lunedì 5 luglio 2010

L’All England Lawn Tennis and Croquet Club sceglie la virtualizzazione di DataCore per avere più flessibilità nel provisioning e nel disaster recovery al torneo di tennis di Wimbledon

DataCore Software ha annunciato che il prestigioso All England Lawn Tennis and Croquet Club, che ospita Wimbledon, il più famoso torneo di tennis del mondo, utilizza SANsymphony di DataCore come base per la gestione dello storage.

Utilizzando la soluzione SANsymphony di DataCore si può sfruttare lo storage con maggiore flessibilità

Wimbledon, che è uno dei più importanti eventi sportivi a livello internazionale, attira i tennisti più bravi al mondo, e con essi decine di migliaia di spettatori sui campi e milioni di spettatori alla TV e su Internet. L’IT e l’infrastruttura a supporto di questo evento sono quindi complesse, dato che devono offrire servizi a un numero di utenti che per un periodo di tre settimane passa da 200 a circa 6.000

A gestire tutto ciò che ha a che fare con la sicurezza IT e con l’integrità dei dati è Andrew Jones, IT Infrastructure & Security Analyst, che fa parte del team di sette persone del Dipartimento IT. Andrew è responsabile delle piattaforme e dell’infrastruttura che assicurano il corretto funzionamento delle operazioni critiche al Club.

“Il nostro obiettivo iniziale,” sostiene Andrew, “era quello di ridurre i costi di installazione e funzionamento del nostro impianto di CCTV. Questo sistema richiedeva un’enorme capacità di storage – tra i 16 e i 20 TB mensili destinati a essere ciclicamente riscritti – pur facendo ricorso a un tasso di compressione molto elevato.”

Anche la quantità di riprese era cresciuta in maniera sostanziale. Per citare un esempio, la nuova copertura scorrevole del Campo Centrale contiene quattro telecamere che offrono una visione d’insieme di tutto quanto avviene all’interno. Andrew si è quindi reso conto della necessità di collegare questo “pool” di dati alla SAN esistente, ma ha anche capito che questa integrazione avrebbe condotto a grandi complicazioni gestionali e avrebbe messo sotto pressione l’infrastruttura SAN esistente, basata su una soluzione IBM Fibre Channel SAN Storage 4300. La SAN di IBM era efficace e offriva ottime funzionalità di mirroring dei dati, facilitando la virtualizzazione dei server tramite VMware ESX, ma il Club si è reso conto che per poter ospitare e gestire in modo efficiente quella quantità di dati sarebbe stata necessaria una soluzione di storage per la CCTV flessibile (e possibilmente non troppo costosa). In caso contrario si sarebbe dovuto ricorrere all’acquisto di numerose nuove batterie di dischi

La soluzione SANsymphony di DataCore è stata identificata come quella capace di rispondere alle esigenze attuali e future del Club, compresa la crescita esponenziale e critica dell’uso della rete che si registra durante la preparazione, lo svolgimento e immediatamente dopo la chiusura del Torneo. In passato, i picchi tipici del periodo di giugno e luglio erano stati gestiti attraverso l’incremento dell’hardware, che poi rimaneva sostanzialmente inutilizzato per il resto dell’anno. Il Club si è anche reso conto dell’importanza di creare un’efficace soluzione di Disaster Recovery, compresa l’implementazione di un completo centro di emergenza per il DR situato in un altro luogo.

Rispetto alla banale allocazione di un maggior numero di dischi in grado di far fronte alla domanda, la proposta di DataCore ha evidenziato un incredibile e immediato risparmio di 15.000 sterline. Con numeri di questo tipo non è stato difficile far accettare al consiglio di amministrazione il progetto.

La flessibilità della proposta ha portato il Club, a fine 2008, a ordinare tre nodi SANsymhony che girano su server IBM e che sono complementari alle batterie di storage standard IBM DS3400. Due di questi nodi sono stati installati in altrettanti data center separati a Wimbledon, in un ambiente che lavora in mirroring per poter gestire eventuali failover, mentre per il terzo è stata proposta l’installazione presso il National Tennis Centre di Roehampton per gestire procedure complete di DR.

Uno dei primi effetti che SANsymphony ha avuto è stata la semplicità di amministrazione. In precedenza, il team doveva utilizzare cinque differenti interfacce, una alla volta, per poter controllare tutto, a partire dagli switch fino alle batterie di storage per finire con la gestione delle interfacce iSCSI/FC. “Con SANsymphony”, fa notare Andrew, “tutto viene presentato ai server di virtualizzazione di DataCore, che attraverso un’interfaccia drag&drop controllano tutti gli aspetti della SAN. Dal punto di vista amministrativo c’è molto meno da monitorare, controllare e gestire.”

Anche se il piano per il DR non è ancora stato implementato, il Club ha già tratto beneficio dalla configurazione per il failover automatico di SANsymphony. Al Club, alcuni lavori di costruzione vicino al Campo Centrale hanno causato una breve perdita di connettività sulla fibra, ma gli effetti sulla SAN sono stati trascurabili: è subito intervenuta la funzionalità di auto-failover di SANsymphony, passando ai server del sito in mirroring ed evitando qualunque perdita di dati o applicazioni.

Verso la soluzione completa di DR:
Il terzo server SANsymphony verrà allocato presso il National Tennis Centre di Roehampton, distante circa cinque chilometri dal Club. Nel caso di una grave perdita di funzionalità, evento imprevedibile ma che viene preso in seria considerazione vista l’importanza del più prestigioso torneo di tennis del mondo, il terzo SANsymphony offrirà funzioni di mirroring e snapshot asincroni, permettendo all’intero sistema di intervenire ed essere pienamente operativo con un ritardo per i dati contenuto in soli cinque minuti.

Crescere non sarà più un problema:
L’approccio scalabile di SANsymphony offre ulteriori garanzie e spazi di crescita. L’aggiunta di nuovo storage è ora legata al semplice acquisto di licenze aggiuntive, mentre le complesse operazioni di provisioning e di ridefinizione delle zone dei dischi appartengono ormai al passato. Nonostante la crescita dei dati archiviati e delle immagini digitali da conservare, il team è ora certo di poter fornire istantaneamente il backup di file anche di grandi dimensioni, come le registrazioni video.

“Grazie all’efficacia di DataCore SANsymphony,” riassume Andrew, “abbiamo portato l’infrastruttura del Club a un nuovo livello di disponibilità e flessibilità. Questa soluzione si è rivelata un’alternativa dai costi interessanti che ha consentito di aggiungere la flessibilità necessaria al nostro tradizionale approccio hardware.

sabato 3 luglio 2010

Storage Awards 2010: DataCore Software vince il premio “Virtualization Product of the Year”

DataCore SANmelody™ si conferma un elemento fondamentale per ambienti di virtualizzazione a tre dimensioni e di successo

DataCore Software, azienda leader nel software per la virtualizzazione dello storage, ha ancora una volta vinto uno dei più importanti premi del Regno Uniti dedicati allo storage. In occasione dei prestigiosi Storage Awards 2010, evento che si è tenuto la scorsa settimana presso il Tower Hotel di Londra, la società si è infatti aggiudicata il premio Virtualization Product of the Year

Keith Joseph, Regional Manager per l’area Northern Europe di DataCore Software, ha commentato: “Quello che DataCore SANmelody offre è un’agile infrastruttura per lo storage virtuale che va ad allinearsi con le altre due dimensioni fondamentali della virtualizzazione. DataCore fa per lo storage quello che VMware, Microsoft e Citrix fanno per i server e per i desktop. È la prima volta che questa categoria viene inserita tra quelle premiate e ciò dimostra quanta importanza abbia l’aspetto software nello storage per la virtualizzazione dei server e dei desktop.”

I progetti di virtualizzazione hanno tre dimensioni
I server e i desktop meritano molta attenzione, ma i dischi rappresentano una quota incredibilmente gravosa delle spese ricorrenti in conto capitale e una fonte costante di preoccupazione. Virtualizzando i dischi tramite dei “pool” di periferiche di storage in batteria, il software DataCore consente di superare le incompatibilità tra differenti generazioni, modelli e produttori per massimizzarne il loro valore complessivo. In più, DataCore permette di eliminare problemi, colli di bottiglia e ostacoli all’investimento legati allo storage che possono mettere a repentaglio i progetti di virtualizzazione di server e desktop. DataCore consente di implementare, condividere, riconfigurare, migrare, replicare, espandere e aggiornare lo storage senza che queste operazioni causino rallentamenti o fermo macchina. Questo aiuta a contenere i costi, evitare i rischi, aumentare la produttività e allungare la vita degli investimenti IT.

Parlando di SANmelody, il premio Virtualization Product of the Year sottolinea l’apprezzamento dei lettori per questa soluzione e per il modo in cui riesce a generare valore. SANmelody è infatti in grado di convertire facilmente e con costi contenuti i server fisici Intel/AMD e le macchine virtuali (VM) in completi server di virtualizzazione capaci di ottimizzare, proteggere e gestire lo storage sulle reti esistenti per rispondere alle esigenze dei server applicativi.

Gli Storage Awards sono nati nel 2004 con l’obiettivo di premiare le soluzioni migliori, capaci di semplificare e aumentare l’efficacia del lavoro di chi gestisce lo storage e la virtualizzazione.

venerdì 2 luglio 2010

Una mela al giorno: i software di virtualizzazione di DataCore e Citrix sono la strategia vincente di Evans Fruit Company

Uno dei più importanti coltivatori statunitensi di mele trova il software per la virtualizzazione dello storage di DataCore gustoso come una delle sue deliziose mele rosse

DataCore Software ha annunciato che Evans Fruit Company ha adottato le soluzioni di DataCore Software per la virtualizzazione dello storage e Citrix XenServers per la virtualizzazione dei server. La combinazione di DataCore e Citrix offre un’infrastruttura virtuale altamente affidabile che rende più semplici e molto più veloci il provisioning dei nuovi server e l’incremento di spazio su disco. “L’infrastruttura virtuale che comprende sia la virtualizzazione dei server sia quella dello storage ci ha semplificato la vita nel provisioning di nuovi server e nelle operazioni di incremento dello spazio su disco,” commenta Jeremy Hines, responsabile dei sistemi informativi di Evans Fruit Company. “A rendere possibile questo risultato è stato un ambiente totalmente virtualizzato che poggia le sue basi su Citrix Xen e SANmelody.”

Evans Fruit Company aveva due fondamentali obiettivi: evitare le perdite di tempo legate alle operazioni di aggiornamento dei drive collegati direttamente ai sistemi e ridurre l’ingente quantità di lavoro necessaria per gestire i server fisici. Questi obiettivi vengono oggi raggiunti virtualizzando sia lo storage sia i server, consentendo al dipartimento IT di diventare più efficiente e produttivo.

Un ambiente virtualizzato basato su DataCore e Citrix che soddisfa le esigenze del business
Fondata nel 1949, Evans Fruit Company è il principale coltivatore di mele Red Delicious dello Stato di Washington. L’infrastruttura IT a cui questo grande produttore di frutta si era affidato è stata recentemente oggetto di un massiccio aggiornamento, durante il quale Moose Logic – partner di DataCore – ha installato due SAN (Storage Area Network) DataCore SANmelody basate su software per offrire la virtualizzazione dello storage, mentre Citrix XenServers ha virtualizzato i server aziendali. Prima di adottare DataCore, Evans utilizzava dischi direttamente collegati ai sistemi. Anche se esistevano delle impostazioni di replicazione, tutto era basato su soluzioni singole e specifiche per ogni server, come Exchange, Payroll (Paghe) e così via.

“Abbiamo spostato tutti i nostri dati dai dischi collegati direttamente ai sistemi alla SAN virtualizzata da DataCore e cambiato tutti i nostri server per renderli virtuali utilizzando Xen,” dice Hines. “Adesso Citrix XenServers fa riferimento allo storage virtualizzato DataCore sia per il proprio sistema operativo sia per tutti i dati archiviati. L’abbinamento DataCore-Citrix funziona davvero molto bene.”

La SAN DataCore è stata implementata prima della virtualizzazione dei server; ovviamente, il passaggio alla virtualizzazione di storage e server è avvenuta nel corso dello stesso mese, attraverso una “Fase 1” e una “Fase 2”. A girare su un’infrastruttura virtuale a elevata disponibilità sono ora Microsoft Exchange e Windows Share (per Microsoft, Excel così via), così come Payroll, un’applicazione DOS proprietaria che utilizza Btrieve come database non relazionale.

Tre host virtuali Xen, ovvero tre server fisici, fanno girare tutte le macchine virtuali. Le due SAN DataCore che girano su SUN x4250s sono fisicamente separate, anche se alloggiate nello stesso edificio, e collegate tra loro via Ethernet. Secondo lo staff IT, SANmelody rende molto più semplice

aggiungere spazio di archiviazione a una macchina, dato che ciò viene fatto semplicemente definendo un nuovo LUN (Logical Unit Number) e poi collegandolo alla macchina. “Questo mette immediatamente a disposizione degli amministratori la nuova capacità su un nuovo drive, la cui dimensione è stata definita liberamente” Hines fa notare che “basta definire un nuovo LUN, copiare i dati e poi eliminare il vecchio LUN: è tutto incredibilmente lineare, e noi adoriamo questa semplicità d’uso.”

Un’infrastruttura di storage virtualizzata e condivisa ha un’utilità enorme per Hines e il suo team. Hines sottolinea anche che il “thin-provisioning” è una funzionalità che permette a Evans Fruit Company di evitare l’acquisto anticipato di grandi quantità di spazio su disco per lasciarne poi inutilizzata la maggior parte.

L’efficienza dello storage virtuale si estende ai server, che in un ambiente virtualizzato sono molto più semplici da gestire. “Sostituire un server che sta su un hardware fisico può essere problematico,” sostiene Hines. “Grazie ai server virtuali, possiamo decidere facilmente di fare modifiche ai server o eseguirne un aggiornamento. Ciò può essere realizzato migrando alcuni server, anche mentre sono in funzione, da un nodo esistente, spegnendo il vecchio nodo, collegando un nuovo nodo e trasferendo il ‘master operations role’ al nuovo nodo. A questo punto è possibile portare i server sul nuovo nodo e completare l’operazione rimpiazzando in quel modo l’intero cluster. Così facendo, siamo in grado di aggiornare il processore, e magari anche la RAM, senza dover fare operazioni particolari per rimettere in funzione il server.”

Per quanto concerne la realizzazione complessiva del progetto, Hines loda Moose Logic, il partner di DataCore. “L’implementazione della virtualizzazione è avvenuta senza traumi, velocemente e anche facilmente, grazie alla professionalità di Moose Logic e del loro lavoro,” dice. “Nella messa punto e nella progettazione dell’installazione hanno dimostrato di sapere bene ciò che fanno. Personalmente non posso far altro che elogiare Moose Logic: sono diventato un loro fan.”

Un vantaggio fondamentale: DataCore rende semplici ridondanza ed elevata disponibilità
Hines sottolinea che grazie alle funzionalità di mirroring sincrono – in cui la ridondanza è assicurata dalla presenza di due nodi nello stesso luogo (o in forma di cluster in luoghi vicini) - DataCore gli garantisce la massima tranquillità. Il mirroring sincrono permette a Evans Fruit Company di far girare il software per la virtualizzazione dello storage DataCore su due host separati. Hines fa anche notare che, di norma, le SAN entry-level dotate di due controller li ospitano nello stesso box. E due macchine che si trovano nello stesso contenitore non offrono i vantaggi di due host separati, che possono essere disposti in posti differenti all’interno di un campus o di una piccola area geografica. A stupire positivamente Hines c’è anche la possibilità offerta da DataCore di utilizzare dischi fissi standard invece di componenti proprietari da collegare all’hardware SAN del produttore.

“Uno dei punti di forza di DataCore è che si possono avere facilmente due copie di SANmelody che girano su nodi differenti, ottenendo così la ridondanza dei dati,” afferma Hines. “Anche se un

nodo smettesse di funzionare, non avremmo problemi. Per il nostro XenServers abbiamo poi un ‘pool’ di host XenServer. Questo ci permette di poter spegnere qualunque macchina di qualunque host, poiché tutte le macchine sono ricollegate a entrambi i nodi.”

Oltre a questo, Hines apprezza anche che DataCore consenta la replicazione (asincrona) remota, in cui una copia della SAN può essere supportata da una postazione remota, anche molto distante dalla sede. Secondo Hines, molte SAN entry-level che Evans Fruit Company aveva preso in considerazione non disponevano di supporto per la replicazione asincrona. “La possibilità di ricorrere alla replicazione asincrona è per noi un grande vantaggio in prospettiva: sicuramente è una funzionalità che in futuro andremo a utilizzare”, afferma.

La virtualizzazione dello storage basata su software è l’elemento vincente
L’approccio alla virtualizzazione dello storage di DataCore è basato su software, una modalità utilizzata anche da Microsoft Hyper-V, VMware vSphere e Citrix XenServer nella virtualizzazione dei server: si tratta di un elemento importantej, che è stato molto apprezzato da Evans Fruit Company.

“Il fatto che DataCore offra una soluzione software ci è molto piaciuto,” conclude Hines. “Ovviamente, ai fini dell’affidabilità, c’è bisogno di buoni server hardware su cui farla girare. Il software DataCore funziona su Windows 2008 x64 e dispone di tutte le funzionalità che una SAN di fascia elevatissima deve avere, ma è disponibile anche per implementazioni di dimensioni più contenute.”

Evans Fruit Company
Evans Fruit Company è un’azienda altamente specializzata nella fornitura quotidiana di mele fresche e di alta qualità a partner e clienti, con livelli di servizio che nessun altro concorrente è in grado di offrire. http://www.evansfruitco.com/