martedì 22 febbraio 2011

WebCast: Virtualization Review e Jon Toigo: Superare il ‘Grande Problema’ che blocca i progetti di virtualizzazione di server e desktop

Quando: Martedì 22 febbraio alle 17:30 CET (durata: 90 minuti)

Per registrarsi
http://virtualizationreview.com/webcasts/2011/01/datacore-overcome-the-big-problem-stalling-server.aspx?tc=page0

DataCore Software ha siglato un’intesa con Virtualization Review per ospitare un webcast live intitolato “Overcome the ‘Big Problem’ stalling server and desktop virtualization projects” (“Superare il ‘Grande Problema’ che blocca i progetti di virtualizzazione di server e desktop”). Questo webcast, che si terrà il 22 febbraio, ha l’obiettivo di illustrare come le strutture IT possono eliminare le barriere legate allo storage che impediscono di raggiungere gli obiettivi operativi e finanziari dei loro progetti.


Nell’occasione verranno brevemente presentate le funzionalità chiave riguardanti SANsymphony-V, un software per la virtualizzazione dello storage di nuova generazione progettato per semplificare e automatizzare le tre più importanti funzioni dello storage – la gestione della capacità, la gestione delle prestazioni e la gestione della protezione dei dati – necessarie a creare un infrastruttura dinamica di storage per il mondo virtuale.

Chi: Moderatore – Jon Toigo, CEO di Toigo Partners International del Chairman Data Management Institute. Esperto di storage, Jon Toigo è editorialista di Enterprise Systems e collaboratore di Virtualization Review. Toigo è anche consulente, blogger e autore di 15 libri dedicati alla tecnologia in azienda, al disaster recovery e allo storage dei dati.


Relatore #1 – Augie Gonzalez, Director of Product Marketing di DataCore Software.

Relatore #2 – George Teixeira, President e CEO di DataCore Software.

Cosa:

Webcast: “Overcome the ‘Big Problem’ stalling server and desktop virtualization projects”
Investimenti imprevisti in hardware per lo storage e utilizzo inefficiente dello storage stesso sono spesso i due fattori più critici che portano i progetti di consolidamento dei server e di virtualizzazione dei desktop a un punto morto. Durante questo webcast, i partecipanti scopriranno:

i principali motivi legati allo storage che stanno dietro il “Grande Problema” del blocco dei progetti di virtualizzazione;

una modalità collaudata e a costo accessibile per superare questo “Grande Problema” utilizzando un software per la virtualizzazione dello storage;

le differenze tra un approccio basato su software e le costose proposte hardware guidate dalla filosofia “togli e sostituisci”;

quanto sia semplice gestire un’infrastruttura di storage condiviso virtuale insieme ai desktop e ai server virtuali esistenti utilizzando il più recente prodotto di DataCore™: SANsymphony-V™;

e come i data center possono utilizzare gli apparati e i dispositivi di storage standard esistenti per ottenere un ambiente di storage condiviso affidabile e reattivo necessario per supportare ambienti IT virtuali altamente dinamici.

Quando: Martedì 22 febbraio alle 17:30 CET (durata: 90 minuti)

Per registrarsi
http://virtualizationreview.com/webcasts/2011/01/datacore-overcome-the-big-problem-stalling-server.aspx?tc=page0

www.datacore.com/italiano/

mercoledì 9 febbraio 2011

Datacore presenta una soluzione per lo storage VDI "da sballo": lo storage locale completamente virtuale davvero economico!

di Brian Madden
Vedi il blog post originale

Lo scorso settembre ho scritto un articolo per descrivere una soluzione che avrei voluto vedere, ma che in realtà non esisteva: la possibilità di avere una VDI con lo storage locale "virtuale". In pratica avevo sottolineato il perché non mi piacessero le SAN per le VDI e avevo scritto quanto sarebbe stato bello avere una specie di software in grado di virtualizzare l'accesso ai dischi fissi locali all'interno di un server host VDI. Stavo pensando a una soluzione che fosse in grado di mettere insieme il meglio dei due mondi: uno storage veloce e flessibile senza gli spaventosi costi di una SAN.

La nuova funzione "IntelliCache" presente in XenServer 5.6 SP1 va in questa direzione, anche se per ora funziona solo con le immagini disco condivise (mentre la maggior parte delle attuali soluzioni VDI utilizza dischi persistenti).

In un nuovo white paper realizzato da DataCore (collegamento diretto al PDF), la società dichiara che la sua soluzione software SANmelody che gira su un host VDI soddisfa le mie fantasie sullo storage. E dichiara inoltre di farlo con una completa ridondanza multi-server al costo di meno di 70 dollari per utente (ovvero 70 dollari per tutto quello che serve: l'host delle VM, il software SANmelody, i dischi necessari per lo storage… tutto!).

I lettori abituali sanno che di solito non ripubblico documenti realizzati da aziende produttrici. In questo caso, però, il documento di DataCore (scritto da Ziya Aral & Jonathan Ely) è davvero molto, molto valido. Gli autori parlano dello storage VDI senza preconcetti e validano la loro architettura usando strumenti standard come il benchmark VSI di Login Consultants.

Dal documento: Precedenti pubblicazioni avevano indicato configurazioni che, per abbattere i costi di questi controller, utilizzavano migliaia di VD. Leggendo tra le righe, è evidente come i costi hardware per ogni VD crescano rapidamente mano a mano che la configurazione viene scalata verso il basso. Ed è ovvio che le configurazioni VDI più piccole sono anche quelle più importanti dalla maggior parte dei punti di vista pratici. D'altro canto, la configurazione di cui si parla in questo report può comunque essere scalata verso l'alto, in modo lineare, fino a migliaia di Virtual Desktop, eliminando quindi configurazioni molto ingombranti create per cercare quei "punti perfetti" artificiali in cui i costi risultano ottimizzati.

Poi continuano:

Il problema nell'adozione del Virtual Desktop è che le SAN vengono spesso implementate utilizzando enormi e costosi controller per lo storage abbinati a complesse reti esterne per l'archiviazione. Anche se questi strumenti offrono il vantaggio di una ragionevole scalabilità, introducono però una forte barriera di costo nell'adozione della VDI. Per superare questo ostacolo, i fornitori di hardware pubblicano dati riferiti a implementazioni che includono da mille a diverse migliaia di VD.

Molte aziende, comprendendo i benefici potenziali di questa tecnologia, stanno implementando programmi pilota o stanno cercando di integrare un'iniziale adozione di Virtual Desktop nelle strutture esistenti. Se la granularità di queste implementazioni fosse nell'ordine delle migliaia, gli utenti verrebbero obbligati a consumare non solamente una "pagnotta", ma un intero panificio in un unico pasto… senza nemmeno avere il tempo di capire se il pane è buono. L'alternativa è altrettanto poco appetibile. L'utente "stringe i denti" e accetta di affrontare la barriera formata da costi e complessità di un'intera SAN dedicata pur utilizzando un numero non ottimale di Virtual Desktop. In questo modo, il costo per desktop dell'implementazione diventa molto più elevato rispetto a quello che si sarebbe registrato mantenendo il "vecchio schema" dei singoli desktop. E in pratica si ottiene l'effetto opposto di quello cercato con l'introduzione di una nuova tecnologia per il 'risparmio dei costi', come ha notato un crescente numero di blogger dallo spirito concreto.


Gli autori offrono una panoramica del loro scenario di test, partito con due server identici ognuno dei quali configurato per ospitare 110 desktop virtuali. Ogni server aveva cinque drive: uno di avvio e due coppie di pool a due dischi controllate da DataCore, una delle quali utilizzata come storage del server e la seconda usata come mirror di backup dell'altro pool. Per avere una base di partenza più semplice possibile sono stati usati dei comuni drive SATA:

Siamo restii a utilizzare componenti che non siano prodotti SATA standard facilmente configurabili. SAS, Fibre Channel, periferiche veloci, dischi ibridi e SSD hanno un loro ruolo specifico e sono ideali per offrire prestazioni superiori a quelle di SATA. L'inserimento di questi dispositivi in una configurazione di riferimento, però, avrebbe lo stesso effetto di realizzare un'architettura VDI intorno a uno specifico tipo di batteria di storage. Un'ottimizzazione di questo genere creerebbe solo confusione: non solo si renderebbe difficile la comparazione, ma questo porterebbe a una sorta di intrusione da parte di una specifica architettura hardware in ambiti nei quali le protagoniste dovrebbero essere le caratteristiche proprie della VDI.

L'hardware che hanno utilizzato è costato 3.848 dollari per server (circa 35 dollari per utente), con un prezzo complessivo che arriva a circa 67 dollari per utente tenendo conto anche del software DataCore. Gli autori hanno spiegato:

La principale innovazione nei risultati di questo benchmark è l'utilizzo del sistema di virtualizzazione dello storage di DataCore sulle stesse piattaforme hardware utilizzate per ospitare i Virtual Desktop. Mentre il comune buon senso suggerisce che il software DataCore potrebbe trasformarsi in un concorrente a caccia delle stesse scarse risorse della piattaforma hardware, come la memoria e la CPU, numerosi esperimenti hanno dimostrato esattamente l'opposto. In ogni caso, configurazioni come quella utilizzata hanno facilmente offerto prestazioni superiori rispetto a quelle dotate di storage esterno.

Retrospettivamente, i motivi sono semplici da individuare. L'applicazione Virtual Desktop non fa un uso particolarmente intenso dell'I/O e dimostra di essere facilmente supportata da DataCore a prezzo di un numero molto limitato di cicli della CPU. L'eliminazione della maggior parte del traffico di canale esterno contribuisce a ridurre ulteriormente questa attività. In cambio, i tempi di latenza del blocco di cache in pratica spariscono, così come i sovraccarichi di canale e i tempi di latenza dell'I/O. SANmelody residente si "ripaga" da solo, senza perdere nulla sul fronte delle funzionalità o della portabilità.


Anche se la piattaforma di test è stata limitata a due server, è possibile scalare verso l'alto adottando una topologia "a stella". L'idea è che si continuino a utilizzare dischi locali degli host VDI (ognuno dei quali dotato di software DataCore) come storage primario, e che l'hub centrale nella topologia a stella contenga una replica sincronizzata continuamente di ogni host VDI, garantendo così che nessun dato venga perso nel caso in cui si verifichi un problema a uno degli host (e se c'è bisogno di elevata disponibilità estrema basta tenere a portata di mano un host VDI di riserva che può temporaneamente avviare le VM dal pool di storage dell'hub centrale). Gli autori hanno anche sottolineato un altro vantaggio dell'utilizzo dello storage locale, dicendo che "questi tipi di configurazione … sono intrinsecamente "auto-regolanti". Ogni volta che viene aggiunto un gruppo di Virtual Desktop, lo stesso avviene con l'infrastruttura di storage necessaria a supportarli."

Gli autori DataCore sono consci di quanto sia differente questo approccio rispetto alle tipiche architetture di storage per le VDI:

Complessivamente, l'architettura sottoposta a test è differente rispetto alla maggior parte di quelle utilizzate a questo scopo da altri fornitori di storage. Invece di realizzare una configurazione VDI intorno a un controller per lo storage o a un'architettura SAN pre-esistente, prevede che la SAN sia realizzata intorno agli stessi server della VDI.

Infine, hanno preso in giro la combriccola degli "smanettoni" (per altro includendosi nel gruppo), sostenendo che non esiste "trucchetto" che sia in grado di migliorare il rapporto prezzo/prestazioni di un tipico ambiente VDI quanto la loro soluzione per lo storage virtuale:

Migliore sfruttamento della memoria, hardware più avanzato e vari "trucchi" per l'ottimizzazione offrono i risultati desiderati. L'incremento di costi e complessità, però, porta a un sistema che è solo leggermente migliore in termini di rapporto prezzo/prestazioni rispetto a quello testato qui. Noi "vecchi smanettoni" dobbiamo purtroppo prendere atto del fatto che la configurazione testata è sufficientemente ottimizzata per superare la barriera che porta a una VDI pratica da gestire e che piccole ottimizzazioni di basso livello possono portare solamente a piccoli miglioramenti.

Devo proprio ammettere che questo è uno dei migliori documenti aziendali che io abbia letto da molto tempo a questa parte. Voi che cosa ne pensate? Ci sfugge qualcosa?

lunedì 7 febbraio 2011

DataCore annuncia il software per la virtualizzazione dello storage di nuova generazione per risolvere il "Grande Problema" che blocca gli attuali progetti di virtualizzazione di server e desktop


SANsymphony-V offre alla virtualizzazione la fondamentale “terza dimensione”: il software che definisce a costo accessibile l'infrastruttura di storage condiviso indispensabile per gli ambienti IT virtuali

FORT LAUDERDALE, Fla. – 31 gennaio 2011 – DataCore Software, il principale fornitore mondiale di software per la virtualizzazione dello storage, ha annunciato oggi la disponibilità di SANsymphony™-V, una soluzione software per la virtualizzazione dello storage di nuova generazione. Questa nuova proposta consente alle strutture IT di eliminare le barriere legate allo storage che impediscono di raggiungere gli obiettivi operativi e finanziari dei progetti di virtualizzazione.

Il “Grande Problema” che blocca i progetti di virtualizzazione di desktop e server: lo storage “Investimenti tardivi in hardware per lo storage e utilizzo inefficiente dei sistemi di archiviazione sono spesso i fattori più critici che portano i progetti di consolidamento dei server e virtualizzazione dello storage a uno stridente stop," ha detto Richard Villars, Vice President of Storage e IT Executive Strategies in IDC. "Le soluzioni software per la virtualizzazione dello storage come DataCore SANsymphony-V permettono alle strutture IT di sfruttare al massimo gli asset di storage esistenti, riducendo drasticamente al contempo il lavoro di amministrazione. Queste soluzioni giocano spesso un ruolo chiave nell'assicurare il successo degli sforzi per la virtualizzazione di server e desktop."

Sviluppato per due anni, SANsymphony-V permette ai data center di utilizzare le normali periferiche di storage e gli apparati esistenti per ottenere un ambiente di storage condiviso affidabile e reattivo necessario per supportare ambienti IT virtuali altamente dinamici. Questo contrasta chiaramente con i costosi approcci "togli e sostituisci" che vengono di norma proposti per supportare i progetti di virtualizzazione di desktop e server.

Il nuovo software aiuta a evitare, con costi accessibili, i numerosi problemi di prestazioni causati dai colli di bottiglia nell'I/O e i contratti non conclusi a causa dei fermo macchina che rendono il cliente esitante a virtualizzare le applicazioni critiche per l'azienda, come la posta e i database. SANsymphony-V utilizza carichi di lavoro estremamente vari rimuovendo allo stesso tempo i punti deboli costituiti dallo storage o dai suoi malfunzionamenti. SANsymphony-V offre una piattaforma software aperta e flessibile da cui fornire, condividere, riconfigurare, migrare, replicare, espandere e aggiornare lo storage senza rallentamenti o fermo macchina.

In definitiva: DataCore utilizza il software per ridefinire le modalità d'uso di server e dischi esistenti in modo da gestire i carichi di lavoro normalmente imprevedibili o mai visti prima che le macchine e i desktop virtuali riversano sui data center appena consolidati, offrendo uno straordinario valore operativo ed economico.

I vantaggi: costi più bassi, rischi ridotti, valore nel tempo e ritorni periodici sull'investimento Per alcune aziende, DataCore ha significato la differenza tra il successo e il fallimento dei loro progetti di virtualizzazione. "Quando abbiamo visto il preventivo del nostro progetto di virtualizzazione siamo stati molto colpiti dai costi accessori necessari a centralizzare e proteggere adeguatamente la nostra disk farm, che avrebbero fagocitato gran parte del nostro budget," ha detto Judy Pieper-Young, Manager degli Information Systems in North American Stainless. "DataCore ha letteralmente salvato il nostro progetto. Il suo software ha drasticamente ridotto i costi di storage e i fattori problematici permettendoci di utilizzare le nostre risorse esistenti. Allo stesso tempo, DataCore ha eliminato i rischi in termini di prestazioni e disponibilità legati al passaggio a uno storage consolidato che si sarebbero creati per i nostri carichi di lavoro appena virtualizzati."

North American Stainless è uno delle migliaia di clienti che in tutto il mondo si affidano a DataCore per liberare i budget e eliminare i problemi che una volta ostacolavano i loro progetti di virtualizzazione. Ancora più importante è che DataCore gli ha permesso di concretizzare quei benefici che li avevano spinti in primo luogo a migrare verso un'infrastruttura virtualizzata.

“La virtualizzazione trae il massimo dei vantaggi dal software, tagliando i costi e salvaguardando applicazioni e utenti da modifiche devastanti e rischi operativi. Questo è ciò che fa DataCore e il motivo per cui siamo la terza dimensione logica della strategia di virtualizzazione,"
ha detto George Teixeira, Presidente e CEO di DataCore Software. "La virtualizzazione di server e desktop rappresenta le prime due dimensioni, mentre noi completiamo il quadro virtualizzando gli asset di storage. I benefici aziendali di un'infrastruttura software stabile che copre diversi modelli e produttori di varie generazioni hardware sono tanto straordinari per i server e i desktop quanto lo sono per lo storage."

Una soluzione di livello enterprise progettata per soddisfare le medie aziende
DataCore ha progettato SANsymphony-V per soddisfare le esigenze degli utenti finali e dei fornitori di soluzioni delle medie aziende, in particolare quelli che già conoscono e apprezzano Windows Server, prodotto capace di adattare le funzioni IT alle variabili introdotte dalla virtualizzazione di server e desktop.

Alcuni fornitori di virtualizzazione raccomandano ai loro clienti di limitarsi a una specifica configurazione hardware e a esotiche appliance realizzate appositamente. SANsymphony-V libera i clienti da queste costrizioni imposte dai fornitori di hardware disaccoppiando l'infrastruttura virtuale dai dischi sottostanti. Inoltre, la soluzione ottimizza la risposta in I/O delle periferiche di storage standard che altrimenti dovrebbero essere sostituite. Quando poi si rende necessario aumentare la capacità del sistema, è sufficiente scegliere la migliore offerta in quel momento disponibile sul mercato invece di limitarsi alla proposta di uno specifico fornitore hardware.

“Con il lancio di SANsymphony-V, DataCore ha riprogettato il suo software per gli ambienti virtuali server e desktop. Naturalmente le prerogative fondamentali di DataCore - che estendono il ciclo di vita dell'hardware, tagliano i costi hardware ed eliminano le costrizioni imposte dai fornitori - rimangono inalterate e si applicano sia al mondo fisico che a quello virtuale," ha detto Carla Arend, Program Manager dell'European Infrastructure Software Research di IDC. "Abbassando i costi dello storage e rimuovendo quindi uno dei principali ostacoli alla sua adozione, DataCore rende la virtualizzazione di server e desktop accessibile a una più vasta comunità IT."

Sofisticazione senza complessità
Oltre a ridurre le spese in conto capitale, SANsymphony-V taglia notevolmente i costi operativi abbattendo la complessità nella gestione e nella manutenzione delle infrastrutture IT virtuali. Questo obiettivo viene raggiunto istituendo delle "best practice" realizzabili attraverso l'automazione e l'adozione di flussi di lavoro guidati che assicurano:
  • Risparmi sui costi attraverso la flessibilità garantita dal software che permette modifiche, portabilità e indipendenza dai dispositivi.
  • Risposta più veloce delle applicazioni attraverso "mega-cache" capaci di auto-regolarsi e di selezionare i migliori percorsi di I/O.
  • Elevata disponibilità allargata a più locali o addirittura all'esterno, che elimina i punti deboli e i malfunzionamenti attraverso la separazione fisica e che offre funzionalità di failover automatico e ripristino che assicurano i livelli più elevati di continuità operativa.
  • Utilizzo ottimale dello spazio su disco tramite l'uso di tecniche di "pooling" e di provisioning fine adottate a livello infrastrutturale.
  • Nessun fermo macchina per la riallocazione o la migrazione di sistemi e carichi di lavoro grazie alla funzionalità di "pass through" di DataCore, che permette la migrazione dei file system e dello storage.
  • Riduzione dei rischi e della complessità di amministrazione grazie a una gestione dello storage, a un'automazione e a un'interfaccia utente basata su wizard che operano a livello di infrastruttura.
  • Gestione del ripristino di dati e VM multi-sito e bi-direzionale tra i siti.
  • Ripristino in tempi rapidi grazie alla Protezione Continua dei Dati (CDP) che consente di tornare velocemente all'operatività e recuperare carichi di lavoro e VM.
SANsymphony-V accelera ulteriormente la transizione dalle macchine fisiche a quelle virtuali sfruttando al massimo l'utilizzo dei dischi e dei dati montati sui sistemi originali. Il ricco gruppo di funzionalità avanzate, tutte indipendenti dalla periferica, comprende il "pooling" dei dischi, il caching ad alta velocità, il mirroring sincrono, la replicazione remota asincrona, la migrazione dei dischi senza interruzioni e le istantanee (snapshot) online a impatto contenuto. SANsymphony-V offre anche diverse migliorie per salvaguardare meglio i carichi di lavoro ed evitare malfunzionamenti, tra cui la protezione continua dei dati (CDP) integrata, il ripristino multi-sito e la replicazione ad alta velocità con compressione dei dati.

Ottenere il massimo dalle risorse di storage
Ecco che cosa è possibile ottenere con SANsymphony-V:
  • Rischi molto più bassi nell'implementazione dei progetti di virtualizzazione, dato che non è necessaria una revisione completa dei processi e dello storage; le modifiche possono essere adottate in modo incrementale, semplicemente tentate o annullate selettivamente.
  • Continuità operativa e disaster recovery a costi accessibili per salvaguardare l'azienda.
  • Amministrazione e automazione a livello infrastrutturale per aumentare la produttività dello staff.
  • Maggiori risparmi derivanti dal consolidamento, dal riutilizzo e da un migliore sfruttamento delle risorse esistenti.
  • Minore complessità e maggiore controllo per gestire la crescita e ottimizzare i budget.
  • Valore che dura nel tempo, grazie a una soluzione software la cui vita utile va ben oltre quella delle periferiche che cambiano continuamente.
Prezzo e disponibilità
Il software SANsymphony-V può essere acquistato attraverso i fornitori di soluzioni DataCore di tutto il mondo. La nuova release prevede una struttura di prezzi e di licenze molto semplice, basata sulle istanze del software (di solito due copie per l'elevata disponibilità ) e sulla capacità disco gestita. Per risponde alle esigenze di aziende di qualunque dimensione sono disponibili cinque differenti modelli e relativi livelli di prezzo.

Le licenze software per una configurazione completamente ridondata a elevata disponibilità partono da meno di 10.000 dollari e comprendono un anno di supporto tecnico 24x7.

Maggiori informazioni
Materiale di riferimento e video di supporto su SANsymphony-V si trovano sulla pagina dedicata al lancio di SANsymphony-V all'indirizzo http://www.datacore.com/SANsymphony-V.

In occasione della disponibilità di SANsymphony-V, DataCore sta anche rilanciando il suo blog aziendale, “The Virtual Viewpoint: Storage Virtualization Blog.” Il blog è ospitato sul sito dell'azienda all'indirizzo http://www.datacore.com/storage-virtualization-viewpoint-blog.aspx.

Informazioni su DataCore Software
DataCore Software è il principale fornitore di software per la virtualizzazione dello storage. La sua piattaforma per un'infrastruttura software consente di superare l'enorme problema costituito dallo stallo dei progetti di virtualizzazione causato dalle barriere create dallo storage, che rendono la virtualizzazione troppo complessa e troppo costosa da implementare.

Migliaia di strutture IT che gestiscono ambienti dalle medie dimensioni fino alle grandi imprese multinazionali si basano sul software di DataCore per proteggere i loro dati, ridurre i rischi e aumentare la vita utile dei loro investimenti, trasformando le infrastrutture di storage esistenti in ambienti di storage condiviso affidabile e reattivo. DataCore risponde alla crescente domanda di storage derivante dal proliferare di desktop e macchine virtuali, offrendo al contempo le prestazioni elevate e la disponibilità senza interruzioni indispensabili ad assicurare un'infrastruttura IT agile, in grado di durare nel tempo e dai costi adeguati. Maggiori informazioni sono disponibili all'indirizzo www.datacore.com.



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