lunedì 19 gennaio 2015

Software-defined, la rivoluzione in atto e le previsioni di DataCore

George Teixeira, Presidente e CEO di DataCore, nonché co-fondatore della società, guida la direzione strategica di DataCore Software e prevede una forte crescita delle piattaforme software-defined per il 2015. 
Il nostro settore sta cambiando. Con l'emergere di nuove tendenze, i principali fornitori di soluzioni di storage dei dati hanno visto il loro fatturato erodersi. Nel 2015 la filosofia del "software-defined everything" e del software-defined storage continuerà a evolvere, spinta dai vantaggi in termini di produttività che è in grado di offrire ai clienti. Il cambiamento avrà un impatto maggiore sui fornitori di sistemi per lo storage tradizionali, dato che il software-defined storage promette di rendere una commodity i sottostanti dispositivi per la memorizzazione dei dati. Il risultato sarà quello di portare le funzionalità e i servizi di storage a livelli ancora più elevati di produttività, invece di tenere le aziende bloccate su specifici sistemi. Le vere piattaforme di software-defined storage consentiranno a questi dispositivi di 'fare di più con minori risorse', incrementandone l'utilizzo e lavorando su piattaforme diverse a livello infrastrutturale.
Alla fine, gli straordinari benefici economici, la migliore produttività e la necessità di una maggiore agilità nel rispondere a future esigenze spingeranno il software-defined storage fino a renderlo nel 2015 una soluzione di adozione comune.
- Nel 2015 il software-defined storage conquisterà il mercato.
- Nel 2015 i server diventeranno un elemento sempre più importante nella strategia di sostituzione delle batterie di storage tradizionali. I server saranno un alleato del software-defined storage, continuando ad alimentare la nuova categoria dei 'server di storage' e le SAN virtuali iper-convergenti. L'ultima generazione di server è potente e riuscirà a supportare quantità di storage sempre maggiori. Soluzioni di software-defined storage come il software Virtual SAN di DataCore sono state pensate per eliminare i problemi e la complessità tipici delle reti di storage tradizionali, proponendo al contempo un percorso di crescita. Il software Virtual SAN sta maturando rapidamente e questo spingerà ulteriormente la trasformazione dei server in potenti sistemi di storage capaci di guardare al futuro trasformandosi in vere e proprie SAN virtuali di livello enterprise (al proposito si veda l'intervento "Dell PowerEdge Servers Make Great Software-Defined Storage Solutions"). 
- Nel 2015 dischi e flash "faranno squadra" e gli stack software copriranno entrambi i mondi. L'anno che si è da poco concluso ha visto continuare la tendenza a impiegare flash ovunque, con i dispositivi basati su questa tecnologia che si sono velocemente spostati dal semplice utilizzo nei server all'impiego a tutto campo. Inizialmente questo ha spinto molte nuove aziende a proporre storage di questo tipo, ma poi si è andati verso un elevato livello di consolidamento, come dimostrano l'acquisizione di Fusion-io da parte di SanDisk e la scomparsa di numerose startup. Con la flash che si è confermata come tecnologia chiave, ma che è sempre più diventata anch'essa una commodity, il mercato non è più in grado di sostenere tutte le aziende che si sono affacciate su questo mercato. Per questo assisteremo a un ulteriore consolidamento.
Il nuovo anno ci mostrerà poi come le tecnologie flash possano essere utilizzate in modo più pratico, migliorando la modalità con cui lavoreranno insieme alle esistenti tecnologie basate su disco. La flash è una soluzione eccellente per carichi di lavoro specifici che richiedono velocità di lettura elevate, come quelli dei database, ma non è conveniente per tutti i carichi di lavoro, e al momento costituisce solo una frazione molto piccola del parco di storage installato. Sul lato opposto sono posizionati gli economici dischi SATA, che continuano la loro avanzata e che utilizzano nuove tecnologie come quella basata sull'elio per supportare capienze sempre maggiori, fino a 10 TB per unità. Il loro limite rimane però la lentezza. Carichi di lavoro transazionali che ricorrono a frequenti operazioni di scrittura hanno poi esigenze ancora diverse (per saperne di più si veda l'intervento "A New Breakthrough Random Write Accelerator", in cui si parla dell'impatto del sistema DataCore di accelerazione della scrittura su dischi e tecnologia flash). I produttori vorrebbero farci credere che i clienti sposteranno lo storage al 100% su flash, ma un cambiamento di questo genere non è sostenibile a livello di costi, soprattutto considerando l'ampiezza della base installata.
Nel 2015 avremo bisogno di software intelligente con uno stack di funzionalità in grado di ottimizzare i compromessi tra costi e prestazioni e di spostare i carichi di lavoro sulle risorse più adatte, siano esse dischi tradizionali o tecnologie flash. Un softwaredefined storage realizzato correttamente può aiutare a unificare il nuovo mondo flash con quello esistente e in continua evoluzione dei dischi. Entrambi hanno un futuro.
Nel 2015 le soluzioni di cloud ibrido e quelle di disaster recovery basato su cloud saranno sempre più pratiche da implementare. Le aziende stanno ancora cercando di immaginare il modo migliore per sfruttare il cloud computing. Sempre di più le grandi imprese si trovano a gestire sia storage installato localmente sia storage cloud remoto (cloud ibrido). Nel 2015 questo diventerà un tema sempre più importante, con i clienti che si fanno sempre più furbi nel capire quali carichi di lavoro possono essere gestiti nella cloud e quali no. Lo storage installato localmente viene solitamente sfruttato per gestire i dati "attivi", come quelli dei database e quelli delle attività orientate alle transazioni. La cloud, invece, continua a essere tipicamente utilizzata per il backup, l'archiviazione e il disaster recovery e non per i carchi di lavoro in produzione, soprattutto a causa della velocità dei collegamenti Internet. Ora stanno però emergendo soluzioni come quella composta da DataCore e Microsoft StorSimple, che permette di spostare in modo trasparente i dati (residenti su qualunque sistema di storage) dai dispositivi locali a una cloud come Microsoft Azure. Questo alimenterà la tendenza più rilevante, che vede le imprese sempre più orientate verso soluzioni che mischiano soluzioni on-premise e nella cloud. In più, anche se le operazioni di disaster recovery dalla cloud rimangono complicate, sono in arrivo nuovi strumenti di integrazione e procedure più automatizzate che renderanno più pratiche queste soluzioni.
- Nel 2015 la gestione delle risorse interne attraverso un modello cloud diventerà una tendenza sempre più rilevante. Le grandi imprese vogliono emulare la produttività che riescono a raggiungere i fornitori cloud. Per farlo, però, hanno bisogno di sposare un modello di Quality-of-Service (QoS) che comprenda una serie completa di servizi per i dati virtuali. Per esempio, con le sempre crescenti esigenze di storage, le imprese devono essere in grado di gestire, regolare e creare una separazione delle risorse capace di riflettere gli schemi di utilizzo dei diversi dipartimenti. Un esempio tipico è quello del settore finanziario, che ha bisogno di livelli di prestazioni diversi da quelli che bastano all'elaborazione di testi. Le impostazioni del Quality-of-Service sono indispensabili per garantire che i carichi di lavoro con priorità elevata che devono accedere alle risorse di storage possano rispettare i loro Service Level Agreements (SLA) con prestazioni di I/O prevedibili (si veda al proposito l'intervento dedicato alle funzionalità di Quality-of-Service di DataCore). Questi controlli QoS permettono alle organizzazioni IT di gestire in modo efficiente le loro infrastrutture di storage condiviso. Le risorse di storage possono essere separate in modo logico, monitorate e regolate su base dipartimentale.
Il software-defined storage deve continuare a evolvere per rispondere a queste esigenze. E' necessario creare servizi per i dati virtuali che offrano servizi di storage slegati dai dispositivi hardware e che siano in grado di regolare in modo più automatizzato le modalità con cui vengono sfruttate le risorse dell'infrastruttura.

mercoledì 24 dicembre 2014

martedì 16 dicembre 2014

DataCore Random Write Accelerator per database, SQL, Oracle, ERP, OLTP...

Prestazioni aumentate fino a 30 volte nelle applicazioni che sfruttano a fondo la scrittura casuale, come nei sistemi OLTP o i database.
Video di YouTube in inglese:
L'ultima versione del software include un nuovo Random Write Accelerator, studiato per aumentare fino a 30 volte le prestazioni dei carichi di lavoro che fanno un massiccio e frequente ricorso alle operazioni di scrittura in ordine casuale per aggiornare i database o i sistemi ERP e OLTP. E quando si opera su set di dati protetti tramite RAID-5, in cui le informazioni vengono sparpagliate su unità disco che si trovano in luoghi diversi e poi ricostruite, si possono ottenere incrementi prestazionali anche superiori. 
Dischi tradizionali veloci come gli SSD, tempi di risposta inferiori e maggiore resistenza all'usura causata dalla scrittura sulle memorie Flash
I notevoli miglioramenti nella velocità di scrittura sono ancora più evidenti quando si utilizzano economici dischi tradizionali (per esempio le comuni unità SATA), che a ogni operazione di scrittura devono far fronte a significativi ritardi causati dalla rotazione dei piatti e dalla ricerca della posizione corretta delle testine per aggiornare meccanicamente i blocchi. Anche le più veloci tecnologie basate su Flash (SSD), particolarmente sensibili alle operazioni di scrittura e soggette a rapida usura, traggono vantaggio dal Random Write Accelerator, che permette di ottenere un numero di IOPS superiore di 3,6 volte.
Scalabilità doppia: i sistemi iper-convergenti possono raggiungere i 64 nodi e superare i 100 milioni di IOPS
La nuova versione di DataCore Virtual SAN supporta configurazioni su scala più ampia, che possono essere gestite e organizzate centralmente per rispondere alle esigenze di operatività aziendale. Grazie a questi ultimi miglioramenti, è possibile suddividere i carichi di lavoro su più server organizzati in un cluster e condividere le risorse su cluster diversi, in modo da migliorarne i tempi di risposta e la velocità di trasferimento dati.
Il raddoppio del numero massimo di nodi della DataCore Virtual SAN è particolarmente interessante in tutte quelle applicazioni distribuite su cluster di grandi dimensioni che sono sensibili ai tempi di latenza, così come nelle installazioni di desktop virtuali (VDI) con oltre 1000 utenti.
La scalabilità orizzontale della configurazione tramite l'aggiunta di ulteriori nodi permette un'ottimale distribuzione dei carichi di lavoro e una migliore segmentazione della capienza dello storage fisico. Le funzionalità di failover "zero-touch" di DataCore garantiscono che carichi di lavoro e applicazioni non subiscano interruzioni anche in caso di guasto a un nodo o allo storage. Il mirroring tra nodi può essere realizzato anche su distanze metropolitane fino a 100 chilometri, migliorando così disponibilità e continuità operativa. La scalabilità orizzontale su più nodi migliora anche la resilienza dell'infrastruttura.

giovedì 11 dicembre 2014

DataCore: nuove release per il Software-Defined Storage e le Virtual SAN

Più controllo degli SLA dello storage su cloud private e ibride, migliori prestazioni dei cluster storage, accelerazione dei carichi transazionali e più sicurezza nella continuità operativa con SANsymphony-V10

DataCore, azienda che opera nel software-defined storage, ha annunciato di avere aggiunto funzionalità di livello enterprise alla sua piattaforma di servizi per lo storage SANsymphony-V10 e alla sua DataCore Virtual SAN, progettata per operare in qualsiasi ambiente hypervisor.
Le ultime versioni che sono già disponibili, ha comunicato l'azienda, migliorano ulteriormente le prestazioni I/O e raddoppiano la scalabilità dei sistemi di storage iper-convergenti, portandoli fino a 64 nodi.

In sostanza, diventa possibile realizzare configurazioni storage in grado di gestire fino a 64 petabyte di spazio e oltre 100 milioni di IOPS. Inoltre, la versione denominata PSP1 prevede policy per tenere sotto controllo la Quality of Service, regolando l’accesso allo storage organizzato su livelli diviso tra cloud private e cloud pubbliche.

SANsymphony - V10 permette di creare domini storage e definirne le relative policy
L'approccio al cloud ibrido si propone di far coincidere in modo ottimale le risorse di storage con le esigenze organizzative e con gli accordi sui livelli di servizio sottoscritti.

L’ultima versione del software include anche un nuovo Random Write Accelerator, studiato per aumentare fino a 30 volte, evidenzia DataCore, le prestazioni dei carichi di lavoro che fanno un massiccio e frequente ricorso alle operazioni di scrittura in ordine casuale per aggiornare i database o i sistemi ERP e OLTP.

E, in termini di sicurezza, quando si opera su set di dati protetti tramite RAID-5, in cui le informazioni vengono sparpagliate su unità disco che si trovano in luoghi geograficamente distribuiti e poi ricostruite, si possono ottenere, ha aggiunto la società, incrementi prestazionali anche superiori.

martedì 2 dicembre 2014

01net: DataCore ha aggiunto funzionalità alla sua piattaforma di servizi per lo storage SANsymphony-V10 e alla Virtual SAN.

Le ultime versioni migliorano le prestazioni I/O e raddoppiano la scalabilità dei sistemi di storage iper-convergenti, portandoli fino a 64 nodi. Gli utenti sono ora in grado di adottare configurazioni in grado di gestire fino a 64 petabyte di spazio e oltre 100 milioni di IOPS.
Sistemi Oltp
L’ultima versione del software include un nuovo Random Write Accelerator, studiato per aumentare fino a 30 volte le prestazioni dei carichi di lavoro che fanno frequente ricorso alle operazioni di scrittura in ordine casuale per aggiornare i database o i sistemi Erp e Oltp. E quando si opera su set di dati protetti tramite RAID-5, in cui le informazioni vengono sparpagliate su unità disco che si trovano in luoghi diversi e poi ricostruite, si possono ottenere incrementi prestazionali anche superiori.
Accesso alle memorie
I miglioramenti nella velocità di scrittura sono più evidenti quando si utilizzano economici dischi tradizionali, che a ogni operazione di scrittura devono far fronte a significativi ritardi causati dalla rotazione dei piatti e dalla ricerca della posizione corretta delle testine per aggiornare meccanicamente i blocchi. Anche le più veloci tecnologie basate su Flash (SSD), particolarmente sensibili alle operazioni di scrittura e soggette a rapida usura, traggono vantaggio dal Random Write Accelerator, che permette di ottenere un numero di IOPS superiore di 3,6 volte.
Scalabilità
La nuova versione di DataCore Virtual SAN supporta configurazioni su scala più ampia, che possono essere gestite e organizzate centralmente per rispondere alle esigenze di operatività aziendale. Grazie a questi ultimi miglioramenti, è possibile suddividere i carichi di lavoro su più server organizzati in un cluster e condividere le risorse su cluster diversi, in modo da migliorarne i tempi di risposta e la velocità di trasferimento dati.
Qualità del servizio
In SANsymphony-V10 PSP1 sono state migliorate anche le impostazioni relative alla Quality of Service (QoS), garantendo elevata priorità ai carichi di lavoro che, accedendo allo storage, devono soddisfare accordi sui livelli di servizio (SLA) con prestazioni di I/O prevedibili. I controlli QoS gestiscono il consumo delle risorse da parte dei carichi di lavoro con priorità più bassa.
Cloud ibrido
Grazie all’integrazione con la piattaforma cloud Microsoft Azure, SANsymphony-V permette di implementare un’infrastruttura di storage cloud ibrida, in cui i dati attivi rimangono all’interno dell’azienda e sono quindi rapidamente accessibili, mentre i dati “freddi” o comunque non utilizzati possono risiedere nella nuvola. La stessa tecnologia permette di realizzare copie di backup da memorizzare su Azure utilizzabili in caso di disaster recovery o di archiviazione a lungo termine a cui si può accedere in modo sicuro ovunque ci si trovi.

DataCore: lo storage definito dal software cambia marcia

Le anticipazioni fatte da DataCore in occasione dell’evento Powering the Cloud si sono tradotte in realtà: la software house statunitense ha infattiannunciato ufficialmente l’aggiornamento della sua piattaforma SanSymphony-V per lo storage definito dal software e di DataCore Virtual San, la soluzione per l’unificazione dell’infrastruttura di archiviazione che viene proposta per “qualunque hypervisor, qualsiasi storage”. Rispetto a quanto già rivelato qualche settimana fa (raddoppio della scalabilità fino a 64 nodi, possibilità di sfruttare una capienza di 64 petabyte, capacità di gestire fino a cento milioni di Iops, migliori prestazioni nelle operazioni di scrittura in ordine casuale, integrazione con la piattaforma Microsoft Azure - leggi qui la notizia), DataCore ha reso noto che le versioni Psp1 offrono nuove policy per tenere meglio sotto controllo la qualità del servizio (QoS, Quality of Service).
In SANsymphony-V10 Psp1 è possibile garantire priorità più elevata ai carichi di lavoro che devono soddisfare specifici accordi sui livelli di servizio (Sla). I controlli QoS gestiscono automaticamente il consumo delle risorse da parte dei carichi di lavoro con priorità più bassa. Per evitare che in ambienti “multi-tenant” possano registrarsi conflitti, la velocità di trasferimento dati e gli Iops delle applicazioni meno importanti vengono limitati in base alle impostazioni scelte dall’amministratore di sistema.
Inoltre, la nuova versione del software DataCore permette di tenere in standby un nodo su cui redistribuire i carichi di lavoro quando uno di quelli esistenti viene messo fuori servizio per manutenzione. Grazie a questa funzionalità, il controllo delle risorse di storage condivisibili del nodo in manutenzione può essere facilmente trasferito al nodo in standby senza interrompere i servizi applicativi e senza che velocità di trasferimento dei dati e tempi di risposta del sistema cambino. Nei cluster molto estesi o sparsi su aree metropolitane, il trasferimento del controllo al nodo in standby offre un ulteriore vantaggio: gli host e i relativi siti continuano ad accedere alle risorse di storage locali alla massima velocità possibile senza dover attraversare la rete metropolitana.

lunedì 1 dicembre 2014

TechWeek: Per il Software Defined Storage Fujitsu ottiene la certificazione DataCore Ready

l software DataCore trasforma i server Fujitsu Primergy in soluzioni di Software Defined Storage per virtualizzare e gestire in pool qualunque tipo di storage

Continua la scalata al mercato di Datacore con accordi partnership.
Tutti i modelli dell’ultima generazione di server Fujitsu Primergy BX e CX sono certificati come SoftwareDefined Storage server DataCore Ready. .

L’accordo con Fujitsu si basa anche sul sistema di storage Eternus DX, che si propone come un’ulteriore possibilità di espansione e di crescita dello storage. Grazie alla nuova versione del software di DataCore ottimizzata per le prestazioni e ai più recenti server di Fujitsu, la scalabilità e le prestazioni sono sostanzialmente raddoppiate rispetto ai prodotti della precedente generazione.

virtualsan datacore
La combinazione di server Primergy e software Virtual SAN è la soluzione ideale per le medie imprese, in particolare nei progetti di virtualizzazione basati su Microsoft e negli ambienti misti Hyper-V e VMware dove girano applicazioni critiche come ERP Microsoft Dynamics, database SQL, SharePoint, Exchange, SAP, Oracle e VDI.

Grazie al software DataCore, i server e i prodotti per lo storage di Fujitsu possono ora essere facilmente organizzati in pool e integrati con lo storage esistente di marche diverse, come EMC, Hitachi, HP, IBM e NetApp. Questa unione supporta la possibilità di condividere lo storage dei cluster sparsi su distanze metropolitane, garantendo sempre la continuità operativa, e automatizza il provisioning, l’ottimizzazione e la migrazione dei dati sulle varie tipologie di storage tradizionale o basato su tecnologia Flash già installato o di nuova acquisizione.


I più recenti sviluppi dei software SANsymphony-V e Virtual SAN , già disponibili, migliorano ulteriormente le prestazioni I/O e la scalabilità di livello enterprise, raddoppiando la quantità di nodi supportati dalle configurazioni di Virtual SAN. Oggi è possibile arrivare fino a 64 server , gestendo grandi installazioni con capienza fino a 64 petabyte e oltre 100 milioni di IOPS.

La nuova versione di DataCore Virtual SAN supporta configurazioni su scala più ampia, che possono essere gestite e organizzate centralmente per rispondere alle esigenze di operatività aziendale. Grazie a questi ultimi miglioramenti, è possibile suddividere i carichi di lavoro su più server organizzati in un cluster e condividere le risorse su cluster diversi, in modo da migliorarne i tempi di risposta e la velocità di trasferimento dati.

Il raddoppio del numero massimo di nodi della DataCore Virtual SAN è particolarmente interessante in tutte quelle applicazioni distribuite su cluster di grandi dimensioni che sono sensibili ai tempi di latenza, così come nelle installazioni di desktop virtuali (VDI) con oltre 1000 utenti.

La nuova versione del software DataCore dispone anche di un innovativo Random Write Accelerator, progettato per ottimizzare la procedura di scrittura in ordine casuale (aumentandone la velocità fino a 30 volte a seconda del carico di lavoro), in particolare in tutte quelle applicazioni basate sulle transazioni, come database e sistemi ERP.

datacore
“Questi rivoluzionari sviluppi della nostra soluzione di punta SANsymphony-V e del nostro prodotto Virtual SAN offrono vantaggi non solo alla normale operatività del data center, ma anche a tutte quelle organizzazioni IT che guardano con interesse ai benefici che derivano dalle infrastrutture cloud ibride,” ha dichiarato George Teixeira, CEO di DataCore. “Queste ultime versioni del software sono un ulteriore segnale del nostro impegno per rendere il software-defined storage una realtà per le imprese che cercano un modo più semplice e conveniente di gestire e rendere disponibile lo storage.”

L’annuncio di oggi estende ulteriormente la partnership tra DataCore e Fujitsu lanciata in Europa nella prima parte di quest’anno, che ha visto la recente introduzione di nuovi modelli della gamma DataCore SVA (Storage Virtualisation Appliance): appliance per la virtualizzazione dello storage pronte all’uso integrate e testate congiuntamente.

En savoir plus sur http://www.techweekeurope.it/news/per-software-defined-storage-fujitsu-ottiene-certificazione-datacore-ready-74472#lJaSRfGeEv6rvY1y.99

lunedì 24 novembre 2014

Server e storage Fujitsu sono certificati “DataCore Ready”

DataCore e Fujitsu hanno annunciato che i server Fujitsu delle serie Primergy Bx e Cx e i sistemi di storage Fujitsu Eternus Dx sono stati certificati “DataCore Ready”. Il riconoscimento garantisce la compatibilità di questi prodotti con i software SanSymphony-V e Virtual San di DataCore. L’unione delle soluzioni delle due aziende permette di gestire e virtualizzare tutto lo storage aziendale assicurando prestazioni e scalabilità di livello enterprise, che con l’ultima versione dei prodotti DataCore (leggi qui) sonosostanzialmente raddoppiate rispetto ai prodotti della precedente generazione.
L’unione dei server Fujitsu Primergy e della nostra collaudata piattaforma di Software-Defined Storage porta questa tecnologia a nuovi livelli di prezzo e prestazioni,” ha detto Christian Hagen, senior vice president di DataCore Emea. “Mentre noi lavoriamo con tutti i più diffusi hypervisor, il rapporto tra prezzo e prestazioni dei server Fujitsu Primergy ci permette di guardare a un segmento di mercato la cui domanda è ancora largamente insoddisfatta: quello delle Virtual San veloci, affidabili e semplici da utilizzare che supportano la virtualizzazione Microsoft, i progetti basati su Hyper-V e gli ambienti misti con VMware Esxi che fanno girare applicazioni critiche come Sql, SharePoint, Exchange, Sap, Oracle e Vdi.
L’annuncio di oggi conferma l’impegno delle due società nella partnership strategica siglata nella prima parte di quest’anno, che ha visto la recente introduzione di nuovi modelli della gamma:DataCore Sva (Storage Virtualisation Appliance): appliance per la virtualizzazione dello storagepronte all’uso integrate e testate congiuntamente. Per questi prodotti i servizi di supporto al cliente tramite un unico punto di contatto vengono forniti sia da Fujitsu sia da DataCore.

lunedì 17 novembre 2014

DataCore & Dell PowerEdge : Insieme più forti

Il software DataCore e i server Dell PowerEdge si uniscono per offrire flessibilità, prestazioni e gestibilità dello storage a livello aziendale. DataCore nominata Certified Dell Technology Partner
Per maggiori informazioni sulla partnership tra DataCore e Dell potete consultare:
DataCore, azienda leader nel software-defined storage e nelle soluzioni per la SAN virtuale convergente, ha annunciato il funzionamento del suo nuovo software DataCore Ready Software-Defined Storage (SDS) sui server Dell PowerEdge.
Inoltre, DataCore è stata nominata Certified Dell Technology Partner. Le nuove soluzioni DataCore Ready uniscono i server Dell PowerEdge ai software SANsymphony-V e Virtual SAN di DataCore per trasformarli in completi server per il Software-Defined Storage in grado di virtualizzare, migliorare e ottenere la massima produttività dagli investimenti aziendali in storage attuali e futuri.
Le nuove soluzioni offrono anche un maggiore livello di funzionalità di classe enterprise, raddoppiando efficacemente la scala e le prestazioni della precedente generazione. Il software di DataCore funziona con i server PowerEdge di Dell e con tutta la gamma di batterie di storage Dell delle Serie MD, SC e PS.
Il software DataCore consente ai server e ai prodotti per lo storage di Dell di essere facilmente integrati con tutti gli altri più diffusi marchi e modelli di sistemi di storage e di tecnologie di dischi allo stato solido già installati in azienda, indipendentemente dal produttore originale. Grazie al software DataCore è possibile sfruttare l’accelerazione delle prestazioni garantita dai Dell PowerEdge sull’intera infrastruttura di storage.
L’unione delle due soluzioni supporta potenti funzionalità come la condivisione dello storage su aree metropolitane per l’organizzazione in cluster, il mirroring tra siti e la continuità operativa, automatizzando tiering, provisioning e migrazione dello storage su tutti i vari dischi e tecnologie flash esistenti o di nuova acquisizione.
Le nuove soluzioni sono già disponibili e possono essere ordinate contattando Dell o DataCore per avere maggiori informazioni. La definizione “DataCore Ready” di queste nuove soluzioni certifica il completamento di rigorose procedure di test sulla compatibilità. Inoltre, la nomina a Dell Technology Partner aiuta ad aumentare la fiducia dei clienti.
L’insieme dei due elementi significa per le imprese un maggiore grado di flessibilità e di libertà nella scelta di piattaforme e infrastrutture Dell e DataCore certificate e pre-testate.  
Virtualizzazione dello storage potente e scalabile e servizi di storage per tutta l’azienda Il software DataCore SANsymphony-V costituisce una piattaforma completa e scalabile di servizi per lo storage.
Abbinato ai server Dell, può sfruttare i processori ad alta velocità x86-64, la memoria DRAM e le schede SSD basate su flash installate sui Dell PowerEdge per ottimizzare le prestazioni e migliorare i tempi di risposta delle applicazioni.
Inoltre, è in grado di organizzare automaticamente su livelli lo storage e di spostare i dati tra dischi tradizionali o flash, anche su piattaforme di storage diverse.
DataCore offre anche automazione e una grande varietà di strumenti e servizi gestionali.
Il risultato è che con DataCore i marchi di storage una volta isolati, i sistemi convergenti indipendenti e i sistemi di storage esterni non sono più costretti a funzionare come “isole” separate, ma possono essere integrati all’interno di un’unica infrastruttura di storage.
Gli amministratori di sistema possono facilmente mettere a disposizione la capienza, massimizzarne l’utilizzo e impostare policy di alto livello per consentire al software di selezionare dinamicamente il livello di storage e i percorsi più adatti per ottenere le prestazioni e la disponibilità desiderati.  
DataCore Virtual SAN: qualunque hypervisor, qualsiasi storage e prestazioni di livello enterprise “L’unione tra gli avanzati server PowerEdge di Dell con la nostra collaudata piattaforma di Software-Defined Storage può portare lo storage a un livello di rapporto tra prezzo e prestazioni mai visto prima,” ha detto Steve HouckCOO di DataCore. “Noi operiamo con tutti i più diffusi hypervisor e il rapporto tra prezzo e prestazioni dei server Dell PowerEdge ci permette di puntare a un segmento di mercato finora ampiamente trascurato: quello delle Virtual SAN veloci, convenienti e semplici da usare che supportano i progetti di virtualizzazione basati su Microsoft Hyper-V e su ambienti VMware misti in cui girano applicazioni critiche come SQL, SharePoint, Exchange, SAP, Oracle e VDI.
Gli ultimi sviluppi della Virtual SAN di DataCore consentono di realizzare configurazioni su scala più ampia, capaci di supportare fino a 64 petabyte, di offrire prestazioni e scalabilità superiori e di raddoppiare il numero dei server supportati (fino a 64), che permettono di ottenere potenza sufficiente a gestire oltre 100 milioni di IOPS.  
Maggiori informazioni sul Technology Partner Program sono disponibili all’indirizzowww.dell.com/technologypartner.   Informazioni su DataCore Software DataCore Software è un’azienda leader nel software-defined storage. Le sue soluzioni per la virtualizzazione dello storage e per la SAN virtuale permettono alle organizzazioni di gestire e scalare in modo trasparente le architetture per lo storage dei dati, offrendo enormi incrementi prestazionali a una frazione del costo di soluzioni offerte dai fornitori di sistemi proprietari di hardware per lo storage.

domenica 16 novembre 2014

DataCore: software-defined storage evoluto e integrato con Microsoft Azure

La virtualizzazione dello storage prosegue nel suo cammino evolutivo, in direzione di  maggiori prestazioni, scalabilità, efficienza, e di un’integrazione più stretta con la piattaforma Microsoft Azure. A questi obiettivi tendono i diversi annunci fatti in questi giorni da DataCore in occasione di Powering the Cloud, la conferenza dedicata alle tecnologie Web-based in corso questa settimana a Francoforte. Qui, DataCore ha descritto e mostrato alcune dimostrazioni delle novità che arriveranno sul mercato nelle prossime settimane.
La prima è un aggiornamento alla piattaforma di software-defined storage SANsymphony-V10,che verrà distribuito a partire da novembre. Oltre a migliorare scalabilità e prestazioni, l’update introdurrà una nuova funzione che ottimizza la procedura di scrittura casuale, in particolare nelle applicazioni orientate alle transazioni come i database e i sistemi Erp.
Migliori scalabilità e prestazioni e l’ottimizzazione della scrittura casuale caratterizzano anche la versione rinnovata di Virtual SAN, una soluzione che opera in logica “cross-platform” secondo lo slogan “qualunque hypervisor, qualsiasi storage”. In altre parole, la piattaforma evita di dover far fronte al problema dei costi elevati e della complessità che caratterizzano le reti di storage, non essendo legata a un particolare hypervisor né vincolata a uno specifico sistema hardware. Al contrario, la soluzione DataCore lavora cross-platform con tutti i principali hypervisor (VMware vSphere, KVM, Microsoft Hyper-V e altri) e con tutti i più diffusi dispositivi di storage tradizionali e flash.
L'aggiornamento migliorerà ulteriormente le funzionalità di livello enterprise e la scalabilità,raddoppiando il numero dei nodi supportati (ora 64), incrementando le prestazioni I/O causalie offrendo un percorso di crescita esteso in grado di integrare e unificare le SAN fisiche con SANsymphony-V. Il risultato, a datta di DataCore, sarà un sistema tra i più potenti e scalabili fra quelli oggi disponibili.

Sempre in occasione del Powering the Cloud, l’azienda ha ribadito la propria collaborazione strategica con Microsoft, con Fujitsu e con Dell, esponendo alcune soluzioni certificate di diversi vendor. In riferimento a Microsoft, la novità riguarda la certificazione “DataCore Ready” ottenuta dalle appliance di cloud storage ibrido Microsoft Azure StorSimple delle Serie 7000 e 8000. Tale certificazione significa che i sistemi StorSimple possono ora formare con Virtual SAN e SANsymphony-V un’unica soluzione per l’archiviazione su cloud ibrido, soluzione che sia migliora l’utilizzo e la produttività dello storage primario residente in loco, sia permette di sfruttare e integrare convenientemente di storage cloud remoto (utilizzabile, per esempio, per la protezione dei dati, l’archiviazione e il disaster recovery”. Gli StorSimple Hybrid Storage Array hanno ottenuto la certificazione DataCore Ready dopo aver completato con successo una rigorosa procedura di test e verifiche.
La certificazione significa anche che le piattaforme di DataCore possono accedere direttamente all’appliance Microsoft StorSimple e organizzarne automaticamente lo storage su livelli. In questo modo è possibile ottimizzare completamente le risorse per lo storage dei dati presenti localmente e sfruttare la cloud per soddisfare le esigenze di storage “elastico”, come i carichi di lavoro legati all’archiviazione, alla protezione dei dati, alla memorizzazione delle snapshot e al disaster recovery.
“Oggi all’interno dell’infrastruttura di storage una delle principali sfide è quella di non perdere la flessibilità che serve alla crescita”, ha commentato Robert Gorbahn, senior solution sales professional di Microsoft StorSimple. “Grazie a Microsoft Azure StorSimple e a SANsymphony-V, i clienti possono realizzare una soluzione estremamente conveniente integrando diverse categorie di storage. La versione più recente della serie StorSimple 8000 amplia in modo trasparente qualsiasi ambiente di storage DataCore attraverso un livello integrato di storage cloud Microsoft Azure. Le diciture ‘Certificato per Windows Server 2012 R2’ e ‘DataCore Ready’ sono un’ulteriore prova della validità di questa soluzione”.
“Il nostro Programma DataCore Ready identifica soluzioni che sono state verificate e che sono in grado di migliorare le infrastrutture di software-defined storage di DataCore”, ha aggiunto Paul Murphy, vice president of worldwide marketing di DataCore Software. “L’unione di DataCore con le appliance StorSimple offre una modalità trasparente di sfruttamento della cloud di Microsoft Azure come livello di storage all’interno del pool di storage virtuale aziendale. In questo modo si può disporre di una soluzione molto flessibile in grado di soddisfare le esigenze sempre maggiori e in continuo cambiamento delle imprese spostando in modo conveniente nella cloud la protezione dei dati, l’archiviazione e i dati aziendali”.

mercoledì 5 novembre 2014

A Dell World 2014, DataCore mostra i nuovi server DataCore Ready

L'integrazione del software DataCore con i server Dell PowerEdge aumenta lessibilità, prestazioni e gestibilità dello storage aziendale
DataCore ha annunciato in occasione della conferenza Dell World in Texas il funzionamento del suo nuovo software DataCore Ready Software-Defined Storage (SDS) sui server Dell PowerEdge.
Le soluzioni DataCore Ready uniscono i server Dell PowerEdge ai software SANsymphony-V e Virtual SAN di DataCore. L'obiettivo dichiarato è quello di trasformarli in server adatti per il Software-Defined Storage in grado di virtualizzare l'IT e far ottenere la massima produttività dagli investimenti aziendali in storage .
Le nuove soluzioni, ha spiegato DataCore, forniscono anche un maggiore livello di funzionalità di classe enterprise.
Nello specifico del prodotto, il software di DataCore funziona con i server PowerEdge di Dell e con tutta la gamma di batterie di storage Dell delle Serie MD, SC e PS.
Il software DataCore consente ai server e ai prodotti per lo storage di Dell di essere integrati con i più diffusi marchi e modelli di sistemi di storage e di tecnologie di dischi allo stato solido già installati in azienda, indipendentemente dal produttore originale.
Dal punto di vista funzionale, tramite il software DataCore è possibile sfruttare l’accelerazione delle prestazioni garantita dai Dell PowerEdge sull’intera infrastruttura di storage. L’unione delle due soluzioni supporta funzionalità come la condivisione dellostorage su aree metropolitane per l’organizzazione di cluster, il mirroring tra siti e la continuità operativa, e automatizza tiering, provisioning e migrazione dello storage su tutti i vari dischi e tecnologie flash.
Le nuove soluzioni sono già disponibili e possono essere ordinate contattando Dell o DataCore per avere maggiori informazioni.
Non ultimo, ha evidenziato la società, la definizione “DataCore Ready” di queste nuove soluzioni certifica il completamento di rigorose procedure di test sulla compatibilità.

lunedì 3 novembre 2014

DataCore e Microsoft unite per il tiering, la protezione dei dati, l’archiviazione e il ripristino da cloud

Microsoft e Datacore danno vita a una nuova soluzione certificata per gestire e virtualizzare lo storage, realizzare backup, organizzare lo storage su livelli e archiviare dati su Azure


StorSimple_MScomGraphic_590x590_AI più recenti sistemi di cloud storage ibrido Microsoft Azure StorSimple Hybrid Storage Array delle Serie 8000 e 7000 sono certificati DataCore Ready. DataCore segnala che l’unione di StorSimple e Microsoft Azure con la piattaforma DataCore per i servizi e la virtualizzazione dello storage, che comprende Virtual SAN e SANsymphony-V, forma una soluzione di storage cloud ibrido che migliora l’utilizzo e la produttività dello storage primario residente in loco, offrendo al contempo un modo conveniente di sfruttare e integrare storage cloud remoto per la protezione dei dati, l’archiviazione e il disaster recovery.
Le appliance di storage cloud ibrido StorSimple sono in grado di integrare lo storage basato su dischi tradizionali e a stato solido presenti localmente gestiti e virtualizzati da DataCore con il cloud di Microsoft Azure, mettendo a disposizione una potente soluzione per automatizzare la protezione dei dati remota, liberare spazio sulle risorse locali spostando archivi di dati inutilizzati e offrendo servizi di deduplica, compressione, replicazione e mobilità per abbassare i costi e velocizzare il disaster recovery.


virtualsan datacore



























































Le soluzioni software SANsymphony-V per il software-defined storage e Virtual SAN sono progettate per massimizzare prestazioni, disponibilità e utilizzo degli asset IT. Il software per la virtualizzazione dello storage di DataCore è una piattaforma comune che funziona su qualunque sistema hardware di storage, organizzando in pool e proteggendo dispositivi di storage di vario tipo e di marchi diversi (compresi flash, SAN e cloud), centralizzandone la gestione e automatizzandone molte funzioni.
DataCore è in grado di accedere direttamente all’appliance Microsoft StorSimple e organizzarne automaticamente lo storage su livelli. In questo modo è possibile ottimizzare completamente le risorse per lo storage dei dati presenti localmente e sfruttare la cloud per soddisfare le esigenze di storage “elastico”, come i carichi di lavoro legati all’archiviazione, alla protezione dei dati, alla memorizzazione delle snapshot e al disaster recovery.
DataCore ha anche mostrato in anteprima le nuove versioni della piattaforma di software-defined storage
costituita da Virtual SAN e SANsymphony-V.
La prossima versione del software DataCore porterà scalabilità e prestazioni a nuovi traguardi, offrendo funzionalità di livello enterprise più potenti e complete sia alla piattaforma di servizi per lo storage DataCore SANsymphony -V10 sia alla DataCore Virtual SAN –
L’ aggiornamento alla piattaforma di software-defined storage verrà distribuito a partire da novembre. Le nuove versioni di SANsymphony-V10 e di Virtual SAN offrono innovazioni come una nuova funzionalità progettata per ottimizzare al massimo la procedura di scrittura casuale, in particolare nelle applicazioni orientate alle transazioni come i database e i sistemi ERP.
Il nuovo aggiornamento migliorerà ulteriormente le funzionalità di livello enterprise e la scalabilità della Virtual SAN raddoppiando il numero dei nodi supportati, che diventeranno 64, incrementando le prestazioni I/O causali e offrendo un percorso di crescita esteso in grado di integrare e unificare le SAN fisiche con SANsymphony-V. Il risultato sarà un sistema tra i più potenti e scalabili oggi disponibili.

En savoir plus sur http://www.techweekeurope.it/news/datacore-microsoft-unite-per-tiering-protezione-dei-dati-larchiviazione-ripristino-cloud-73454#M1xexCJ9IUYtph1Z.99

mercoledì 29 ottobre 2014

DataCore: software-defined storage evoluto e integrato con Azure

La prima è un aggiornamento alla piattaforma di software-defined storage SANsymphony-V10,che verrà distribuito a partire da novembre. Oltre a migliorare scalabilità e prestazioni, l’update introdurrà una nuova funzione che ottimizza la procedura di scrittura casuale, in particolare nelle applicazioni orientate alle transazioni come i database e i sistemi Erp.
Migliori scalabilità e prestazioni e l’ottimizzazione della scrittura casuale caratterizzano anche la versione rinnovata di Virtual SAN, una soluzione lavore in logica “cross-platform” secondo lo slogan“qualunque hypervisor, qualsiasi storage”. In altre parole, la piattaforma evita di dover far fronte al problema dei costi elevati e della complessità che caratterizzano le reti di storage, non essendo legata a un particolare hypervisor né vincolata a uno specifico sistema hardware. Al contrario, la soluzione DataCore lavora cross-platform con tutti i principali hypervisor (VMware vSphere, KVM, Microsoft Hyper-V e altri) e con tutti i più diffusi dispositivi di storage tradizionali e flash.
L'aggiornamento migliorerà ulteriormente le funzionalità di livello enterprise e la scalabilità,raddoppiando il numero dei nodi supportati (ora 64), incrementando le prestazioni I/O causalie offrendo un percorso di crescita esteso in grado di integrare e unificare le SAN fisiche con SANsymphony-V. Il risultato, a datta di DataCore, sarà un sistema tra i più potenti e scalabili fra quelli oggi disponibili.


Sempre in occasione del Powering the Cloud, l’azienda ha ribadito la propria collaborazione strategica con Microsoft, con Fujitsu e con Dell, esponendo alcune delle proprie soluzioni certificate per il cloud dei diversi vendor. In riferimento a Microsoft, la novità riguarda la certificazione “DataCore Ready” ottenuta dalle appliance di cloud storage ibrido Microsoft Azure StorSimple delle Serie 7000 e 8000. Tale certificazione significa che i sistemi StorSimple possono ora formare con Virtual SAN e SANsymphony-V un’unica soluzione per l’archiviazione su cloud ibrido, soluzione che sia migliora l’utilizzo e la produttività dello storage primario residente in loco, sia permette di sfruttare e integrare convenientemente di storage cloud remoto (utilizzabile, per esempio, per la protezione dei dati, l’archiviazione e il disaster recovery”. Gli StorSimple Hybrid Storage Array hanno ottenuto la certificazione DataCore Ready dopo aver completato con successo una rigorosa procedura di test e verifiche.
La certificazione significa anche che le piattaforme di DataCore possono accedere direttamente all’appliance Microsoft StorSimple e organizzarne automaticamente lo storage su livelli. In questo modo è possibile ottimizzare completamente le risorse per lo storage dei dati presenti localmente e sfruttare la cloud per soddisfare le esigenze di storage “elastico”, come i carichi di lavoro legati all’archiviazione, alla protezione dei dati, alla memorizzazione delle snapshot e al disaster recovery.
“Oggi all’interno dell’infrastruttura di storage una delle principali sfide è quella di non perdere la flessibilità che serve alla crescita”, ha commentato Robert Gorbahn, senior solution sales professional di Microsoft StorSimple. “Grazie a Microsoft Azure StorSimple e a SANsymphony-V, i clienti possono realizzare una soluzione estremamente conveniente integrando diverse categorie di storage. La versione più recente della serie StorSimple 8000 amplia in modo trasparente qualsiasi ambiente di storage DataCore attraverso un livello integrato di storage cloud Microsoft Azure. Le diciture ‘Certificato per Windows Server 2012 R2’ e ‘DataCore Ready’ sono un’ulteriore prova della validità di questa soluzione”.