lunedì 27 giugno 2016

Storage alla velocità della luce grazie al software di DataCore

http://www.ictbusiness.it/cont/news/storage-alla-velocita-della-luce-grazie-al-software-di-datacore/37318/1.html#.V3CN6PkrJD8

Una soluzione San server a due nodi con mirroring sincrono su Fibre Channel e con software SanSymphony ha superato la concorrenza in velocità e rapporto prezzo/prestazioni. DataCore continua a puntare sulla tecnologia Parallel I/O, oltre a coltivare gli accordi con i produttori di hardware.

In diciotto anni di attività, la missione di DataCore è rimasta la medesima: quella di creare un’architettura dinamica e guidata dal software, sfruttando i vantaggi della virtualizzazione applicati allo storage. A essere cambiati sono i numeri che descrivono le prestazioni rese possibili da tale architettura, oltre che i numeri del mercato. Oggi l’azienda guidata dal cofondatore e Ceo,George Teixeira, può vantare un nuovo record di rapporto prezzo/prestazioni su una diversa configurazione di hardware associato al suo software di virtualizzazione dello storage, SanSymphony, e alla tecnologia di calcolo parallelo Adaptive Parallel I/O.
Come già raccontato da Teixeira qualche mese fa e ribadito – numeri alla mano – nella sua trasferta italiana di questa settimana, con Parallel I/O si elimina uno dei principali problemi che vanificano la potenza teorica degli attuali server multi-core: i colli di bottiglia. Disporre di server potenti e multi-core senza associarli alla virtualizzazione del software “è come se si guidasse una Ferrari utilizzando un solo cilindro del motore”, esemplifica il Ceo, spiegando poi che il parallel I/O non è una novità di oggi, ma in passato per sfruttare questa tecnologia era necessaria una complessa e specifica programmazione. “Come possiamo, noi di DataCore, essere più veloci di tutti? Usiamo i motori commodity che tutti hanno, cioè i server, ma che non utilizzano al pieno del potenziale”.  Le destinazioni del parallel server sono in particolare tre: i database enterprise (chiunque utilizzi sistemi Oracle, Sql, Sap e applicazioni in-memory), i sistemi di analytics, Big Data e Business Intelligence (Microsoft Sql Server, Hortonworks, eccetera) e il cloud enterprise.
Il nuovo record a cui si accennava è stato raggiunto con utilizzando il più famoso benchmark per lo storage, l’Spc-1 dello Storage Performance Council, solitamente usato per valutare i sistemi destinati a carichi di lavoro di tipo database enterprise. La misurazione ha messo a confronto alcuni sistemi di storage esterno di alto livello (di Huawei, Ibm, Hitachi, Kaminario e altri) con alcune soluzioni di DataCore, esaminando sia i tempi di risposta sia il rapporto prezzo/prestazioni.
Ebbene, il sistema OceanStor 18800V3 di Huawei è stato scalzato dal primo posto, dove svetta invece una soluzione San server a due nodi, con mirroring sincrono su Fibre Channel e software SanSymphony installato. I server utilizzati sono di Lenovo ma a fare la differenza è il software di I/O parallelo di DataCore, grazie al quale sono stati registrati i tempi di risposta più veloci di sempre: 0,22 millisecondi. Tempi inferiori a quelli garantiti da batterie completamente basate su tecnologia flash o da macchine che costano milioni di dollari. Per esempio, per il sistema Huawei OceanStor e per Hitachi Vsp si possono spendere anche due milioni di dollari, mentre la soluzione DataCore richiede un quarto della spesa.
Il rapporto prezzo/prestazioni è di 10 centesimi di dollaro per Iops, appena superiore agli otto centesimi garantiti da una configurazione a nodo singolo su cui era stato eseguito un precedente benchmark. Va inoltre sottolineato l’ulteriore vantaggio dello scarso spazio occupato, una piccola frazione (12U) di armadio, e dunque di consumi energetici molto ridotti se confrontati con quelle di soluzioni di storage estese su metri quadrati di superficie.
DataCore guarda già oltre, avendo messo a punto un nuovo software di I/O parallelo ottimizzato per i server, attualmente in fase di valutazione da parte di alcuni Oem e con lancio previsto durante l’estate. Numero più, numero meno, lo scenario generale è quello di un’ascesa dell’importanza del software, che diventa il vero fattore differenziante per chi intende elevare le prestazioni oppure ridurre i costi dello storage. Ma non solo: “Quest’anno il parallel processing cambierà le regole del gioco, andando oltre lo storage”, ha affermato Teixeira. A suo dire questa tecnologia, insieme alla virtualizzazione, permetterà di trasformare piattaforme di calcolo standard in sistemi capaci di reggere applicazioni che fanno un uso intensivo di I/O e che sono sensibili ai tempi di latenza.
Di fronte al potere del software, la scelta dell’oggetto fisico non smette di avere una sua importanza.“Siamo software-defined al duecento per cento”, rimarca Rèmi Bargoing, country manager per la filiale italiana, inaugurata due anni fa. “Per il Parallel I/O, però, sono importanti le collaborazioni in ambito hardware”. In primo piano c’è quella con Lenovo, non a caso scelta per realizzare entrambi i benchmark (sulla configurazione a uno e a due nodi). “Negli ultimi mesi”, aggiunge il country manager, “abbiamo lavorato con loro per definire una strategia congiunta e oggi le cose procedono bene. L’obiettivo è quello di continuare a spingere SanSymphony ma anche di aprire delle nuove porte per il Parallel I/O”.
Sebbene il software di DataCore sia destinato a restare hardware-agnostico, l’azienda continuerà a collaborare con alcuni Oem per definire delle configurazioni ottimizzate da proporre ai clienti. Una di queste partnership è già in cantiere e verrà annunciata più avanti nel corso dell’anno. Il modello di vendita indiretto sta funzionando, oltre a essere la migliore alternativa praticabile. “Siamo ancora troppo piccoli per proporci in modo diretto”, ammette Teixeira. “Ma tutte le grandi aziende, tutti i grandi produttori di server ora ci contattano. E il motivo è il Parallel I/O”.
In Italia, DataCore conta oggi 380 clienti attivi (fra cui spiccano conquiste recenti come Armani, Monclair e Atm, l’Azienda Trasporti Milanesi) e si appoggia a tre distributori (Avnet, Ready Informatica e Icos).  Vanta, inoltre, 75 rivenditori attivi e ha realizzato design certificati con i maggiori produttori di hardware come Cisco, Lenovo, Dell, Fujitsu e Super Micro. “I nostri competitor sui grandi progetti rimangono Emc, NetApp, Ibm, Dell”, spiega Bargoing,  precisando poi che “questi grandi vendor, che prima rappresentavano per noi la concorrenza, oggi si sono accorti che non c’è scelta: il mercato va in questa direzione”.
 In diciotto anni di presenza sul mercato, l’azienda pioniera della virtualizzazione dello storage è arrivata a possedere oltre diecimila clienti nel mondo, più di 30mila installazioni (di cui cinquemila aggiuntesi negli ultimi sette mesi) su server, storage e networking. Il 70% del giro d’affari è generato in Europa, con il mercato tedesco a fare da traino.

domenica 26 giugno 2016

DataCore ha migliorato il suo record di prestazioni iper-convergenti con un SAN Server multi-nodo a elevata disponibilità

http://www.tomshw.it/news/il-parallel-i-o-aumenta-le-performance-dello-storage-77907
DataCore ha annunciato di avere ottenuto nuovi record nelle prestazioni delle sue soluzioni di storage iper-convergenti a elevata disponibilità. I test, ha commentato l'azienda, hanno dimostrato l’efficacia della tecnologia DataCore Parallel I/O nello sfruttare il potenziale dei processori multi-core e la sua capacità alterare lo scenario nel settore dello storage.
 In pratica,  utilizzando il benchmark di riferimento del settore per i carichi di lavoro di tipo database di livello enterprise (l’SPC-1 dello Storage Performance Council)  DataCore si è posta l'obiettivo di sfidare le prestazioni delle classiche batterie di storage esterno di alto livello.


DataCore   Configurazioen di test
La configurazione usata per il test
La sfida è stata affrontata utilizzando una piattaforma costituita da una SAN Server dual-node con Fibre Channel completamente ridondata. Su questo sistema, composto da una coppia di server Lenovo preconfigurati, DataCore ha installato SANsymphony, la sua piattaforma di servizi per il Software-Defined Storage.
 La soluzione, ha  riportato DataCore, ha ridotto il tempo medio di risposta a 0,22 millisecondi, con una velocità di trasferimento dati pari a 1.201.961,83 SPC-1 IOPS.  Il rapporto prezzo/prestazioni della soluzione testata è risultato pari a 0,10 dollari per SPC-1 IOPS,
Completa il quadro il fatto che la soluzione iper-convergente a elevata disponibilità utilizzata da DataCore è costata 115.142,76 dollari, compresi tre anni di supporto.
Peraltro, il mirroring di DataCore comprende come standard la possibilità di supportare sia cluster locali sia cluster estesi, anche su base metropolitana, con la protezione di failover e failback automatici su copie sincronizzate active-active di dati che si trovano in luoghi geografici diversi.
Il tempo di risposta e il rapporto prezzo/prestazioni vanno principalmente attribuiti, osserva DataCore, alle tecniche di Parallel I/O adattativo, intrinseche nel design della piattaforma di Software-Defined Storage SANsymphony.
Con il nostro primo record nell’SPC-1 Price-Performance avevamo dimostrato cosa era possibile ottenere con Parallel I/O su un singolo server, unendo i carichi di lavoro di tipo database del benchmark e il nostro stack di storage in un unico sistema iper-convergente atomico. Oggi, solo pochi mesi dopo, stiamo mostrandone i progressi e l’efficacia in un ambiente multi-nodo”, ha commentato Ziya Aral, Chairman di DataCore Software. 

mercoledì 1 giugno 2016

DataCore spinge le prestazioni del Software-Defined Storage e delle sue soluzioni iper-convergenti di livello enterprise

Tra le novità dell’ultimo aggiornamento software ci sono miglioramenti nel Parallel I/O, maggiore integrazione con gli hypervisor, strumenti più ricchi per monitoraggio e pianificazione, controlli più granulari della Quality of Service (QoS), supporto certificato ai VVOL e costo più contenuto dello storage di massa


DataCore ha annunciato importanti miglioramenti delle prestazioni di due dei suoi prodotti: la piattaforma DataCore™ SANsymphony™ Software-Defined Storage (SDS) e DataCore™ Hyper-converged Virtual SAN. Oltre a includere le più recenti innovazioni della tecnologia di Parallel I/O di DataCore, che ha frantumato ogni record, i nuovi aggiornamenti comprendono una maggiore integrazione dell’hypervisor; il supporto certificato ai VVOL; un sistema di monitoraggio delle prestazioni più ricco; strumenti per la creazione di grafici e per la pianificazione della capienza; controlli più granulari della Quality of Service (QoS) e degli accessi; e opzioni per lo storage di massa a costo più contenuto.

“EMA aveva già riconosciuto DataCore come Best Enterprise Solution for Software-Defined Storage, e la nostra ricerca ha evidenziato che la loro recente ottimizzazione tramite Parallel I/O riduce in modo consistente i costi di server e storage,” ha detto Jim Miller, senior analyst di Enterprise Management Associates (EMA). “Con quest’ultima versione software stanno alzando ulteriormente l’asticella.”

La tecnologia DataCore™ Parallel I/O e le soluzioni software capaci di adattarsi alle applicazioni sfruttano al massimo le potenzialità finora inespresse di server e storage per vincere le sfide dell’infrastruttura dati e migliorano l’IT per focalizzarsi su applicazioni e servizi a supporto dell’azienda. Le soluzioni DataCore rivoluzionano aspetti come prestazioni, risparmi sui costi e miglioramenti di produttività che le aziende possono ottenere dai server e dallo storage dei dati, offrendo maggior valore, prestazioni senza paragoni, disponibilità e semplicità. Di seguito sono evidenziate alcune tra le potenti evoluzioni presenti nel nuovo software (PSP5 Versione 10).

Prestazioni più elevate e connettività di nuova generazione per rispondere alle esigenze di carichi di lavoro di livello enterprise
La nuova versione software offre numerosi importanti miglioramenti prestazionali per velocizzare le applicazioni e gestire carichi di lavoro più impegnativi. Prima fra le nuove funzionalità è la tecnologia di ottimizzazione DataCore™ Parallel I/O, che aumenta fino al 50% le prestazioni, rispetto alla versione precedente, quando si utilizzano i prodotti SANsymphony™ e DataCore™ Hyper-converged Virtual SAN su server x86 multi-core.

Misurazioni oggettive dei benefici prestazionali di Parallel I/O sui carichi di lavoro OLTP e database di livello enterprise sono visibili nei risultati del benchmark SPC-1 già resi noti da DataCore . Nelle comparazioni testa-a-testa con produttori da tempo attivi nel settore dello storage, DataCore ha ottenuto risultati ufficiali che evidenziano numeri record per il tempo di risposta più veloce al 100% del carico: 0,320 millisecondi; il miglior rapporto prezzo/prestazioni: 0,08 dollari per SPC-1 IOPS™; e il più elevato IOPS per unità rack 2U (89 millimetri di altezza): una piccola frazione rispetto a un rack standard da 42U. Tutte queste cifre sono da tre a dieci volte migliori di quelle misurate su altri diffusi prodotti di storage di noti produttori, comprese batterie all-flash e sistemi dai costi plurimilionari. La release PSP5 aumenta ulteriormente i vantaggi prestazionali offerti dalla rivoluzionaria tecnologia Parallel I/O di DataCore.

La quantità massima di cache ad alta velocità nella PSP5 cresce da 1 TB a 8 TB per nodo. Una quantità maggiore di cache RAM accelera applicazioni come i grandi database, dove la quantità di dati che vengono attivamente referenziati supera solitamente il terabyte. Velocizzare il tempo di risposta rispondendo a una quantità maggiore di richieste di I/O dalla memoria (RAM) nasconde la latenza dei dispositivi di back-end più lenti, come dischi tradizionali ed SSD, in modo da completare più rapidamente transazioni e analisi. A beneficiare di cache più ampie sono sia le operazioni di lettura sia quelle di scrittura.

In più, DataCore aggiunge il supporto agli Host Bus Adapter (HBA) di nuova generazione Qlogic in fibre channel con velocità che arrivano a 32 Gbps, consentendo così di soddisfare un maggior numero di richieste contemporanee sullo stesso canale fisico e alle operazioni di I/O di viaggiare più rapidamente su connessioni più veloci. I nuovi HBA sono retro-compatibili con gli HBA da 16 Gbps, 8 Gbps, 4 Gbps e 1 Gbps, semplificando così l’aggiornamento delle componenti di rete delle precedenti generazioni.

Iper-convergenza per l’Impresa
Anche se la loro popolarità cresce, è risaputo che nel mondo reale molti sistemi iper-convergenti non sono abbastanza potenti e che quindi non possono rispondere alle esigenze dei carichi di lavoro di più elevato livello. In più, non dispongono dell’indispensabile connettività ad alta velocità fibre channel, cioè l’asse portante di database e applicazioni aziendali di primo livello. DataCore Parallel I/O, invece, porta le prestazioni dell’iper-convergenza su un altro livello. E la sua comprovata capacità di supportare fibre channel in migliaia di siti e di guidare il settore nelle componenti di connettività la rende una soluzione ideale per l’impresa.

Maggiore integrazione con gli hypervisor Microsoft e VMware e supporto ai VVOL universali
La nuova release offre una maggiore integrazione con i due diffusi hypervisor di VMware e Microsoft. Gli amministratori dei server possono ora creare policy e self-provisioning per lo storage personalizzate utilizzando VMware vSphere Virtual Volume (VVOL) e Microsoft System Center Virtual Machine Manager (VMM). DataCore è l’unico fornitore di software certificato per i VVOL, che possono operare universalmente su tutte le tipologie di storage (sottosistemi a disco, batterie flash/SSD, DAS e così via).

PSP5 comprende supporto avanzato alla gestione dello storage VVOL VM-centrica basata su policy (SPBM) utilizzando pool di storage organizzati su più livelli. I nuovi modelli di dischi virtuali possono essere tagliati su misura per definire diverse classi di servizio (profili di storage) che gli amministratori vSphere potranno poi scegliere in fase di creazione o aggiornamento delle macchine virtuali (VM).

Sistema di monitoraggio delle prestazioni più ricco
e strumenti per creare grafici e pianificare la capienza
Questa versione è stata arricchita con nuovi strumenti in grado di evidenziare gli indicatori chiave del comportamento del sistema, semplificando l’individuazione dei carichi più pesanti e del loro impatto su tempo di risposta e spazi di archiviazione. Questa funzionalità è particolarmente utile negli ambienti di storage più ampi e dinamici. Il sistema di monitoraggio più ricco di PSP5 e gli strumenti per creare grafici e pianificare la capienza aiutano a garantire che le applicazioni che fanno un uso intensivo dell’I/O girino più veloci e richiedano meno server e spazio su disco per raggiungere gli SLA. 

Controllo più granulare della Quality of Service (QoS) e degli accessi
PSP5 introduce controlli più granulari della Quality of Service (QoS) e dei privilegi di accesso amministrativo a livello di disco virtuale. A trarre vantaggio da queste nuove funzioni sono specialmente gli ambienti di storage multi-tenant/condivisi, dove è importante la differenziazione tra consumatori e amministratori di vario tipo. Le risorse fisiche condivise come canali, reti di storage e capienza dei dischi possono essere organizzate logicamente in base alle priorità in modo che alle applicazioni con il valore più elevato sia riservato un trattamento preferenziale. 

Opzioni per lo storage di massa di SANsymphony™ a costo più contenuto
Anche se molti dei miglioramenti di PSP5 si focalizzano sui carichi di lavoro a elevate prestazioni, i dati invecchiano e si accumulano rapidamente. I dati meno utilizzati e gli archivi online è meglio che siano memorizzati su storage di massa a basso costo. A questi scenari, DataCore offre ora una nuova alternativa, con opzioni di storage meno costose pensate sia per dati on-premise sia per dati “freddi” memorizzati offsite, per la condivisione di file a lungo termine, i backup e gli archivi. Queste alternative in-house sicure per pool di dati organizzati su più livelli possono essere implementate velocemente e con cifre simili a quelle convenienti del cloud.

“Le nostre collaudate soluzioni sono già state testate da migliaia di clienti di tutto il mondo, confermando - tra i tanti notevoli benefici - il nuovo record nel rapporto prezzo/prestazioni, i tempi di risposta più veloci, elevata disponibilità di livello enterprise e il più basso Total Cost of Ownership,” ha detto Robert Bassett, Vice President of Engineering in DataCore. “Le nuove funzionalità dell’ultima versione software aprono la porta a un numero ancora più elevato di casi d’uso, come virtualizzazione dei cluster su più ampia scala, storage di database, applicazioni ERP, sistemi finanziari transazionali online e cloud enterprise. I nostri clienti sono pronti a implementare il software più recente in ambienti convergenti, iper-convergenti e SAN, così come nelle cloud private e ibride, per vincere le più urgenti sfide dello storage.”

Le nuove versioni migliorate saranno disponibili entro giugno. I clienti DataCore potranno aggiornare il loro software all’ultima release (PSP5 Versione 10) senza alcun costo nell’ambito dei contratti di servizio e supporto*.

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