“Portare un’infrastruttura di storage nel paradigma della cloud può rivelarsi complicato per gli operatori del data center. L’utilizzo di una soluzione per la virtualizzazione di storage eterogeneo permette di seguire un percorso di transizione che salvaguarda gli investimenti aggiungendo la semantica operativa tipica della cloud,” ha detto Gene Ruth, Research Director e Senior Storage Analyst di Gartner. “Questa particolare soluzione unisce virtualizzazione dello storage, organizzazione a livelli dei diversi dispositivi e funzionalità bridge, permettendo di identificare i dati, i backup e gli archivi meno importanti che possono essere spostati presso fornitori di storage nella cloud.”
Un progresso infrastrutturale che aumenta il “potere di acquisto” dei clienti permettendogli di ottenere maggiori risparmi
Al contrario di quanto accade con i tradizionali schemi hardware, che confinano i livelli in costosi cassetti all’interno di singole cornici o enclosure di storage, il software infrastrutturale di DataCore copre diversi sistemi di storage, potenzialmente anche di marche diverse. Questo aumenta le possibilità di scelta per il cliente, offrendogli l’opportunità di fare per ogni livello gli acquisti al miglior prezzo possibile, valutando diversi prodotti concorrenti e senza essere costretti a gettare via quanto comprato l’anno prima.
“Gli acquirenti di SANsymphony-V possono trarre immediato vantaggio dalla funzione di auto-tiering utilizzando qualunque dispositivo abbiano a disposizione,” fa notare Augie Gonzalez, Director Product Marketing di DataCore. “Con l’auto-tiering utilizziamo lo stesso approccio di indipendenza dal dispositivo che contraddistingue i nostri servizi ad alto valore, compresi il thin provisioning, il caching, il mirroring sincrono, la replicazione asincrona, le snapshot e la CDP. Questo si traduce, al momento del successivo acquisto hardware di dischi, in un maggiore potere contrattuale.”
Per esempio, i livelli possono essere composti da dischi SATA ad alta capacità e basso costo di un certo produttore, da un gruppo di sistemi a disco SAS di fascia media di un altro produttore e da una nuova batteria di schede con Dischi a Stato Solido (SSD) ad alta velocità di un terzo produttore. DataCore gestisce questi moduli indipendenti come pool virtuali differenti all’interno di un’interfaccia di amministrazione comune. Naturalmente, il software opera come se tutti questi livelli comprendessero solo prodotti della stessa marca.
Vincere la sfida dell’ottimizzazione dei costi attraverso l’automazione e la trasparenza
I driver, le sfide e le tendenze che hanno un impatto sulla gestione dello storage a livelli sono ben noti:
- la crescita dei dati: nella maggior parte delle organizzazioni, la quantità dei dati raddoppia ogni 12-24 mesi;
- il delta dei costi: i dispositivi di storage e gli SSD ad alte prestazioni e adatti a garantire l’elevata disponibilità costano tipicamente da tre a dieci volte in più rispetto ai dischi ad alta capacità di livello più basso;
- frequenza di accesso: oltre il 50 per cento dei dati memorizzati diventa inattivo entro 60 giorni dalla creazione;
- costi nascosti: lo sforzo per classificare continuamente i dati in base alla frequenza di accesso e poi spostarli manualmente tra i vari livelli aggiunge rapidamente costi in grado di cancellare qualunque potenziale risparmio.
“L’auto-tiering indipendente dal dispositivo è un grande miglioramento a SANsymphony-V,” ha detto Randy Kerns, Senior Strategist di Evaluator Group. “Oltre agli ovvi risparmi, questa tecnologia semplifica anche la gestione infrastrutturale dello storage, ottimizzando l’avanzamento o la remissione dei blocchi disco in modo trasparente e con operazioni eseguite in background. L’automazione facilita i compiti amministrativi e permette agli utenti di godere dei benefici in termini di maggiori prestazioni derivanti dal tiering.”
La scelta delle policy di auto-tiering
I clienti possono gestire il comportamento dell’auto-tiering di DataCore scegliendo le regole da un set predefinito. Nelle operazioni più semplici, che non causano alcuna interferenza, il software tiene traccia dei blocchi disco più attivi e li sposta sul livello che garantisce le migliori prestazioni. I blocchi che vengono utilizzati più frequentemente vengono gestiti dai dispositivi più veloci. Eseguendo l’auto-tiering a livello di blocco disco, invece che a livello di file, le aree più attive del file system ottengono una risposta migliore rispetto a quelle sfruttate più raramente.
Gli amministratori di sistema possono operare in modo più selettivo. Per esempio, possono definire che livello assegnare a un disco virtuale. Questa opzione garantisce che le informazioni più urgenti vengano recuperate e aggiornate più rapidamente, indipendentemente dalla frequenza di accesso. Allo stesso modo, volumi meno importanti possono essere manualmente assegnati a livelli con prestazioni (e costi) inferiori, evitando così che si accaparrino spazio su disco più prezioso.
Gli altri dischi virtuali possono continuare a by-passare tutti insieme l’auto-tiering, allocandoli facilmente da pool che contengono dispositivi con caratteristiche di prezzo/prestazioni comparabili.
Il caching infrastrutturale amplia i livelli ad alte prestazioni
La veloce ascesa degli SSD ha reso indispensabile l’auto-tiering. In particolare, questa tecnica aiuta a riservare queste importanti risorse di storage alle applicazioni più esigenti.
In più, le tecniche di caching adattativo di DataCore incrementano le prestazioni native degli SSD e dei tradizionali dischi fissi, riducendo il carico di lavoro delle risorse più costose. Questo si traduce in un migliore utilizzo e in una vita operativa più lunga di questi eccezionali asset.
“Portare un’infrastruttura di storage nel paradigma della cloud può rivelarsi complicato per gli operatori del data center. L’utilizzo di una soluzione per la virtualizzazione di storage eterogeneo permette di seguire un percorso di transizione che salvaguarda gli investimenti aggiungendo la semantica operativa tipica della cloud,” ha detto Gene Ruth, Research Director e Senior Storage Analyst di Gartner. “Questa particolare soluzione unisce virtualizzazione dello storage, organizzazione a livelli dei diversi dispositivi e funzionalità bridge, permettendo di identificare i dati, i backup e gli archivi meno importanti che possono essere spostati presso fornitori di storage nella cloud.”
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