lunedì 11 aprile 2016

DataCore ha annunciato i risultati di una nuova ricerca realizzata da TechValidate, quasi 2.000 i clienti DataCore

Una ricerca indipendente realizzata tra i clienti DataCore sul Software-Defined Storage conferma che prestazioni,
elevata disponibilità e bassi costi di possesso sono per le aziende fattori fondamentali

I dati raccolti interpellando quasi 2.000 aziende rivelano l’impatto della flessibilità legata alla filosofia “software-defined” su acquisti e aggiornamenti hardware e sulla migrazione dei dati. La produttività migliora grazie a prestazioni che aumentano fino a dieci volte e ai minori costi complessivi

DataCore ha annunciato i risultati di una nuova ricerca realizzata da TechValidate. Lo studio si concentra principalmente sull’esperienza dei clienti DataCore in termini di prestazioni, disponibilità/affidabilità e costo totale di possesso (TCO, Total Cost of Ownership). In generale, i partecipanti hanno riferito di applicazioni più veloci, fino a dieci volte più rapide; di una disponibilità più elevata, con tempi di “fermo macchina” (downtime) legati allo storage ridotti di oltre il 90%; e di una maggiore produttività, con la maggioranza degli intervistati che ha dichiarato una riduzione compresa tra il 50 e il 90% del tempo impiegato in attività di routine.

Ecco gli elementi più rilevanti emersi dall’indagine:
  • ·         Il 47% dei clienti ha riferito di una riduzione del 50% o superiore della spesa legata allo storage; oltre l’80 per cento dei clienti parla di un risparmio di almeno il 25%.
  • ·         La maggior parte dei clienti indica di avere rinviato o eliminato gli aggiornamenti hardware periodici, e oltre il 60% di avere risparmiato rinviando acquisti di hardware per lo storage utilizzando DataCore per allungare la vita utile degli investimenti già realizzati, aumentandone la produttività.
  • ·         Il 79% dei clienti DataCore ha registrato prestazioni almeno triplicate, e quasi la metà di loro ha segnalato velocità aumentate da cinque a dieci volte.
  • ·         Il 60% ha ridotto i downtime del 90% e oltre; la maggior dei clienti che utilizza sistemi con DataCore da almeno due anni non ha registrato interruzioni dei servizi a causa dello storage.
  • ·         Il 72 per cento degli intervistati ha indicato una riduzione del 50% e oltre del tempo impiegato nella gestione di attività di routine sullo storage, con alcuni che hanno notato una riduzione fino al 90%.
  • ·         Tutti gli intervistati hanno riferito di un ROI (ritorno sull’investimento) su DataCore positivo già nel primo anno; il 50% lo ha registrato in sei mesi o anche meno.

Questi risultati confermano ancora una volta che DataCore offre le migliori prestazioni e il TCO più basso del settore, affiancando i nuovi dati recentemente divulgati dallo Storage Performance Council (SPC). In una serie di benchmark SPC-1, le attuali versioni dei software SANsymphony e Hyper-converged Virtual SAN di DataCore hanno fatto registrare il miglior rapporto prezzo/prestazioni del settore, risultato in soli 0,08 centesimi di dollaro per SPC-1 IOPS™. I test hanno anche misurato tempi di risposta incredibilmente veloci: 0,32 millisecondi[1], ottenuti al massimo del carico previsto dal benchmark con esigenti applicazioni e database di livello enterprise. Il valore di 0,32 millisecondi è da tre a dieci volte migliore di quello fatto registrare da altri sistemi, compresi quelli interamente basati su flash e che costano oltre un milione di dollari.

Per evidenziare l’importanza dell’impatto dell’I/O parallelo sulle prestazioni, DataCore ha recentemente annunciato i risultati di un nuovo software che consentirà ai server di utilizzare la tecnologia multi-core per moltiplicare le prestazioni. Il software, che sarà reso disponibile nel corso di questo trimestre, ha dimostrato l’incredibile risultato di oltre 1,5 milioni di SPC-1 IOPS™ con il nuovo record mondiale di tempo di risposta: solo 0,10 millisecondi al 100 per cento del carico[2].  

Tutto questo anticipa le nuove tendenze e cambia le regole del gioco, diventando un elemento chiave per aiutare le organizzazioni a realizzare un data center veramente definito dal software,” ha dichiarato nel corso della ricerca Irvin Nio, IT Architect di Capgemini, cliente di DataCore.

Il nuovo livello di elevata disponibilità e affidabilità di classe enterprise riscontrato dalla ricerca di TechValidate è merito di funzionalità DataCore come l’interoperabilità hardware, i servizi di storage indipendenti dall’hardware, le capacità di migrazione dei dati e altre. La più recente aggiunta al portfolio tecnologico di DataCore, ovvero l’I/O parallelo, sfrutta in modo unico le attuali piattaforme server multi-core per eseguire contemporaneamente numerosi flussi indipendenti di I/O utilizzando i core multipli delle CPU. In questo modo è possibile supportare le necessità dell’I/O e gestire più macchine virtuali (VM) e carichi applicativi con prestazioni maggiori e costi più bassi. Il tutto riduce in modo significativo la latenza nei confronti di servizi e processi di I/O offrendo alle aziende una produttività enormemente superiore e grandi risparmi legati al consolidamento dei server.

In totale, sono stati 1.984 i clienti DataCore di tutto il mondo che hanno partecipato all’indagine. I dati della ricerca TechValidate sono stati raccolti direttamente da professionisti aziendali e specializzati in tecnologia. I dati completi dello studio sono disponibili all’indirizzo

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