DataCore pone al centro della sua strategia lo spostamento
verso un modello di virtualizzazione dello storage definito dal software invece
che dall’hardware, a supporto delle applicazioni aziendali critiche e come base
dell’agilità e delle interazioni con l’utente.
L'approccio orientato al software fa nascere l’esigenza di
un hypervisor storage che svolga il ruolo primario di virtualizzare le risorse
di memorizzazione per poter ottenere gli stessi benefici, in termini di
efficienza e flessibilità, che la tecnologia dell’hypervisor server ha portato
a processori e memoria.
Secondo George Teixeira, CEO e Presidente di DataCore
Software, questo modello sarà guidato da una progressiva migrazione delle app
di primo livello (come per esempio Oracle DB, MS SQL Server, MS Exchange, SAP,
MS SharePoint, e altre) verso la virtualizzazione e da una crescente criticità
della componente prestazionale determinata dallo spostamento dei carichi di lavoro
che fanno un uso intensivo dello storage su macchine virtuali.
Le soluzioni DataCore si propongono, dunque, di rispondere
all’esigenza aziendale di disporre di uno storage più automatico e autogestito,
scalabile, dal rapido accesso ai dati in scrittura e lettura e in grado di
garantire un livello elevato di continuità operativa.
Attraverso la soluzione SANsymphony-V, DataCore realizza uno
strato software esteso al livello dell’intera rete, a cui tutti i dispositivi
storage si possono connettere, per essere virtualizzati e mettere a
disposizione degli utenti la capacità di memorizzazione sotto forma di dischi
virtuali.
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