2600 v3 e di un mix di storage flash SSD e a disco. Sulla stessa piattaforma, DataCore ha registrato i tempi di risposta più veloci di sempre, anche rispetto alle molte batterie all-flash e ai sistemi multi-milionari di marchi blasonati di cui sono noti i risultati SPC-1.

“Con questi primi risultati certificati, DataCore ha fatto il primo passo per dimostrare le sue prestazioni di I/O parallelo e le sue capacità nell’iper-convergenza,” ha dichiarato Ziya Aral, Chairman di DataCore Software. “Per noi questo è solo l’inizio. In futuro realizzeremo benchmark incorporando configurazioni multi-nodo a elevata disponibilità, anche per dimostrare che l’I/O ha origine non solo dall’interno dei server, ma anche al loro esterno: questo sarà il futuro di tutti i sistemi di storage. Noi abbiamo solo cominciato a mostrare il pieno potenziale della nostra architettura di I/O intrinsecamente parallelo.”
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Il sistema iper-convergente gestisce calcolo, elaborazione parallela dell’I/O e carichi di lavoro dello storage
I risultati da record nel rapporto prezzo/prestazioni sono stati ottenuti su una soluzione iper-convergente capace di soddisfare sia i requisiti dello storage di livello enterprise sia quelli legati agli impegnativi database e ai carichi di lavoro tipici delle applicazioni di elaborazione delle transazioni. Il tutto funzionante contemporaneamente sulla stessa piattaforma.

I sistemi iper-convergenti devono dimostrare di saper gestire in modo economicamente conveniente tanto lo storage di livello enterprise quanto i carichi di lavoro applicativi. Al contrario dei risultati SPC-1 calcolati solo sui sistemi di storage esterno, escludendo quindi i server utilizzati per generare il carico, il risultato di DataCore di 0,08 dollari per SPC-1 IOPS™ comprende il costo per la generazione del carico di lavoro, e quindi si riferisce al costo complessivo e ai requisiti globali per far funzionare l’applicazione aziendale.

“Vorremmo vedere altri, come Nutanix e SimpliVity, rendere pubblici i numeri del benchmark SPC-1, in modo da poterli raffrontare ai nostri risultati record ottenuti con l’SPC-1 Price-Performance™,” dice il CEO di DataCore, George Teixeira. “In questo modo i clienti potrebbero chiaramente comprendere le differenze di costo delle diverse alternative. Si è speculato molto su come questi sistemi reagiscano di fronte a carichi di lavoro impegnativi dal punto di vista dell’I/O generato dalle applicazioni aziendali critiche. La procedura trasparente prevista dal test indipendente SPC-1 consente di avere un quadro di riferimento oggettivo che permette di fare comparazioni prima di qualsiasi decisione d’acquisto.”

I risultati: frantumato il record nel rapporto prezzo/prestazioni sia per lo storage sia per l’iper-convergenza
Per il test, DataCore ha utilizzato un sistema iper-convergente pronto all’uso rivolto all’OLTP di livello enterprise e alle applicazioni database sensibili ai tempi di latenza. Questa soluzione ha fatto registrare 459.290,87 SPC-1 IOPS™, con un costo totale per l’hardware, il software e tre anni di supporto pari a 38.400,29 dollari statunitensi. Il tutto ha portato al miglior risultato di sempre nell’SPC-1 Price-Performance™, con un valore di 0,08 dollari per SPC-1 IOPS™. Si tratta di un incremento del 300% rispetto al record precedente di 0,24 dollari per SPC-1 IOPS™, ottenuto dall’Infortrend EonStor DS 3024B2 e meno del 25% del costo di note batterie di storage top di gamma come EMC VNX 80003, NetApp EF5604 All Flash Array, Dell Storage SC40205 e HP 3PAR StoreServ 74006.

DataCore e IBM sono le uniche aziende ad avere sottoposto a test un sistema iper-convergente, in cui le applicazioni SPC-1 e i carichi di lavoro dello storage che vengono generati sono tutti serviti dalla stessa piattaforma. Questo significa che il prezzo di 38.400,29 dollari di DataCore comprende non solo i componenti dello storage, ma anche le risorse server e il software hypervisor necessari per far girare i carichi di lavoro database/OLTP di livello enterprise generati nel corso del test. Il solo altro sistema iper-convergente con risultati SPC-1 pubblici è un IBM Power 780 Server, il cui risultato SPC-1 Price-Performance è di 4,56 dollari per SPC-1 IOPS™7. Questo sistema ha fatto registrare 780.081.02 SPC-1 IOPS™ al prezzo totale di 3.557.709,00 dollari, ovvero circa 91 volte più costoso della soluzione DataCore.

La tecnologia DataCore™ Adaptive Parallel I/O sfrutta appieno la potenza delle CPU multi-core
Il notevole risultato nel rapporto prezzo/prestazioni va attribuito per la maggior parte alle tecniche del DataCore™ Adaptive Parallel I/O intrinseche nel design della piattaforma di servizi di Software-Defined Storage SANsymphony™-V. DataCore esegue simultaneamente numerosi flussi indipendenti di I/O utilizzando diversi core della CPU, riducendo in modo significativo i tempi di latenza nei servizi e nei processi di I/O. In questo modo è possibile sfruttare al meglio i convenienti server multi-core ad alta densità come le macchine Lenovo System x. I prodotti concorrenti, invece, eseguono in serie l’I/O limitando la velocità di trasferimento dati e allungando i tempi di risposta. 

“Lenovo ci ha inizialmente avvicinati per eseguire il difficile test SPC-1 sui carichi di lavoro enterprise,” spiega Teixeira. “Volevano la conferma che fossimo in grado di sfruttare appieno la potenza dei loro server muti-core, vista l’abbondanza di dichiarazioni su prestazioni non comprovate che circola negli ambienti dove si parla di iper-convergenza. E hanno subito capito che grazie all’I/O parallelo abbiamo a che fare con un missile.”

“Lenovo è entusiasta di collaborare con DataCore con l’obiettivo di cambiare le carte in tavola nel mercato dello storage, offrendo ai clienti il miglior rapporto prezzo/prestazioni del settore,” ha dichiarato Chris Frey, VP & GM di Lenovo North America. “I risultati imbattibili di SPC-1 ottenuti da DataCore su Lenovo System x dimostrano le prestazioni, l’innovazione e l’affidabilità che Lenovo sta offrendo per rispondere alle crescenti esigenze di storage dei suoi clienti.”

Il benchmark SPC-1: la configurazione provata
Il rigoroso test SPC-1 è stato ideato per dimostrare le capacità prestazionali di un sistema con i carichi di lavoro delle applicazioni critiche di livello enterprise tipici dei database e degli ambienti di elaborazione delle transazioni. La configurazione certificata che è stata sottoposta al test comprendeva il software per l’I/O parallelo DataCore SANsymphony-V e un server multi-core Lenovo System x3650 M5 dotato di processori Intel Xeon della serie E5-2600 v3, su cui è stato fatto girare Microsoft Windows Server, ed equipaggiato con 16 unità SSD e 8 dischi fissi. Il software DataCore supporta anche Microsoft Hyper-V, VMware ESXi, Linux KVM e altre soluzioni basate su hypervisor. Inoltre, può funzionare anche direttamente sui server Windows quando la virtualizzazione dei server non è la soluzione più adatta.

Grazie alla Virtual SAN iper-convergente e al Software-Defined Storage di DataCore “il poco vale tanto”
Il software DataCore SANsymphony-V abbatte drasticamente le limitazioni e i colli di bottiglia dell’I/O che riducono il numero di macchine virtuali (VM) e i carichi di lavoro che possono essere consolidati su un server e su piattaforme iper-convergenti. Il software consente ai server standard x86 di ottenere le funzionalità indispensabili necessarie a soddisfare i requisiti delle odierne applicazioni aziendali di primo livello. Funziona senza che siano necessarie particolari configurazioni delle macchine e opera sull’intera infrastruttura con tutte le tipologie di storage (flash, dischi e cloud) per automatizzare e ottimizzare le prestazioni e l’allocazione delle risorse.

Il rivoluzionario software per l’I/O parallelo di DataCore sfrutta in modo unico l’attuale generazione avanzata di piattaforme server multi-core, permettendo alle aziende di incrementare produttività e consolidamento dei server. Lo fa gestendo l’I/O necessario per far funzionare più velocemente un numero maggiore di VM e di carichi di lavoro applicativi a costi più contenuti. Maggiori informazioni sono disponibili all’indirizzo www.datacore.com/products/parallel-io

Informazioni sullo Storage Performance Council
Lo Storage Performance Council (SPC) è un organismo di normalizzazione neutrale rispetto ai produttori focalizzato sul settore dello storage. L’SPC ha creato il primo metodo di test standard per la misurazione delle prestazioni specificamente pensato per le esigenze del settore dello storage. Il portfolio di benchmark SPC, che vanno dalla valutazione a livello di componenti alla misurazione di sistemi di storage completamente distribuiti, offre misurazioni indipendenti certificate, rigorose e affidabili di prestazioni, rapporto prezzo/prestazioni e consumi energetici. Maggiori informazioni sull’SPC e sulle sue metodologie di test sono disponibili all’indirizzo http://www.StoragePerformance.org.

lunedì 15 febbraio 2016

L’elaborazione parallela cambierà “le regole del gioco”, I server saranno il nuovo storage


1. L’elaborazione parallela cambierà “le regole del gioco”

2. I server saranno il nuovo storage


3. L’I/O parallelo e il Software-Defined Storage rivoluzioneranno le infrastrutture IT e la produttività 


L’elaborazione parallela cambierà “le regole del gioco”
Le più grandi innovazioni del futuro sono spesso realizzate basandosi su quelle del passato. Guardando agli Anni ’70, alla nascita del moderno microprocessore e all’apporto della Legge di Moore, si comprende come i microprocessori siano alla base dei due maggiori percorsi di innovazione tecnologica. Il primo ha portato a “monoprocessori” più veloci ed efficienti, traducendosi nella rivoluzione dei PC e nell’attuale pervasività dei microprocessori, dagli smartphone ai dispositivi intelligenti di tutti i tipi. Il secondo è arrivato invece all’elaborazione parallela, che ha permesso di sfruttare la potenza di “molti microprocessori” che operano insieme.

Tuttavia, i miglioramenti nell’elaborazione parallela sono stati soffocati dalla mancanza di hardware specializzato proposto a prezzo conveniente, dal rapido sviluppo nella velocità di clock dei monoprocessori derivante dalla Legge di Moore e dall’assenza di software capace di elaborare carichi di lavoro in parallelo senza dover riscrivere le applicazioni o richiedere strumenti specializzati/esotici. Così, nonostante la potenza dell’elaborazione parallela fosse disponibile, la rivoluzione del parallel computing come funzionalità diffusa nell’IT è rimasta bloccata per la mancanza di software capace di farla esplodere.

Venendo ai giorni nostri, i nuovi progressi nel software promettono di rendere il 2016 l’anno di svolta per l’elaborazione parallela. Prestazioni applicative, gestione dei carichi di lavoro aziendali e la capacità di ottenere ancora maggiori densità sulle piattaforme virtuali sono state frenate negli anni dal crescente divario tra la capacità di calcolo e quella dell’I/O. L’elaborazione multicore è evoluta, senza però che piattaforme di elaborazione parallela convenienti potessero esistere in mancanza di software dedicato. Anche questo è cambiato.

Il software per l’I/O parallelo è in grado di pianificare efficacemente le operazioni di I/O necessarie alla virtualizzazione e ai carichi di lavoro applicativi su tutte le piattaforme server multicore, oggi facilmente reperibili. È in grado di superare (e lo fa) i colli di bottiglia dell’I/O che attualmente frenano il settore sfruttando la potenza dei multicore per aumentare in modo incredibile la produttività, consolidando un maggior numero di carichi di lavoro e riducendo le inefficienze create da un numero eccessivo di server. Portare il consolidamento a nuovi livelli consente di ottenere cospicui risparmi sui costi e notevoli miglioramenti di produttività, permettendo davvero ai sistemi di “fare di più con meno risorse”. Il risultato è che oggi siamo all’inizio di quella rivoluzione promessa dall’elaborazione parallela. 
Nel corso del 2016 vedremo anche incredibili incrementi di prestazioni e produttività che trasformeranno l’iper-convergenza e il Software-Defined Storage. Inoltre, crescerà esigenza di soluzioni semplici da utilizzare e in grado di essere facilmente integrate nelle infrastrutture aziendali, sia in quelle esistenti che in quelle future.

Nonostante il recente grande interesse nei confronti dell’iper-convergenza, la tecnologia tende a creare nuovi silo da gestire e l’attuale offerta presenta diverse limitazioni, specialmente quando si parla di scalabilità e prestazioni per gestire carichi di lavoro di livello enterprise. Gli utenti dovrebbero poter avanzare al livello successivo nell’adozione di tecnologie iper-convergenti, dove prestazioni e interoperabilità con il resto dei loro investimenti non sono sacrificati.

I server saranno il nuovo storage
Solamente un layer di Software-Defined Storage abbinato a software per l’I/O parallelo può gestire in modo efficiente la potenza dei server multicore, migrare e gestire i dati attraverso l’intera infrastruttura di storage, integrare flash e sistemi iper-convergenti senza aggiungere ulteriori silo e utilizzare in modo efficiente i dati memorizzati in qualunque parte dell’azienda o della cloud. Liberando la potenza dei server multicore standard, grazie alle tecnologie di I/O parallelo, le infrastrutture dati potranno raggiungere incredibili livelli di consolidamento e produttività.

Con la realizzazione di questa convergenza di software e server, questi ultimi diventeranno sempre più il modello dominante per lo storage: “i server saranno il nuovo storage”. Perché utilizzare strumenti specializzati quando il software intelligente e gli attuali server possono offrire più funzionalità, maggiore automazione e offrire servizi completi per gestire e memorizzare produttivamente i dati attraverso l’intera infrastruttura dati? Perché con i sistemi specializzati i tradizionali produttori di storage non sono più in grado più stare al passo con la Legge di Moore e con l’innovazione e il risparmio offerti dalle piattaforme dei server generici. Questi nuovi sistemi di storage basati sui server stanno trasformando il nostro settore (e continueranno a farlo), aumentando la produttività dell’IT.

L’I/O parallelo e il Software-Defined Storage rivoluzioneranno infrastrutture IT e produttività
Ma la cosa più interessante è che questa rivoluzione è già cominciata. Recentemente DataCore ha fatto registrare il nuovo record mondiale di prezzo-prestazioni e lo ha fatto su una piattaforma iper-convergente (con il benchmark indipendente SPC1 dello Storage Performance Councils). DataCore ha fatto registrare anche i migliori risultati di sempre in termini di spazio occupato e tempi di risposta. In pratica, gli attuali server multicore e software possono “fare di più con meno risorse” e cambiare drasticamente gli aspetti economici e la produttività. Scoprite voi stessi i risultati degli ultimi benchmark: Top 10 SPC1 Price-Performance Results; e ottenete maggiori informazioni leggendo il nuovo e-book di DataCore: How to Unlock the Full Power of Your Servers with DataCore’s Adaptive Parallel I/O Software.

Insieme al Software-Defined Storage, il software per l’I/O parallelo porterà a una nuova rivoluzione nella produttività e nel 2016 trasformerà completamente l’IT.
http://www.infonotizie.com/articolo/11346:le_previsioni_di_datacore_software_per_il_2016_lelaborazione_parallela_rivoluzioner%C3%A0_le_infrastrutture_it_la_virtua