mercoledì 19 settembre 2012

ComputerWorld.IT -- DataCore: un hypervisor storage ancora più versatile

La nona versione di SANsymphony-V, software che permette di virtualizzare lo storage, è particolarmente adatta agli ambienti cloud. Il perché lo spiega George Teixeira, fondatore della società

http://www.cwi.it/datacore-un-hypervisor-storage-ancora-piu-versatile-7435
Da pochi mesi è stata lanciata la versione 9 di SANsymphony-V, un hypervisor dedicato completamente alla virtualizzazione dello storage. Per spiegarne la portata innovativa, George Teixeira – CEO, Presidente e fondatore, nel 1998, di DataCore – ha incontrato la stampa italiana. “Lo storage non deve dare problemi e deve essere veloce,” ha detto. “Per questo abbiamo fondato DataCore. Quindici anni dopo possiamo dire di essere riusciti a dimostrare la separazione dell’hardware dal software. Il nostro hypervisor storage si posiziona come soluzione ideale per la cloud. Oggi va di moda il termine BYOD (Bring Your Own Device), mentre in DataCore preferiamo parlare di ‘Bring Your Own Disk’.”

SANsymphony-V è un livello software che garantisce la separazione dei server dal sottostante hardware di storage senza avere impatto negativo sulle applicazioni, ma anzi velocizzandole. Negli anni sono cambiati i parametri di riferimento. All’inizio la soluzione DataCore poteva essere vista come concorrente di Veritas, poi è diventato un prodotto forse un po’ troppo “tecnologico” nella gestione. Oggi il suo utilizzo è molto semplice, con una grande attenzione alle prestazioni negli ambienti virtualizzati. DataCore sfrutta CPU e memoria del server, oltre ad avanzate tecnologie di tiering automatico, per velocizzare le prestazioni applicative fino a cinque volte.

L’obiettivo di SANsymphony-V 9 è quello di soddisfare le esigenze dei data center di grandi dimensioni, dove il numero di componenti e di modelli rende molto complicata la gestione. Il tutto inserito in un contesto in cui è molto difficile prevedere con precisione l’entità dei carichi di lavoro.

Utilizzare SANsymphony-V significa migliorare lo sfruttamento della capacità disponibile (fino a tre volte), incrementare la protezione dei dati, aumentare le prestazioni grazie alle tecnologie di caching e semplificare la gestione dei dati. L’analisi dell’attività dei sistemi di storage, con l’individuazione dei punti critici, permette di riallocare automaticamente i dischi virtuali eliminando così i colli di bottiglia. Nuovi dischi virtuali possono essere creati e resi disponibili con un singolo comando, velocizzando l’operazione di provisioning ed eliminando qualunque necessità di definire parametri tecnici o di conoscere le caratteristiche dell’hardware sottostante.

La scalabilità e la semplicità di questo hypervisor storage lo rendono adattabile a realtà aziendali di qualunque dimensioni, dalle PMI fino alle grandi imprese. In particolare, la sua scalabilità ha permesso di creare un programma completamente dedicato ai Cloud Service Provider, in base al quale SANsymphony-V può essere utilizzato sotto forma di servizio a noleggio.

In Italia la soluzione DataCore è stata scelta dall’Istituto Ortopedico Rizzoli, che è partito dall’esigenza di migliorare la continuità operativa e che ora dispone di un valido sistema di Disaster Recovery e di prestazioni più elevate.

Altre aziende stanno provando a introdurre il concetto dell’hypervisor storage, ma si tratta di soluzioni che impongono liste chiuse di sistemi hardware oppure di soluzioni molto rudimentali che non sono adeguate per accelerare le prestazioni di applicativi di alto livello. DataCore garantisce invece un’elevatissima flessibilità nella scelta dell’hardware (anche i nodi DataCore, basati su macchine x86, possono essere diversi tra loro), mettendo il cliente nelle migliori condizioni per trattare l’acquisizione di nuovo sistemi o periferiche.

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