giovedì 18 febbraio 2016

DataCore con la sua tecnologia di I/O parallelo stabilisce il nuovo record mondiale per i tempi di risposta più rapidi e il miglior rapporto prezzo-prestazioni, più veloce rispetto ai sistemi All-in Flash


Storage enterprise e carichi di lavoro applicativi girano contemporaneamente sulla stessa piattaforma a 8 centesimi di dollaro per SPC-1 IOPS™ e con tempi di risposta mai registrati prima

Il software di I/O parallelo di DataCore straccia il record mondiale del rapporto prezzo/prestazioni nello storage e nei sistemi iper-convergenti
DataCore  stabilisce il nuovo record mondiale nel rapporto prezzo/prestazioni utilizzando il più noto e indipendente benchmark per lo storage: l’SPC-1 dello Storage Performance Council. Grazie soprattutto alle straordinarie capacità del suo software per l’I/O parallelo, che sfrutta la potenza inutilizzata dei processori multi-core, il risultato ottenuto da DataCore nell’SPC-1 Price-Performance™ è di 0,08 dollari statunitensi per ogni SPC-1 IOPS™1 ponendo così la società come leader incontrastato dell’SPC-1 Price-Performance™. DataCore ha certificato i suoi risultati su un potente ma compatto Lenovo System x3650 M5 multi-core con ingombro 2U, dotato di processori Intel® Xeon® della serie E5-2600 v3 e di un mix di storage flash SSD e a disco. Sulla stessa piattaforma, DataCore ha registrato i tempi di risposta più veloci di sempre, anche rispetto alle molte batterie all-flash e ai sistemi multi-milionari di marchi blasonati di cui sono noti i risultati SPC-1.

“Con questi primi risultati certificati, DataCore ha fatto il primo passo per dimostrare le sue prestazioni di I/O parallelo e le sue capacità nell’iper-convergenza,” ha dichiarato Ziya Aral, Chairman di DataCore Software. “Per noi questo è solo l’inizio. In futuro realizzeremo benchmark incorporando configurazioni multi-nodo a elevata disponibilità, anche per dimostrare che l’I/O ha origine non solo dall’interno dei server, ma anche al loro esterno: questo sarà il futuro di tutti i sistemi di storage. Noi abbiamo solo cominciato a mostrare il pieno potenziale della nostra architettura di I/O intrinsecamente parallelo.”
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Il sistema iper-convergente gestisce calcolo, elaborazione parallela dell’I/O e carichi di lavoro dello storage
I risultati da record nel rapporto prezzo/prestazioni sono stati ottenuti su una soluzione iper-convergente capace di soddisfare sia i requisiti dello storage di livello enterprise sia quelli legati agli impegnativi database e ai carichi di lavoro tipici delle applicazioni di elaborazione delle transazioni. Il tutto funzionante contemporaneamente sulla stessa piattaforma.

I sistemi iper-convergenti devono dimostrare di saper gestire in modo economicamente conveniente tanto lo storage di livello enterprise quanto i carichi di lavoro applicativi. Al contrario dei risultati SPC-1 calcolati solo sui sistemi di storage esterno, escludendo quindi i server utilizzati per generare il carico, il risultato di DataCore di 0,08 dollari per SPC-1 IOPS™ comprende il costo per la generazione del carico di lavoro, e quindi si riferisce al costo complessivo e ai requisiti globali per far funzionare l’applicazione aziendale.

“Vorremmo vedere altri, come Nutanix e SimpliVity, rendere pubblici i numeri del benchmark SPC-1, in modo da poterli raffrontare ai nostri risultati record ottenuti con l’SPC-1 Price-Performance™,” dice il CEO di DataCore, George Teixeira. “In questo modo i clienti potrebbero chiaramente comprendere le differenze di costo delle diverse alternative. Si è speculato molto su come questi sistemi reagiscano di fronte a carichi di lavoro impegnativi dal punto di vista dell’I/O generato dalle applicazioni aziendali critiche. La procedura trasparente prevista dal test indipendente SPC-1 consente di avere un quadro di riferimento oggettivo che permette di fare comparazioni prima di qualsiasi decisione d’acquisto.”

I risultati: frantumato il record nel rapporto prezzo/prestazioni sia per lo storage sia per l’iper-convergenza
Per il test, DataCore ha utilizzato un sistema iper-convergente pronto all’uso rivolto all’OLTP di livello enterprise e alle applicazioni database sensibili ai tempi di latenza. Questa soluzione ha fatto registrare 459.290,87 SPC-1 IOPS™, con un costo totale per l’hardware, il software e tre anni di supporto pari a 38.400,29 dollari statunitensi. Il tutto ha portato al miglior risultato di sempre nell’SPC-1 Price-Performance™, con un valore di 0,08 dollari per SPC-1 IOPS™. Si tratta di un incremento del 300% rispetto al record precedente di 0,24 dollari per SPC-1 IOPS™, ottenuto dall’Infortrend EonStor DS 3024B2 e meno del 25% del costo di note batterie di storage top di gamma come EMC VNX 80003, NetApp EF5604 All Flash Array, Dell Storage SC40205 e HP 3PAR StoreServ 74006.

DataCore e IBM sono le uniche aziende ad avere sottoposto a test un sistema iper-convergente, in cui le applicazioni SPC-1 e i carichi di lavoro dello storage che vengono generati sono tutti serviti dalla stessa piattaforma. Questo significa che il prezzo di 38.400,29 dollari di DataCore comprende non solo i componenti dello storage, ma anche le risorse server e il software hypervisor necessari per far girare i carichi di lavoro database/OLTP di livello enterprise generati nel corso del test. Il solo altro sistema iper-convergente con risultati SPC-1 pubblici è un IBM Power 780 Server, il cui risultato SPC-1 Price-Performance è di 4,56 dollari per SPC-1 IOPS™7. Questo sistema ha fatto registrare 780.081.02 SPC-1 IOPS™ al prezzo totale di 3.557.709,00 dollari, ovvero circa 91 volte più costoso della soluzione DataCore.

La tecnologia DataCore™ Adaptive Parallel I/O sfrutta appieno la potenza delle CPU multi-core
Il notevole risultato nel rapporto prezzo/prestazioni va attribuito per la maggior parte alle tecniche del DataCore™ Adaptive Parallel I/O intrinseche nel design della piattaforma di servizi di Software-Defined Storage SANsymphony™-V. DataCore esegue simultaneamente numerosi flussi indipendenti di I/O utilizzando diversi core della CPU, riducendo in modo significativo i tempi di latenza nei servizi e nei processi di I/O. In questo modo è possibile sfruttare al meglio i convenienti server multi-core ad alta densità come le macchine Lenovo System x. I prodotti concorrenti, invece, eseguono in serie l’I/O limitando la velocità di trasferimento dati e allungando i tempi di risposta. 

“Lenovo ci ha inizialmente avvicinati per eseguire il difficile test SPC-1 sui carichi di lavoro enterprise,” spiega Teixeira. “Volevano la conferma che fossimo in grado di sfruttare appieno la potenza dei loro server muti-core, vista l’abbondanza di dichiarazioni su prestazioni non comprovate che circola negli ambienti dove si parla di iper-convergenza. E hanno subito capito che grazie all’I/O parallelo abbiamo a che fare con un missile.”

“Lenovo è entusiasta di collaborare con DataCore con l’obiettivo di cambiare le carte in tavola nel mercato dello storage, offrendo ai clienti il miglior rapporto prezzo/prestazioni del settore,” ha dichiarato Chris Frey, VP & GM di Lenovo North America. “I risultati imbattibili di SPC-1 ottenuti da DataCore su Lenovo System x dimostrano le prestazioni, l’innovazione e l’affidabilità che Lenovo sta offrendo per rispondere alle crescenti esigenze di storage dei suoi clienti.”

Il benchmark SPC-1: la configurazione provata
Il rigoroso test SPC-1 è stato ideato per dimostrare le capacità prestazionali di un sistema con i carichi di lavoro delle applicazioni critiche di livello enterprise tipici dei database e degli ambienti di elaborazione delle transazioni. La configurazione certificata che è stata sottoposta al test comprendeva il software per l’I/O parallelo DataCore SANsymphony-V e un server multi-core Lenovo System x3650 M5 dotato di processori Intel Xeon della serie E5-2600 v3, su cui è stato fatto girare Microsoft Windows Server, ed equipaggiato con 16 unità SSD e 8 dischi fissi. Il software DataCore supporta anche Microsoft Hyper-V, VMware ESXi, Linux KVM e altre soluzioni basate su hypervisor. Inoltre, può funzionare anche direttamente sui server Windows quando la virtualizzazione dei server non è la soluzione più adatta.

Grazie alla Virtual SAN iper-convergente e al Software-Defined Storage di DataCore “il poco vale tanto”
Il software DataCore SANsymphony-V abbatte drasticamente le limitazioni e i colli di bottiglia dell’I/O che riducono il numero di macchine virtuali (VM) e i carichi di lavoro che possono essere consolidati su un server e su piattaforme iper-convergenti. Il software consente ai server standard x86 di ottenere le funzionalità indispensabili necessarie a soddisfare i requisiti delle odierne applicazioni aziendali di primo livello. Funziona senza che siano necessarie particolari configurazioni delle macchine e opera sull’intera infrastruttura con tutte le tipologie di storage (flash, dischi e cloud) per automatizzare e ottimizzare le prestazioni e l’allocazione delle risorse.

Il rivoluzionario software per l’I/O parallelo di DataCore sfrutta in modo unico l’attuale generazione avanzata di piattaforme server multi-core, permettendo alle aziende di incrementare produttività e consolidamento dei server. Lo fa gestendo l’I/O necessario per far funzionare più velocemente un numero maggiore di VM e di carichi di lavoro applicativi a costi più contenuti. Maggiori informazioni sono disponibili all’indirizzo www.datacore.com/products/parallel-io

Informazioni sullo Storage Performance Council
Lo Storage Performance Council (SPC) è un organismo di normalizzazione neutrale rispetto ai produttori focalizzato sul settore dello storage. L’SPC ha creato il primo metodo di test standard per la misurazione delle prestazioni specificamente pensato per le esigenze del settore dello storage. Il portfolio di benchmark SPC, che vanno dalla valutazione a livello di componenti alla misurazione di sistemi di storage completamente distribuiti, offre misurazioni indipendenti certificate, rigorose e affidabili di prestazioni, rapporto prezzo/prestazioni e consumi energetici. Maggiori informazioni sull’SPC e sulle sue metodologie di test sono disponibili all’indirizzo http://www.StoragePerformance.org.

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